venerdì 11 gennaio 2008

I CEFALI DELLA VENA MAZZARINI DI CESENATICO


I Cefali di Cesenatico














Con questo clima rigido non è facile trovare l’entusiasmo per andare a pescare il primo giorno dell’anno ma per scaramanzia, il pescatore onde evitare che l’annata di pesca sia poco fortunata, deve uscire con canna e lenza e con qualsiasi condizione atmosferica.
Io non è che ci creda molto a queste dicerie popolari ma per stare dalla parte del sicuro ad ogni inizio d’anno ho sempre risposto presente e posso dire che le soddisfazioni non sono mai mancate.
Quest’anno non sapendo dove calare la lenza e visto che le acque interne in questi mesi invernali non offrono grandi opportunità di catture, ad eccezione di qualche laghetto a pagamento, ho deciso di prendere la via di Cesenatico per andare a “calare la lenza” nella Vena Mazzarini.
Ci sono andato perché avevo sentito parlare della vena Mazzarini, canale con acqua salata, e di diverse catture di cefali anche in pieno inverno.
In altra stagione, in questo canale, si possono catturare anche boghe, anguille, passere, seppie, triglie e minutaglia varia di mare tra cui anche cefali e sgomberetti.
Addirittura in piena estate entrano grossi cefali fino ad alcuni chilogrammi che costringono i pescatori che riescono a catturarli a vere e proprie battaglie.
Tutte le specie di pesci, presenti nel canale di Cesenatico, entrano direttamente dal mare sfruttando gli ingressi che sono il molo da una parte e la tubazione dal diametro di oltre un metro dall’altra che partendo dalla parte del canale in zona via Trento sbuca in mare aperto oltre la scogliera.
Questo canale interno, risale alla prima metà dell’Ottocento e fu fatto costruire da Papa Pio
IX. E’ largo 42 metri, profondo circa 2 metri e lungo circa 1 km..
Fu scavato (sul progetto dell’ingegner Mazzarini di Forlì), perpendicolarmente al porto canale, dovendo le sue acque servire da repulsa, da piallassa per tenere sgombra l’imboccatura del porto dai banchi di sabbia che ne ostruivano i fondali. Cessò presto quest’uso originario con l’avvento delle prime draghe meccaniche a motore. Un tempo la Vena era più lunga: dal porto canale raggiungeva infatti via Zara. Oggi si ferma a viale Trento, dopo che nel Dopoguerra ne è stato interrato un tratto.
Grazie alla comodità delle sponde si possono adottare tutte le tecniche di pesca, compresa la roubaisienne, ma per l’uscita di pesca che ho realizzato il primo giorno dell’anno ho scelto una canna fissa da sette metri ad azione di punta montata con una lenza costruita con filo madre dello 0,14 e finale da 25 cm dello 0,10. Amo n° 16 e galleggiante da 1,5 grammi. La corrente dell’acqua è condizionata dalle maree per cui è facile trovare dislivelli anche di mezzo metro da un giorno all’altro.

Le esche migliori per insidiare i cefali in questo periodo invernale dell’anno sono il pane e l’arenicola. La pasturazione è importante farla con sfarinati al formaggio per attirare il pesce sul luogo di pesca.
Io uso una pastura specifica Trabucco “cefali e saraghi” che va bagnata e lanciata in acqua prima di cominciare a pescare mentre sull’amo innesco un pezzetto di pane umido. Attenzione non tutti i tipi di pane vanno bene per innesco, io utilizzo la classica baguette francese rammollita e poi strizzata con un panno avendo cura di non sbriciolarla.
Invece in altri periodi dell’anno diventano indispensabili esche come il bigattino o il pezzetto di sarda.
Pescare cefali è divertente ma questa pesca, vi avverto già, metterà a dura prova i vostri nervi perché quando si ha a che fare con questi pinnuti molto furbi non sempre si riesce a non perdere la pazienza.
Azione di pesca: appena si arriva sul posto preparare il fondo dove si intende pescare con 4/5 palle di pastura grosse come arance. Nel frattempo preparare la lenza alla canna consentendo così alla pastura di fare la sua funzione attirante. Occorre poi sondare il fondale cercando di pescare con l’amo a sfiorare il fondo. Se tutto è filato liscio le abboccate non dovrebbero mancare. Un consiglio state col filo sempre in leggera trattenuta sul galleggiante e appena vedete un segnale sull’asta ferrate in modo deciso con la canna!
Avvertenza: non ne sono sicuro ma credo che la licenza di pesca sia obbligatoria visto che le guardie ogni tanto si fanno vedere per il controllo documenti.
Buona pescata di cefali a tutti!!

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