lunedì 31 dicembre 1990

LORIS FOCHETTI CAMPIONE D'ITALIA 1990

A CAPUA NEL 1990 SI LAUREA CAMPIONE D'ITALIA INDIVIDUALE LORIS FOCHETTI

martedì 27 novembre 1990

TROFEO ECCELLENZA 1990

AGONISMO 1990

TROFEO DI ECCELLENZA
VINCE LA SOCIETA' OLTRARNO COLMIC (FIRENZE)

sabato 20 ottobre 1990

DA BORELLO UNA LENZA MAGICA

NOTIZIARIO FIPS 1990
LERIO NORI SBARAGLIA IL CAMPO

Il campionato di pesca nei laghetti Fips di Poggio Berni 1990 si è concluso con la disputa della settima prova.
A laurearsi campione di questa specialità è stato Nori Lerio , da anni attivissimo agonista nonché alfiere della società sportiva Lenza Borellese.
Il campionato che ha visto la partecipazione di oltre 300 concorrenti per ogni prova è stato vinto da Nori con piazzamenti di altissimo prestigio.
Infatti su 7 prove il forte pescatore di Borello ha collezionato ben sei primi posti e e un secondo posto di settore stravincendo quindi questo Trofeo.
Quest’anno nei laghi federali Fips si è visto un livello tecnico molto più elevato degli anni scorsi, a riprova che che questo sport è sempre in crescente movimento e il numero dei pesci pescati sono stati di una media più alta del passato.
In questi laghi il pesce sta bene, acqua pulita, cibo ne trova a volontà, e soprattutto dipo le apposite operazioni di pesatura viene rimesso nell’acqua.
Il carassio è un pesce si dice, che non guarda né alla dimensione del filo e dell’amo, ma nei laghetti Fips con le sue limpide acquee se non si usa un filo dello 0,10 con amo del 22/24 e galleggiante super tarato con 3 pallini del n° 11 è difficile pescarlo.
Poi contano le esche: il bigattino e il lombrico sono state le esche più usate, come il chicco di mais nei mesi più caldi.
La pastura farinacei bagnati e lanciati a piccole palline della dimensione di una noce ha avuto un ruolo fondamentale nelle vittorie dei garisti.
Le più usate sono state le pasture gialle a base di biscotto, canapa e arachide tostata.
Questi, a grandi linee, sono stati i metodi più usati da chi più volte è salito sul podio dei vincitori.
Le classifiche finali hanno dato questi risultati: individuali: 1° Nori Lerio L.C. Borellese; 2° Zoli Fiorenzo Valle Savio Cesena; 3° Matteini Gianni Bellaria Igea Marina;
Squadre: 1° Bellaria Igea Marina Colmic; 2° Val Marecchia Milo; 3° Gambettolese Tubertini.
Il trofeo Fips laghetti continuerà con la seconda edizione invernale di pesca alla trota .
Saranno tre prove: domenica prossima, la seconda il 2 dicembre, e la terza il 16 dicembre 1990.
A questo campionato possono partecipare tutti i tesserati Fips iscritti ad una società di pesca della provincia di Forlì Cesena e Rimini.
Alessandro Scarponi

mercoledì 19 settembre 1990

DELLA BARTOLA IN NAZIONALE

Pesca al colpo

DELLA BARTOLA IN NAZIONALE JUNIORES

Mirko Della bartola , 17 anni, di Bellaria, piazzandosi secondo assoluto a Boretto di Reggio Emilia nel canale Fiuma nel campionato italiano juniores, è entrato di diritto nella nazionale italiana di pesca al colpo in acque interne e gareggerà nel campionato del mondo nel 1991.

A.S. 19/09/90

lunedì 17 settembre 1990

PESCA SPORTIVA: UN FORLIVESE IN NAZIONALE

La pesca sportiva in acque dolci ha assunto in Romagna una dimensione tale da galvanizzare a se persone giovani e meno giovani di diverse categorie sociali.

Per diventare un buon pescatore" certamente è importante la solita dose di fortuna" ma oggi chi vuol vincere gare di pesca fino a giungere a livelli di caratura nazionale" deve conoscere diverse tecniche di pesca e perfezionarle solo con continui allenamenti sui vari campi gara'dove vengono effettuate le gare.

Per un giovane di Bellaria Igea Marina i giorni 15/16 settembre 1990 rimarranno impressi nella mente sicuramente per tutta la vita.

Mirco Della Bartola, questo il suo nome, appena 17 anni compiuti e che gareggia con la società di pesca sportiva Bellaria Colmic nella finale del campionato italiano di pesca per categoria Juniores, svoltasi sul canale FIUMA, in località Boretto di Reggio Emilia, ha conquistato un 2° piazzamento assoluto entrando di diritto nella nuova nazionale italiana di pesca al colpo in acque interne .

E' la prima volta nella storia della pesca agonistica forlivese che un "ragazzino" entra nell'elite mondiale della pesca sportiva.

Mirco Della Bartola, che nelle gare di finale del campionato italiano juniores era assistito dall' accompagnatore tecnico della società Bellaria Colmic Sig. Matteini Gianni si è assicurato uno dei 5 posti nella squadra nazionale conquistando nella gara preselettiva del sabato un 2° posto di settore e nella finale di domenica 16 settembre un 1° posto di settore.

La gara è stata dura in quanto la pioggia caduta in abbondanza ha reso ancor più difficoltosa la competizione avendo a che fare con pesci sensibili ai cambiamenti atmosferici. .

Comunque cavedani e carassi pescati con canne fisse lunghe lO mt. e con canne a mulinello tradizionali sono finiti in gran numero nel contenitore di Mirco, il quale ha usato come esca il lombrico di terra.

Con un peso di 5800 grammi è riuscito a conquistare il piazzamento che gli regala la maglia azzurra per gareggiare ai campionati del mondo 1991 che si disputeranno in Cecoslovacchia.

Tutti i pescatori della provincia Forlivese si congratulano con il bravo Mirco Della Bartola.

F. I. P.S. Sez. Provinciale Alessandro Scarponi

domenica 9 settembre 1990

MONDIALI PER NAZIONI MARIBOR 1990: L'ORO E' INGLESE


sventola alta la bandiera inglese


Mondiali per nazioni a maribor dove ancora una volta si aggiudica il gradino più alto del podio la nazione più forte negli ultimi anni: l'Inghilterra.
Che abbia vinto l'Inghilterra non è un caso perchè loro sono maestri a pescare tenendo ferma la lenza in acqua super corrente

lunedì 30 aprile 1990

Tutte le strade per arrivare al mondiale

Per vestirsi d’azzurro non serve la fortuna

La nazionale e composta da cinque atleti


La Fips (Federazione Italiana pesca sportiva) è la più grande e importante associazione di pescatori, agonisti e non, esistente in Italia. In quanto organo ufficiale del Coni sono demandati i poteri di gestire le competizioni ufficiali in tutto il territorio nazionale. Inoltre ha in concessione diversi tratti riservati di fiumi e laghi che gestisce come meglio crede (sempre in accordo con le varie amministrazioni provinciali e società locali) dove e consentita la pesca ai soli federati.
Si intuisce da questa premessa come possa essere complesso e problematico organizzare oltre due milioni di tesserati e avere cura di centinaia di chilometri di sponde, soprattutto in un paese come il nostro dove le realtà e le esigenze sono molto diversificate da regione a regione.
Fattore trainante e pilastro principale è l'attività agonistica, si suddivide in molteplici settori a seconda delle caratteristiche. Acque interne, mare, sub, nuoto pinnato e orientamento sono i principali raggruppamenti che si suddividono a loro volto in molteplici specialità. Quelle delle acque interne e senz'altro il più numeroso ed importante in quanto le specialità della pesca al colpo, della trota di montagna, delta trota di lago, della mosca, ecc., raggruppano una notevole parte di tesserati. Segue il settore mare che con le specialità della canna da riva, da natante, bolentino, surf-casting, pesca d'altura ecc. accorpa alla federazione gli amanti delle acque salate.
Il settore sub, con fa caccia subacquea, foto-sub, tiro ecc., assieme al nuoto pinnato, di velocità o di resistenza, completano il quadro della federazione. Per ogni spedalità esistono diverse categorie a seconda dell'età, e diversi campionati annuali che possiamo chiamare A-B-C-D come nel calcio, anche se nella pesca acquisiscono nomi diversi. La partecipazione ai campionati del mondo di spedalità in cui ci si esprime, sia a livello individuale che di squadra, è il massimo traguardo a cui aspira ogni atleta. La cadenza dei mondiali è annuale e lo svolgimento avviene in nazioni sempre diverse che vengono designate dal comitato internazionale; la Jugoslavia è quest’anno il paese ospitante per la pesca al colpo. Non è certamente, il nostro, uno sport molto spettacolare come può esserlo il calcio, il basket o la F. 1, e non potrà mai esserlo considerando gli ampi spazi necessari per una gara. Prendiamo ad esempio una competizione nelle acque interne dove ogni agonista dispone di uno spazio di 10 metri dove poter svolgere l'azione di pesca; moltiplichiamo per 300 (numero medio di partecipanti) e otteniamo 3 Km. Impossibile quindi seguire una gara nel suo intero, a meno di non avere il dono dell'ubiquità, bisogna limitarsi ad osservare solo il tratto che si ritiene il migliore. Diversamente gli sport maggiori hanno la possibilità di raggruppare gli appassionati in un'unica struttura sportiva fissa, dove possono assistere all'esibizione di un numero limitato di atleti. Fare parte della nazionale e partecipare al campionato del mondo e il sogno di ogni atleta che pratichi sport agonistico. La pesca al colpo ha metodi di selezioni per la nazionale che non lasciano scampo a chi spera nella fortuna per indossare la maglia azzurra. II posto in nazionale che è composto da 5 atleti, te lo devi guadagnare a suon di pesci e a sebbene esista anche qui un C.T., non ha poteri di scelta come avviene in altri sport (calcio).
Tutti quindi possono sperare, se hanno tempo, soldi e classe, di arrivare ai mondiali, basta superare le selezioni che avvengono ogni anno. Cercherò ora di spiegare partendo dalla base come avvengono queste selezioni cercando di essere il più chiaro possibile. La prima fase sono i campionati provinciali individuali, che nella provincia di Forlì Cesena si dividono in due serie: la prima composta da 200 elementi, la seconda dai rimanenti 400/500. In base ai risultati ottenuti in 4 gare si scelgono coloro che hanno la possibilità di accedere al campionato italiano individuale, come pure quelli che dovranno scendere in seconda serie e quelli che dalla seconda possono salire in prima. Anche il campionato italiano si gioca in 4 gare: la prima preselezione (non valida per il risultato finale) e tre valide. Alla preselezione possono partecipare solo i selezionati dai campionati provinciali di tutt'Italia. Da quest'anno alla prima gara di preselezione partecipano mille garisti, suddivisi in 3 campi gara, uno per il nord, uno per il centro e uno per il sud. In questa prima fase la metà dei garisti viene eliminata e quindi ci si ritrova ad Ostellato, in 500. Anche qui la metà viene fatta fuori e solo 250 vanno in Arno a Firenze. Ulteriore schiumatura e solo in 100 si contendono il titolo nel Volturno a Capua. Diventa campione italiano chi, sommando i punteggi ottenuti nelle ultime tre prove (Ostellato Amo e Volturno) ottiene un punteggio maggiore.
Ma attenzione non è ancora in nazionale, acquisisce solo e giustamente il diritto di sfidare, nelle supersfide tecniche di ottobre e novembre 1990, i cinque azzurri della nazionale che per il 1990 e già stata definita dalle supersfide del 1989.
Chi riesce a superare anche questo scoglio, che è il più duro, si vestirà d'azzurro nel mondiale 1991. Esiste un'altra strada per andare in nazionale, ed è il passaggio attraverso il club azzurro. Non deve comunque spaventarsi chi ha intenzione di avvicinarsi alle gare con precise ambizioni, l'importante è che si inserisca in una società che già gareggia a livello nazionale; solo cosi potrà superare più agevolmente, soprattutto con l'aiuto dei soci le difficoltà che incontrerà.

Loris Sintucci

30 aprile 1990

mercoledì 11 aprile 1990

A PESCA NEL CAOS



ARTICOLO PUBBLICATO DAL RESTO DEL CARLINO CESENA
CARTOLINE DI PESCA DI ALESSANDRO SCARPONI
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