domenica 27 maggio 2007

SERIE A 2: TERZA PROVA IN CANAL BIANCO


ZAVOLI OSCAR MENTRE PREPARA LA PASTURA

NEL MANTOVANO HANNO TRIONFATO I VENETI. I PRIMI ROMAGNOLI SONO SETTIMI.

SCORCIO DEL CANAL BIANCO DOVE HA VINTO IL TEAM SAN DONA'












La terza prova del campionato nazionale di serie A 2 di pesca al colpo si è svolta domenica 27 maggio 2007 tra le province di Mantova e Rovigo sulle acquee del Canal Bianco, lunga arteria fluviale costruita dall'uomo, che scorre parallela al Po.
E' forse uno degli ambienti di pesca più noti tra gli appassionati del Mantovano e del Polesine grazie alla sua ampiezza, al suo scorrere lento, a tratti maestoso, tra rive dove cemento e vegetazione acquatica sembrano aver trovato con gli anni una pacifica convivenza. Ma soprattutto grazie alle grandi catture che, specialmente in passato, questo grosso canale è riuscito a regalare ai tanti appassionati che frequentano le sue sponde. Carpe da venti chili, lucci da dieci (ora sempre più rari), black bass enormi e adesso anche molti siluri la cui stazza si misura ormai a decine di chili.
Le zone più note del Canal Bianco sono sempre state quelle mantovane, forse perchè i pescatori lombardi, si sa, sono più numerosi di quelli veneti.
Localita' come Garolda, Ostiglia, Formigosa o Torrette nel primo tratto veneto, sono posti che evocano a tanti pescatori padani il ricordo di splendide catture.
Catture che sono state tentate dai 200 garisti allineati lungo la riva del canale a valle del ponte in località Santa Teresa in Valle (Cerea) con la tecnica della classica roubaisienne.
La pesca, fin dai giorni precedenti la gara, non è stata di facile interpretazione anche perché l’utilizzo obbligatorio del foullis e del verd de vase, esche di non popolare diffusione nell’agonismo italiano, ha esposto molti garisti ad ulteriori difficoltà tecniche.
La gestione di queste esche, per l’appunto, è particolare a cominciare dalle operazioni di slegamento del fouillis a quelle di innesco del verd de vase.
Inoltre la preparazione della terra e degli sfarinati ha ulteriormente aumentato il livello delle difficoltà in quanto la preparazione richiede sempre la massima attenzione ed esperienza.
Il pre gara ha visto impegnati tutti i concorrenti e gli accompagnatori al seguito per provare le lenze fatte scorrere nel tentativo di individuare la traiettoria migliore sulla quale impostare l’azione di esca e per evitare le “attaccatoie” sommerse che ostacolano la passata.
Il giù le canne per i 200 agonisti è arrivato alle ore 10.
Al via tutti hanno preparato il fondo con una buona pasturazione pesante e allungato le “francesi” alla distanza di 11 metri.
Molti avevano preparato anche un discreto set di canne fisse corte per insidiare il pesce bianco nel sottoriva alla distanza di 4/5 metri.
La pesca infatti, in ragione della frega del pesce ancora in corso, si poteva sviluppare anche con le fisse e per diversi, guarda caso, ha significato anche un buon piazzamento.
Le catture di Breme, alternate a quelle dei carassi, hanno svariato da pezzature di qualche etto a oltre un chilo.
Lenze non tanto leggere, financo di 8 grammi, per riuscire a presentare l’esca quasi ferma sul fondale.
Le acque di questo canale veneto sono sempre in movimento e per ciò si rende necessario utilizzare anche galleggianti “a vela” da 4 a 8 grammi mentre in condizioni normali un galleggiante tradizionale da 2 grammi è più che sufficiente.
L’unico neo, se così si può dire, è stato rappresentato dalla presenza di vegetazione galleggiante che passando in continuazione ha disturbato non poco l’azione di pesca dei garisti.
Per la cronaca la gara è stata vinta dalla squadra A del Team San Donà Trabucco (VE) con un grande risultato che non sempre si riscontra nelle competizioni a squadre: 5 penalità in ragione di 3 primi di settore ed 1 secondo di settore.
La seconda piazza è andata alla S.P.S. La Ceretana sq. A con 10 penalità;
La terza piazza del podio è stata occupata dalla Società G.P.S. La Valle (Milo) sq. A con 12 penalità.
Nella classifica progressiva le squadre romagnole dopo le tre prove effettuate in Cavo Lama, Brian, Canal Bianco, che partecipano a questo importante campionato nazionale di pesca al colpo, sono le seguenti:

07 A.P.S. Bellaria Igea Marina RN (A) penalità 53,00
08 S.P.S. Bagnacavallese RA (A) penalità 54,00
16 A.P.S. Le Aquile FC (A) penalità 61,00
19 Cannisti Dogana Repubblica San Marino RSM (A) penalità 62,00
21 La Fenice Amo D'Oro Perla Verde RN (A) penalità 63,00
29 G.P.S. Santarcangelo RN (A) penalità 66,50
32 A.P.S. Rimini Miramare RN (A) penalità 68,00
41 A.P.S. Le Aquile FC (B) penalità 78,00
46 A.S.S. Amo Santarcangiolese RN (A) penalità 82,50
47 A.S.D. Città del Rubicone FC (A) penalità 84,00

Per adesso un po’ di riposo e poi a metà luglio i 200 garisti della serie A2 si ritroveranno per la gara quattro nel canale bolognese denominato Acque Alte.

giovedì 24 maggio 2007

PESCATORI IL MOMENTO E' D'ORO

E' IL PERIODO DELLA "FREGA"
E I PESCI SONO TANTISSIMI


ALESSANDRO SCARPONI ALLA RICERCA DI BARBI NEL BIDENTE ZONA "SMOTTO"















Guardando la data sul calendario è evidentemente già primavera inoltrata, mentre il clima di questi giorni sembrerebbe piuttosto da estate avanzata.
Dovremmo comunque essere ormai abituati ai capricci ed alle sorprese del tempo che in questi ultimi anni, basta guardare i trascorsi inverni secchi e anomali, non segue certamente più quelli che erano gli andamenti classici.
Per cui andare a pescare sul fiume è diventato ormai possibile per un arco di tempo una volta non ipotizzabile.
Naturalmente i pesci, anche se condizionati in parte, non seguono molto le vicende climatiche per cui fanno il massimo sforzo per comportarsi come hanno sempre fatto: seguono cioè il loro istinto.
L’orologio biologico che hanno in dotazione non commette errori, può sicuramente ritardare o anticipare a seconda della temperatura dell'acqua, ma quando arriverà l'ora della riproduzione suonerà per tutti il risveglio dei sensi.
Riprodursi è lo scopo principale degli animali, che lottano, a volte fino alla morte, per adempiere a questa funzione la quale implica notevole dispendio di energie, per integrare le quali, i pesci necessitano obbligatoriamente di un'abbondante alimentazione.
Il periodo, quindi, che precede (per rafforzarsi) o che segue (per rifarsi) la frega, è certamente quello che vede il pesce nella massima attività.
Tutti i pesci quindi sono in movimento progressivo ricercando ed inghiottendo voracemente tutto quello che trovano senza tanti complimenti, naturalmente esche ed ami compresi.
Ma il pesce quando entra in frega si sposta e preferisce i tratti di fiume con presenza di ghiareto con bassi fondali.
Le femmine depositano milioni di uova strisciando la pancia sulla ghiaia e subito dopo il maschio le copre con continui getti di sperma.
Da li a pochi giorni, sempre che una piena improvvisa del fiume non spazzi via il tutto, nascono gli avanotti che iniziano a girovagare nel sottoriva, dove la corrente è molto meno forte, alla ricerca di cibo e riparo dai grossi predatori.
La vita nel fiume è come impazzita in questo periodo: anche gli uccelli che abitualmente si nutrono di questa “crea” si danno un gran da fare per catturare più prede possibili per sfamare a loro volta i piccoli che hanno nel nido.
Il Martin Pescatore ad esempio è il primo uccello, che sfrutta questa favorevole fase della stagione, tuffandosi in picchiata nel fiume ne riesce con piccoli cavedani nel becco.
Il visone che oramai si è diffuso lungo il Savio come nel Bidente sa dove fare bottino pieno di barbi e carpe per sfamare le nidiate dei piccoli nati.
Dal mare arrivano poi anche i gabbiani a ridurre ulteriormente la popolazione ittica appena nata, addirittura in alcuni fiumi come il Po a Torino i Cormorani hanno sterminato l’intera popolazione ittica presente.
I pescatori che conoscono questa fase della vita biologica dei pesci sanno dove posizionarsi per catturarli.
Durante la frega sono sconsigliate le grandi buche profonde giacchè il pesce vi ritornerà solo tra qualche settimana per riposare dalle fatiche della riproduzione.
Le strisciate di ghiaia dove la corrente è sempre presente assicureranno a tutti una quantità notevole di catture di pesce di ogni ordine e specie.
Quindi la carne dei bigattini è senza dubbio l’esca preferita dagli amici pinnuti in quanto assicura nutrimento e calorie a tutti.
Se dovessi scegliere un posto dove andare a pescare in questi giorni mi posizionerei nel tratto di Savio tra il Ponte Vecchio ed il Ponte Nuovo a Cesena: è pieno di pesce!!
Oppure andrei in testa al campo di gara sulla sponda sinistra del fiume Savio sopra Ponte Vecchio per pescare nelle “seghe” di roccia che affiorano nell’acqua: barbi assicurati di tutte le taglie.
Insomma una stagione, quella della frega, che ogni pescatore deve assolutamente vivere con la canna in mano.

domenica 20 maggio 2007

CAMP. PROV.LE CANALE COPPIE - FORLI' CESENA: 3° PROVA D. RENO

IL DESTRA RENO ACCOGLIE LE COPPIE
DI FORLI' CESENA


STEFANO SPORTELLI IN AZIONE NEL DESTRA RENO
















Domenica 20 maggio 2007 nel canale Destra Reno a Ravenna si è svolta una gara di pesca al colpo valida come 3° prova del campionato provinciale a coppie della provincia di Forlì Cesena.
I 40 atleti si sono sfidati a suon di catture di carpe e carassi, prede che abitano in prevalenza le acque del canale.
Dopo le operazioni di peso, tra l’altro non sono emerse catture abbondandi di pesce, sono risultati i seguenti piazzamenti:

PRIMI DI SETTORE:
1 Cantarelli Macario Lembo Michele peso 4850 grammi A.P.S. Le Aquile
2 Betti Stefano Montanari Marco peso 3950 grammi A.P.S. Lenza Sammartinese
3 Fratocchi Piero Iarossi Nicola peso 3030 grammi A.P.S. Lenza Sammartinese
4 Baldacci Alex Mazzoni Giancarlo peso 560 grammi Lenza Club Borellese
SECONDI DI SETTORE:
5 Betti Vanni Matassoni Fabio peso 3570 grammi A.P.S. Lenza Sammartinese
6 De Lorenzi Riccardo Ramilli Lamberto peso 2270 grammi A.S.D. Città Del Rubicone
7 Amadori Carlo Rocchi Tino peso 1680 grammi A.P.S. Le Aquile
8 Buffadini Gabriele Briganti Flavio peso 520 grammi S.P.S. Amo Forlivese
TERZI DI SETTORE:
9 Alessandrini Antonio Coveri Mauro peso 3210 grammi G.S. Valloni
10 Donati Marico Bartolini Duilio peso 1720 grammi Lenza Club Borellese
11 Tosi Michele Trevisani Marco peso 1570 grammi A.S.D. Città del Rubicone
12 Selleri Ennio Pasini Michele peso 460 grammi A.P.S. Le Aquile
QUARTI DI SETTORE:
13 Sportelli Stefano Buratti Gianfranco peso 2950 grammi Lenza Club Borellese
14 Palazzi Lucio Alessandrini Marino peso 1500 grammi A.P.S. Le Aquile
15 Casadei Alberto Galeotti Davide peso 1110 grammi Club Pescatori
16 Verderame Fulvio Fanti Denis peso 420 grammi Club Pescatori
QUINTI DI SETTORE:
17 Sternini Silvano Tomedei Angelo peso 1950 grammi A.P.S. Le Aquile
18 Bertoni Francesco Grilli Maurizio peso 1330 grammi Club Pescatori
19 Graffieti Naver Spighi Alessandro peso 880 grammi Lenza Club Borellese
20 Magrini Andrea Savioli Massimiliano peso 200 grammi A.P.S. Lenza Sammartinese

Dopo tre prove la classifica progressiva del campionato vede al comando nell’ordine le seguenti società:
1 A.P.S. Lenza Sammartinese (A) 4,00
2 S.P.S. Amo Forlivese (A) 5,00
3 A.P.S. Le Aquile (B) 6,00
4 A.P.S. Lenza Sammartinese (B) 8,00
5 A.P.S. Le Aquile (F) 8,00
6 Club Pescatori (C) 8,00
7 A.P.S. Lenza Sammartinese (D) 9,00
8 A.S.D. Città Del Rubicone (B) 9,00
9 A.P.S. Le Aquile (D) 9,00
10 A.P.S. Lenza Sammartinese (C) 10,00
11 Lenza Club Borellese (B) 10,00
12 A.P.S. Le Aquile (A) 10,00
13 A.P.S. Le Aquile (G) 11,00
14 A.S.D. Città Del Rubicone (A) 11,00
15 Lenza Club Borellese (D) 11,00
16 Lenza Club Borellese (C) 11,00
17 Club Pescatori (D) 11,00
18 A.P.S. Le Aquile (C) 11,00
19 S.P.S. Amo Forlivese (B) 12,00
20 Lenza Club Borellese (A) 12,50
21 Club Pescatori (B) 13,00
22 G.S. Valloni (A) 13,00
23 Club Pescatori (A) 13,00
24 A.S.D. Città Del Rubicone (C) 13,00
25 Club Pescatori (E) 13,00
26 A.P.S. Le Aquile (H) 14,00
27 A.P.S. Le Aquile (E) 14,00
28 Club Pescatori (F) 14,50
29 Cannisti Forlimpopoli (A) 15,00

martedì 15 maggio 2007

SUL CAVO LAMA LE SELEZIONI NAZIONALI


ALESSANDRO SCARPONI MENTRE PESCA SUL CANALE CAVO LAMA

CAMPIONATO ITALIANO DI PESCA AL COLPO









E’ su questo canale della bassa mantovana che si svolgeranno le selezioni nazionali per accedere alla fase finale del campionato italiano individuale di pesca al colpo.
In 580 garisti, con provenienza da tutta Italia, si sfideranno per arrivare alla finalissima del fiume Tevere ad Umbertide passando per il fiume Arno a Pisa.
Questo canale è stato scelto dalla federazione FIPSAS per la sua regolare pescosità che non trova uguali in campo nazionale tra i tanti campi di gara di pesca.
Il cavo lama è un canale di bonifica che scorre per diversi chilometri tra le province di Mantova e Modena ed è pieno di pesce, nelle misura di: carassi 90%, carpe 8%, pesci gatto 2%.
La tecnica che prevalentemente si utilizza per insidiare questi pesci è la classica roubaisienne, una lunga canna ad innesti di origine francese, grazie alla quale si possono utilizzare lenze leggerissime ad una notevole distanza.
Per la verità il ruolo di questo canale è un altro e cioè viene utilizzato dai Consorzi di Bonifica per assicurare l’irrigazione alle produzioni agricole della zona.
Quando le idrovore sono in funzione l’acqua entra in movimento spinta dalle potenti turbine.
Quando invece i campi vengono innaffiati dalla pioggia i prelievi di acqua vengono sospesi annullando ogni forma di corrente.
E la pesca cambia di molto con il variare delle condizioni delle acquee per cui occorre essere svelti a capire i cambiamenti e adottare rapidamente la tecnica migliore per riuscire a catturare un pesce in più dell’avversario.
Nella gara a coppie che si è svolta domenica 6 maggio il canale si presentava con acquee ferme tanto che la pesca è stata fatta per tre ore con una lenza non superiore ai 2 grammi.
Per pescare i carassi sul fondo i garisti hanno buttato in acqua, sul punto preciso di pesca, a scopo di richiamo, piccole bocce di pastura e bigattini incollati con del ghiaino fine.
Il Team GPS Santarcangelo si è presentato a questo appuntamento agonistico con tre coppie.
Due delle quali tra l’altro sono riuscite ad ottenere un ottimo risultato di settore classificandosi entrambe al secondo posto: Zavoli Oscar e Marchi Daniele con 4,500 kg di peso mentre Scarponi Alessandro e Grossi Daniel con 7,00 kg. di pesce pescato.
Chi volesse raggiungere questo canale deve percorrere l’autostrada Bologna Milano e poi imboccare l’autostrada del Brennero situata nei pressi di Modena ed uscire a Reggiolo Rolo e proseguire per il paese di Moglia per il tratto di canale situato in provincia di Mantova o a Carpi e proseguire per Novi per quello situato in provincia di Modena.

sabato 12 maggio 2007

IL FASCINO DELLA PESCA NEL PADELLONE

I SEGRETI DEL CAPANNO DA PESCA


UN CAPANNO DA PESCA NEL RAVENNATE

E' UN'ANTICA TRADIZIONE ROMAGNOLA CHE RUOTA ATTORNO AI CAPANNI











Fra le tradizioni romagnole più antiche c’è la pesca nel padellone. I nostri “vecchi” ambivano ad avere una “posta” nel padellone , che normalmente significava avere il turno di pesca ogni sei giorni. Il capanno da pesca quasi mai è di un singolo proprietario , di solito almeno sei soci si alternano nell’utilizzo del padellone, ne condividono i costi di gestione. In ogni capanno si costituiscono vere e proprie società , all’interno delle quali ogni socio ha un ruolo e una responsabilità stabilite da regole ben definite. Solitamente il padellone pur essendo una struttura fissa in legno o cemento è collocato su un bordo di un fiume o di un canale di proprietà comunale o demaniale nonostante il rischio che la “proprietà” possa sfrattare i soci del capanno in qualsiasi momento. Una posta del padellone costa svariate migliaia di euro. Il padellone è un importante luogo di ritrovo per comitive di amici, per cene di lavoro e anche per incontri intimi. Diventa ormai secondario il ruolo principale del padellone, infatti la pescosità di questi capanni è andata via via diminuendo negli anni. Capita ormai raramente la pescata favolosa di anguille, cefali e passere come avveniva in passato in base ai racconti dei vecchi. Ma il padellone continua a mantenere il suo fascino per la tradizione romagnola. Nei capanni sono nate alleanze politiche, la designazione di sindaci e parlamentari . Nei capanni sono nati amori e si sono consolidate amicizie, probabilmente perché il padellone racchiude in se quella segretezza e complicità che rimarrà all’interno di quelle quattro pareti e nel silenzioso fruscio della rete che entra ed esce dall’acqua salmastra.
SERGIO MODANESI
CARTOLINE DI PESCA DI ALESSANDRO SCARPONI
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