martedì 27 maggio 2008

BURNAZZI CLAUDIO CAMPIONE D’ITALIA SUL BIDENTE

CAMPIONATO ITALIANO 2008 DI PESCA IN FIUME


IL CAMPIONE ITALIANO CLAUDIO BURNAZZI "LE AQUILE"


















La Sezione FIPSAS di Forlì e Cesena ha organizzato il 24 e 25 maggio 2008 la terza edizione del Campionato Italiano Individuale di Pesca in Fiume.
Teatro di questa importante kermesse agonistica è stato il fiume Ronco Bidente in provincia di Forlì Cesena.
A questa competizione nazionale hanno partecipato circa 200 concorrenti i quali si sono sfidati nella prova del sabato per cercare la qualificazione alla finalissima del giorno dopo.
Il mal tempo dei giorni precedenti, visto l’ingrossarsi delle acquee, aveva messo in serio pericolo lo svolgimento della gara stessa ripetendo ciò che era successo l’anno precedente quando la carovana dei 200 iscritti fu dirottata sul vicino fiume Lamone.
Ma un provvidenziale miglioramento avvenuto fin dal giovedì sera ha consentito un recupero in extremis delle condizioni di pesca facendo tirare un sospiro di sollievo agli organizzatori con in testa il Presidente della FIPSAS di Forlì Cesena Ciani Marzio.
Fiume Bidente: conosciamolo da vicino
Il fiume Bidente nasce dall'appennino Tosco-Romagnolo. Tre diversi fiumi, Bidente di Corniolo, Bidente di Ridracoli e Bidente di Pietrapazza, si uniscono nei pressi del paese di Santa Sofia, più precisamente i primi due nei pressi della località di Bleda (luogo di nascita di Papa Pasquale II) e poi col terzo nei pressi dell'impianto di potabilizzazione di Capaccio.
Sul Bidente di Ridracoli si trova l'invaso artificiale costruito a partire dal 1982 a monte del paese di Ridracoli nel comune di Bagno di Romagna.
Completata nel 1982 la diga ad arco ha un'altezza di 103,5 metri e una larghezza di 432 metri, crea un lago di circa 100 ettari per una capienza di 33 milioni di metri cubi d'acqua.
La diga è al servizio dell'Acquedotto di Romagna per dissetare 48 comuni romagnoli più San Marino, ripercorrendo un tracciato molto antico.
Infatti, già nel I secolo i Romani sfruttavano l'acqua del Bidente per irrigare la pianura, quattro secoli dopo fu Teodorico a ridare vita all'acquedotto dell'imperatore Traiano, tanto che il Bidente fu chiamato "Flumen Acqueductus".
Il fiume Bidente sviluppa il suo bacino idrografico nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna. Tuttavia nei pressi della località Ronco perde il nome Bidente e acquista appunto quello di Ronco. Sfocia poi nel Mare Adriatico, nei pressi di Ravenna, col nome di Fiumi Uniti, preso con la confluenza nel fiume Montone.
La parte verso monte prende il nome di Romagna bidentina.
I Comuni dell'Alto Bidente sono Santa Sofia, Galeata e Civitella di Romagna, più a valle si trovano Meldola e Forlì zona Ronco.
I romani realizzarono un acquedotto nei pressi di Meldola che portava l'acqua fino a Ravenna.
Fiume Bidente: la pesca
La pesca sul fiume Bidente è la tecnica per eccellenza, laddove abilità, estro, fantasia ed esperienza, risultano determinanti per avere successo nelle uscite sul fiume.
Si pescano pesci capaci di regalare forti emozioni come il barbo europeo (Barbus barbus) e il barbo comune (Barbus plebejus) con taglie super fino a diversi chili di peso. Non mancano i furbi cavedani con esemplari di taglia anche superiore ai due chili e le grosse carpe sempre diffidenti ma sempre pronte a sfidare le lenze dei pescatori.
Questo antico fiume, dalle acque pregiate capaci di dissetare l’intera Romagna, ha permesso lo sviluppo di una attività di pesca sportiva ed agonistica che non ha eguali in tutta la penisola.
Ogni domenica, così come durante la settimana, le sue rive accolgono centinaia di appassionati della lenza rendendo questa disciplina sportiva una tra le più popolari della provincia.
L’attività della pesca si sviluppa anche in altri corsi d’acqua della Romagna come il Savio, che scorre nella vallata del cesenate e il fiume Montone che scorre nella vallata faentina.
Una canna, un paio di stivali alla coscia, 1 chilo di bigattini e il divertimento è assicurato.
Barbi e cavedani di qualche chilo capita spesso di prenderli all’amo.
Tanto pesce è dovuto alla qualità delle acque, ma anche alla sportività dei pescatori romagnoli che da alcuni decenni rilasciano sempre il pescato alla fine di ogni giornata di pesca.
Per contenere e mantenere il pesce in viva servono nasse lunghe e abbondanti.
Fiume Bidente: l’ambiente
Il fiume Bidente ha un fascino unico capace di trasmettere emozioni ogni qualvolta lo si frequenta.
Il Bosco, che circonda il fiume nel suo lungo percorso che dai monti scorre verso valle, è caratterizzato da una selvaggia e rigogliosa vegetazione dove trovano riparo animali come cervi, caprioli, istrici, cinghiali, lontre, visoni, scoiattoli e anche lupi.
Il fiume si è fatto spazio tra meandri di roccia, ha creato buche e gorghi, spesso si trasforma in raschi con correntine che si prestano per la pesca in passata a bolognese.
Nel bosco è presente anche una folta popolazione di volatili con in testa l’usignolo di fiume che rompe con i suoi gorgheggi il silenzio e la pace di questi posti.

Fiume Bidente: il Campionato Italiano 3° edizione
Dopo Paganelli Stefano vincitore nel 2006, Pellacani Giuseppe nel 2007 a laurearsi campione 2008 è un altro romagnolo di Forlimpopoli: Claudio Burnazzi.

Visto da vicino: Claudio Burnazzi Campione d’Italia
Nato a Forlì 55 anni fa, pensionato, amante della pesca da sempre, Claudio Burnazzi pesca ogni domenica fin dal lontano 1975 con la Società Le Aquile di Forlimpopoli guidata dal Patron Rocchi Tino.
La folgorazione per la pesca gli viene trasmessa dallo zio che accompagnava quasi tutte domeniche.
Dopo il matrimonio si dedica alle gare di pesca abbandonando la pesca in fiume, suo primo amore, per dedicarsi alla pesca al colpo raggiungendo anche traguardi importanti.
Nella sua lunga carriera di agonista può vantare due titoli di campione provinciale individuale e la partecipazione nel 1997 al blasonato Club azzurro grazie all’ottavo posto assoluto conseguito al campionato italiano individuale.
Claudio Burnazzi ama la pesca in fiume al punto da trascorrervi buona parte della settimana. Infatti adesso che è pensionato ha tanto tempo a disposizione che gli consente di andare almeno tre volte alla settimana sul fiume.
Adora la compagnia dei suoi amici di squadra con i quali scambia informazioni continue sulle condizioni del fiume e del pesce.
Gli agonisti del team Le Aquile il fiume lo conoscono bene al punto tale da calcare il gradino più alto del podio ininterrottamente da otto anni a questa parte sia come individualità che come squadra.
Addirittura Burnazzi negli ultimi tre anni ha vinto il titolo individuale per ben due volte.

Claudio Burnazzi: l’intervista
D: Allora Claudio ci dica come è maturato questo successo…
R: Questa vittoria rappresenta per me il coronamento di una vita trascorsa a fare gare di pesca ed è il successo più importante della mia vita. Il sabato, nella prova di qualificazione, sono stato sorteggiato a partire per settimo su dieci concorrenti del settore. Ciò vuol dire che sei pescatori prima di me potevano scegliere i posti migliori. Io ho scelto di pescare al ponte di Castagnolo nel posto denominato “i sassoni”. La mia lenza ha pescato in uno striscio dove sono riuscito a catturare diversi cavedani e qualche barbo per un peso complessivo di kg. 4,890. Con questo peso sono riuscito ad arrivare secondo di settore.
Ho usato una canna di sei metri a mulinello montando una lenza leggera con galleggiante da 0,40 grammi con un filo terminale dello 0,8. Sull’amo del 22 ho sempre innescato bigattini.
Questo buon piazzamento mi ha permesso di partire un po’ meglio la domenica mattina nella prova di finale. Sono uscito per terzo e il settore, dove il sorteggio mi ha costretto a pescare, è stato quello a valle del paese di Galeata nel posto chiamato “cava Zambelli”. Ho pescato in una piana a passata con lenza da 0,20 grammi finale dello 0,10 e amo n° 22 innescando i soliti bigattini. I pesci hanno risposto bene con esemplari di buona taglia in prevalenza barbi.
Alla fine riesco a portare alla pesa oltre 10 chili di peso che mi fanno vincere il mio settore.

D: come ha capito di avere vinto il titolo italiano?
R: arrivato al raduno a fine gara ho preso informazioni sui pesi realizzati da altri garisti nei settori che ritenevo più pescosi e man mano che arrivavano le notizie aumentava in me la speranza della vittoria. Quando la conferma è stata ufficiale devo dire di avere provato una grande soddisfazione che arriva dopo una vita dedicata alle gare di pesca.

D: ci racconti della sua emozione…R: non pensavo a 55 anni di emozionarmi così tanto. Come si fa a non emozionarsi quando sul gradino più alto del podio ti viene consegnata la medaglia d’oro insieme alla maglia azzurra con lo scudetto tricolore? E poi l’inno di Mameli credetemi è devastante e ti fa crollare le ultime resistenze.

D: chi intende ringraziare per questo successo?
R: prima di tutto voglio ringraziare mia moglie Maura e mia figlia Beatrice che da sempre mi sostengono e condividono con me i sacrifici che faccio per andare a pescare. Quando sono arrivato a casa con il trofeo di Campione d’Italia mi hanno sommerso di tanti complimenti fino a rifarmi emozionare. Poi gli amici della Società Le Aquile con i quali collaboro attivamente cercando di fare gioco di squadra. Questo affiatamento ha permesso di far salire sul podio anche un altro agonista del team le Aquile Dammiano Graziano che tra l’atro per lui è il secondo podio consecutivo sempre come terzo assoluto.

D. Ci sveli i segreti del suo successo
R: Il successo non è frutto solo delle mie capacità ma anche degli amici che hanno provato il fiume per tutti i giorni precedenti la gara e questo ci ha permesso di sapere dove e come mangiava il pesce.
D’altra parte il fiume ad ogni piena cambia i fondali e la sua struttura, il pesce si sposta, per cui occorre avere sempre le informazioni aggiornate. Noi delle Aquile il fiume lo conosciamo bene considerato che negli ultimi 8 anni abbiamo sempre vinto sia come squadra che individualmente.

D: come affronta una uscita di pesca in fiume?
R: io parto sempre con i waders, tre canne delle quali una robusta per il pesce di taglia e due leggere per la pesca di ricerca e porto con me sempre un chilo di bigattini.

D: Sig. Burnazzi chi è il pescatore di fiume?
R: è una persona che ama la natura e la rispetta, che combatte le violenze alla natura come la pesca di frodo e gli scarichi abusivi, che ama i pesci perché prima li cattura e poi li rilascia liberi in acqua. Il pescatore è una sentinella del fiume e per questo andrebbe maggiormente riconosciuto dalle istituzioni.

D: vuole lanciare un messaggio dalle pagine di questo giornale?
R: colgo l’occasione per invitare i giovani a riscoprire la natura attraverso la pratica di questo splendido sport. Andare a pescare in fiume costa poco e ti permette di vivere meglio. Quando all’alba vado a pescare e incontro giovani che devono ancora andare a dormire perché sono in giro dalla sera prima mi chiedo in quale società viviamo. Questo è il messaggio che voglio lanciare ai giovani: meno pasticche in cambio di qualche uscita di pesca sul fiume aiuterebbe a migliorare questa società bisognosa di riscoprire vecchi valori.

D: Claudio Burnazzi complimenti per la sua vittoria e per il titolo di campione d’Italia conquistato ….e adesso?
R: grazie a voi e adesso con questi nuovi stimoli cercherò di continuare a fare bene anche in futuro… sempre con la canna in mano sul mio fiume Bidente.

sabato 24 maggio 2008

DIEGO DA SILVA: UN TEMIBILE AGONISTA FRANCESE

L’Equipe de France è pronta per le sfide internazionali


ALESSANDRO SCARPONI CON DIEGO DA SILVA A SPINADESCO 2008


DIEGO DA SILVA UN CAMPIONE DEL CLUB DE FRANCE












La Federazione francese di pesca sportiva al colpo ha ufficializzato, il 20 aprile scorso, i nominativi degli agonisti selezionati per le rappresentative del Club France ai prossimi appuntamenti internazionali che si svolgeranno durante il 2008.

Campionato d’Europa: Diégo DA SILVA - Didier DELANNOY - Jean DESQUE – Benoît PELEGRINO - Stéphane POTTELET - Jérôme VASSEUR

Campionato del mondo in Italia: Fabien CARRARA - Diégo DA SILVA - Didier DELANNOY - Paul-Louis LAFONT - Eric LUBIN - Benoit PELLEGRINO -

Amichevole Francia Italia: Diégo DA SILVA - Alain DEWIMILLE - Stéphane LINDER - Benoit PELLEGRINO - Stéphane POTTELET - Pierre-Louis RENAULT

Capitano: Henri DUROZIER - Accompagnatore: Jean-Pierre MISSERI

Ai mondiali per Nazioni che si svolgeranno a Spinadesco di Cremona in Italia a settembre molta attenzione dovrà essere riservata al Campione di pesca francese Diego Da Silva.

Vediamo allora di conoscerlo meglio:

Chi è Diego Da Silva?:
Vengo da una famiglia di lavoratori e dedico il tempo per la pesca alla domenica.
La passione per la pesca mi è stata trasmessa dal padre che accompagnavo nelle battute di pesca fin da bambino. Ho iniziato le competizioni di pesca all'età di 20 anni in un piccolo club. Ho iniziato con la pesca di stagno e poi in canale con i pescatori come Kopera, Dereude, Faussilon, Bréaut ... Ora dopo 30 anni di competizioni ho raggiunto il traguardo più importante della mia carriera di agonista: pescare con la maglia del Club France.
Passo molto tempo con gli amici durante la settimana con i quali vado a pescare per testare esche e luoghi. Pescare in gruppo è formazione e progresso per migliorare le tecniche.
Io sono nel Club France già da diversi anni. Ho vinto il campionato d'Europa nella mia prima partecipazione a Nottingham; sono arrivato 3° a Parigi nel 2001. Ho vinto con il team Draveil 2 il Campionato del Mondo in Repubblica Ceca e Spagna.
Toledo rimane uno tra i più bei ricordi della mia carriera di agonista.
La mia vittoria in Belgio con la nazionale francese è il culmine del lavoro svolto.
Qual è la tua pesca preferita e soprattutto perché?
Mi piace la pesca nei grandi fiumi con i galleggianti a vela.
Uso canne Garbolino per la quale partecipo con consigli per le continue migliorie.
Amo la pesca nel fiume perché riserva sempre delle sorprese con le catture: il grande pesce, la pesca della breme, e soprattutto adesso i barbi.
In quale fiume ti piace maggiormente pescare?
Conosco perfettamente il fiume Marne a Chateau-Thierry perché ci si può pescare tutto l'anno in qualsiasi condizione. Anche nel periodo freddo i pesci si prendono sul fondo che in questo fiume è di 6 metri.
Come riesci a conciliare il lavoro e la pesca?
Io lavoro 35 ore alla settimana e ogni momento libero lo dedico alla pesca anche per la preparazione di linee e canne. Partecipo ad una scuola di pesca per insegnare la pesca ai giovani. A loro insegno le tecniche di pesca e il rispetto per l'ambiente. Prendo la maggioranza delle mie ferie annuali per le gare e per portare in vacanza almeno una settimana all'anno la mia famiglia.
Come vede il futuro dell’agonismo in Francia e nel mondo?
Dato il costo per andare a una competizione di pesca le prospettive non sono molto positive.
La Federazione a mio avviso dovrà concentrarsi per rivitalizzare i club locali di pesca e organizzare competizioni durante tutto l'anno. Penso anche che si potrebbero coinvolgere un maggior numero di giovani ma c’è solo il problema dei costi della pesca (oggi preferiscono stare davanti al computer e passare il tempo con video giochi che rappresentano per loro molto di più di una canna da pesca).
In Inghilterra i campioni di pesca e le competizioni sono riconosciute da parte dei media e da parte dei politici (con decorazioni da parte della Regina vedi quelle ricevute da Alan Scotthorne e Bob Nudd).
I campioni sono ammirati e invidiati da tutti i pescatori e lo dimostra l’iniziativa promossa su e bay in questi giorni dove semplici pescatori vogliono pagare per andare a pescare con le stelle.
Quello che avviene in Inghilterra è ben lontano dallo stato d’animo della Francia.
Per cui la pesca rimane per me un momento da passare prima di tutto con gli amici per divertimento.

giovedì 22 maggio 2008

OSTELATO: FINALMENTE IL PESCE!!

Circondariale di Ostellato:
FINALMENTE IL PESCE!!


ZANI MAURIZIO DEL CITTA' DEL RUBICONE CON UNA BELLA BREME


ZANI MAURIZIO: UNA PESCATA DA PAURA!!












Domenica 18 maggio 2008 ad Ostellato sulle acque del Canale Circondariale si è disputata la seconda prova del campionato provinciale individuale di pesca al colpo di Forlì-Cesena.
E’ stata una di quelle giornate di pesca condizionata dalle avverse condizioni atmosferiche con un vento fastidioso che rendeva difficile le operazioni di pesca.
Anche la pioggia, caduta solo nel tratto finale della gara, ha completato l’opera aumentando le difficoltà degli agonisti.
La tecnica scelta dai concorrenti è stata quella con la canna roubaisienne alla massima lunghezza di metri 13.
Le prove effettuate nei giorni precedenti facevano capire che sarebbe stata una gara con tanto pesce in canna ed infatti così è stato.
Le breme non hanno tradito le aspettative dei cannisti rispondendo puntuali alle esche offerte loro.
Molti pescatori non avevano mai calato la lenza nelle acque di questo canale ed il loro giudizio, alla fine delle tre ore di competizione, è stato molto positivo.
Il pesce si è preso, come è risultato dalle operazioni di peso eseguite come sempre in modo impeccabile dal giudice di gara Stefano Sportelli.
Addirittura Fabbri Piero della Società Amo Santarcangiolese ha fatto fermare l’ago della bilancia a 21 chilogrammi.
Ma la vera sfida è stata soprattutto tra coloro che da questo campionato sperano di aggiudicarsi il pass per partecipare il prossimo anno alle finali del Campionato Italiano individuale.
Tra coloro che navigavano nella parte alta della classifica solo in due hanno mantenuto il punteggio pieno con due penalità in due prove.
Luca Piscaglia e Marco Trevisani entrambi della Società Città del Rubicone di Savignano s/Rubicone.


LUCA PISCAGLIA E MARCO TREVISANI "CITTA' DEL RUBICONE"













Sentiamo allora da Luca Piscaglia il commento del dopo gara:
Allora Luca puoi dirci come hai pescato?
“ ho pescato le breme sul fondo dopo averle richiamate con una attenta pasturazione usando sfarinati specifici per questo pesce di marca Trabucco.
Ad inizio gara decido di fare il fondo un po’ a scodella e un po’ a mano.
Comincio a pescare con una lenza da 0,75 grammi e un amo su cui ho innescato tre bigattini.
I concorrenti che mi erano vicini iniziavano a catturare subito diverse breme ma notavo che non erano di taglia importante mentre il pesce che prendevo io era di taglia ragguardevole grazie al quale riuscivo ad assicurarmi un discreto vantaggio.
Nella seconda ora di gara le abboccate sono diminuite notevolmente e li ho dovuto apportare alcune correzioni alla lenza grazie alle quali sono riuscito, nella terza ora di gara, a ritrovare il pesce e aggiudicarmi la vittoria di settore.
Puoi dirci che cosa hai escogitato?
Il segreto? Mi sono alleggerito sia con la lenza sia con l’amo e così sono riuscito a vincere i sospetti del pesce.
Sono molto contento per questa vittoria perché riesco a posizionarmi insieme all’amico di Società Trevisani Marco in testa alla classifica progressiva.
Nella classifica quattro posti su cinque sono occupati da concorrenti della mia stessa società e questo è un altro motivo di orgoglio.
Un giudizio sul campo di gara:
Il Circondariale di Ostellato esce a pieni voti da questa esperienza agonistica.
La pesca è bella, divertente e anche molto tecnica e in tutte le gare fin qui svolte il pesce ha sempre risposto bene.
Qui si pesca bene sia all’inglese sia a roubaisienne.
Il campo di gara è assolutamente stupendo, servito in maniera impeccabile e comodo.
L’anno prossimo alla stesura dei campionati nazionali di Eccellenza e di Serie A mi batterò affinché venga inserito come campo gara ufficiale magari in sostituzione di uno dei due campi gara del Veneto.
Oggi non si può più dire che a Ferrara non ci sia un campo gara all’altezza dell’importanza dei campionati nazionali.
Anzi la Federazione FIPSAS avrà una nuova opzione potendo scegliere tutte le tecniche comprese anche quelle a mulinello che negli ultimi anni sono andate un po’ in disuso.
In poche parole forse l’esilio delle competizioni importanti da Ferrara sta finendo grazie all’avvento delle breme e a due campi di gara stupendi: il Po di Volano a Medelana e il Canale Circondariale di Ostellato COVATO.
Speriamo che questi due canali ferraresi continuino a darci tante soddisfazioni poiché a giovarne sarebbe tutto il sistema pesca.
Finalmente due raggi di sole dopo tanti anni di buio “pesto”.

mercoledì 21 maggio 2008

BOX FIUME 2° PROVA - BIDENTE RONCO – VINCE LA PESCA SPORT CIVITELLA


LA SQUADRA CAMPIONE DEL CIVITELLA (FC)













L' agonismo non è sport, è un mestiere e, come tutti i mestieri, presenta il conto in termini di punti deboli e successi.
Un agonista, per definizione, è uno che gareggia per vincere.
Anche nella pesca sportiva, durante una gara, tutto si concentra nelle classiche tre ore durante le quali si deve dare il massimo non solo per se stesso ma anche per la squadra con cui si gareggia.
In una gara di pesca non si scende mai a compromessi ne con il clima avverso, ne con gli avversari ne con il pesce.
L’approccio deve essere sempre impostato alla vittoria per dimostrare, anche nel dopo gara, la legge del più forte.
Tra i pescatori della provincia di Forlì Cesena la lotta per primeggiare nell’agonismo in fiume si protrae fin dai primi anni 70.
Essere agonista di fiume richiede prima di tutto una condizione fisica atletica compatibile con l’ambiente che non sempre è agevole, poi occorre avere le conoscenze specifiche dei luoghi e soprattutto dei pesci necessarie per effettuare sempre una cattura in più degli altri.
E’ una questione di intelligenza, di adattamento e flessibilità mentale alle situazioni che non si presentano mai standardizzate.
Pescare in fiume è la pesca a passata in un ghiareto, nelle canalette scavate dalla corrente nei lastroni di sasso, sotto i roccioni di pietra, nelle buche profonde, o sotto i rami di un albero caduto in acqua. Ogni posto ha caratteristiche diverse; ogni posto richiede lenze e approccio diversi.
Come dire sul fiume bisognerebbe nascerci, averlo dentro, sentire l’attrazione forte dell’acqua e sapere senza vederli quali pesci si nascondono nelle sue profondità.
Ecco chi fa gare di pesca in fiume di solito deve avere questi requisiti per riuscire a vincere e a dominare.
Nella provincia di Forlì Cesena ce ne sono tanti di bravi pescatori da fiume usciti dalla scuola di grandi Società di pesca dedite a tempo pieno a questa disciplina.
Una di queste è la Pesca Sport Civitella compagine della vallata del Bidente la quale fin dalla sua costituzione si dedica esclusivamente alla pesca in fiume e all’agonismo promosso dalla Federazione FIPSAS.
Nella gara dell’11 maggio 2008, valevole quale seconda prova del campionato a Box, la Società civitellese ha conseguito una grande vittoria.
La squadra formata da Lorenzoni Claudio, Bravaccini Franco, Menghetti Alvero, Ravaioli Moreno e Scarpa Mirco si è piazzata al primo posto, nella classifica di giornata, grazie ad un pescato pari a Kg. 23,100.
La squadra della Pesca Sport Civitella ha pescato con quattro componenti nel fiume Bidente all’altezza del Campo Sportivo di Ricò catturando Kg. 6,680 di pesce mentre il solista Menghetti Alvero è stato sorteggiato a pescare all’altezza della Chiusa del Gualdo totalizzando un peso individuale di Kg. 16,420 costituito da barbi e cavedani.
Non capita tutti i giorni che un pescatore da solo in tre ore di gara riesca a catturare così tanto pesce e sicuramente questa super pescata gli è valsa non solo la vittoria per la sua squadra ma anche il record assoluto che in precedenza in provincia non era mai riuscito a nessuno.
Nella nassa di Menghetti Alvero sono finiti una decina di pesci tra i quali anche un super barbo dal ragguardevole peso di Kg. 3,500.
Per questa cattura da guinnes dei primati è stato utilizzato il classico bigattino come esca, una lenza formata da filo del n° 18 e una canna Speed Master 5.
La P.S.CIVITELLA dopo due prove risulta in testa al campionato Box a squadre con 2 primi ed un totale di Kg. 35 di pescato.

martedì 20 maggio 2008

LA BREME: un pesce venuto dall’Est


BROLLI MAURO LA BREME PER LUI NON HA SEGRETI


















La pescata da sogno è a portata di canna.
Quante volte siamo partiti da casa per andare a pesca con la speranza di fare bottino pieno ed invece siamo ritornati con tanta delusione per avere catturato pochi pesci?
E’ successo a tutti perché nella pesca ci può stare che ogni tanto qualcosa non giri per il verso giusto e gli amici pennuti non si concedano facilmente alle nostre lenze.
Ma da un pò di tempo a questa parte il rischio di andare in bianco non si corre più se ci troviamo davanti alle acque del canale di Ostellato.
Calare la lenza e riuscire a fare qualche decina di chili di pesce in poche ore non è un sogno ma una stupenda realtà.
Certamente a farci divertire non sono i pesci “nobili” che incontriamo sui fiumi come i cavedani o i barbi ma semplici abramidi o breme.
E allora vediamo di conoscerla meglio questa nuova specie, classificata come infestante, arrivata dall’est Europa e diffusasi in questi ultimi anni in quasi tutti i corsi d’acqua del centro nord Italia.
Descrizione - Corpo fortemente gibboso, lateralmente molto compresso, la cui forma e dimensione variano leggermente a seconda delle regioni. Le squame sono di medie dimensioni. Il capo è piccolo con il diametro dell'occhio compreso da 1 volta e 1/2 ad 1 volta ed 1/4 nella lunghezza dei muso. La bocca è piccola e protrattile, situata in posizione subterminale, lievemente rivolta verso l'alto, priva di barbigli, con labbra grosse e mascella superiore sporgente. L'Abramide comune possiede una sola serie di denti faringei disposti su ciascun lato. Linea laterale leggermente incurvata verso l'alto nella porzione anteriore. La pinna dorsale ha origine di poco posteriore all'inserzione delle pinne ventrali. La pinna caudale è forcuta, con il lobo inferiore più sviluppato del superiore. La pinna è corta, a margine concavo e con la porzione anteriore più sviluppata della posteriore, la base è lunga più del doppio della base della pinna dorsale. Il colore del dorso è grigio-piombo variabile fino a nerastro con toni verdastri. I fianchi sono più chiari del dorso, con riflessi dorati (negli esemplari vecchi) o argentati (nei giovani). Il ventre è sempre più chiaro e talvolta bianco-argentato. Le pinne possono essere grigiastre o nerastre (in alcuni casi con riflessi azzurri). Durante il periodo della frega la base delle pinne ventrali e di quella anale assume tonalità rossastre. L'Abramide è molto simile alla Blicca dalla quale si distingue per la taglia maggiore, per le pinne omocrome (mai rossastre), per l'occhio più piccolo (inferiore alla fenditura boccale) e per la posizione dell'occhio rispetto alla fenditura boccale. La lunghezza massima giunge a 70 cm circa, corrispondente ad un peso approssimativo di 6 kg.
Habitat e abitudini - L'Abramide predilige la zona di fondo dei laghi e canali e le acque a lento corso dei grandi fiumi, soprattutto nel corso inferiore, con profondità non eccessive, meglio se con fondo argilloso o fangoso. Preferisce vegetazione abbondante. La specie caratterizza con la sua presenza il tratto inferiore dei fiumi, perciò è stata appunto coniata l'espressione "zona dell'abramide". Gli esemplari vecchi si trattengono, durante il giorno, soprattutto sui fondali più puliti mentre di notte si spostano verso la zona del litorale, dove abitualmente vivono i giovani. Nel periodo di frega si riuniscono in grandi sciami; negli altri periodi dell'anno vivono in piccoli gruppi. In inverno le abramidi si riuniscono in branchi, costituiti anche da migliaia di individui, che rimangono quasi esclusivamente nei settori ove l'acqua è più profonda.
Alimentazione - Si ciba principalmente di larve di insetti (soprattutto chironomidi), anellidi, crostacei e piccoli molluschi.
Riproduzione - La maturità sessuale è raggiunta a 3-5 anni d'età. La riproduzione avviene da maggio a giugno, in acque basse e tra la vegetazione: i maschi sono territoriali e accompagnano la deposizione delle uova con una frenetica attività. Le uova, da 91 mila a 338 mila per femmina, vengono deposte nell'arco di 3-4 notti, aderiscono alla vegetazione e schiudono in 3-12 giorni a seconda della temperatura (che deve essere però sempre superiore ai 12 °C). Gli avannotti, lunghi 4 mm, rimangono fissati alle piante sino all'assorbimento del sacco vitellino, poi si radunano presso le rive ove si nutrono di plancton (dal Don e dal Volga i giovani scendono - già in luglio - nel Mare d'Azov e, rispettivamente, nel Caspio). Sono conosciuti ibridi con la blicca e con il rutilo.
Valore economico - L'importanza economica della specie è rilevante soprattutto nell'Europa settentrionale e centrale. Le sue carni variamente giudicate; in particolare quelle di esemplari superiori a 1 kg sono considerate buone e saporite in alcune regioni dell'Europa, ove le si paragona alla carpa, mentre le uova sono da scartare. Nelle regioni tedesche e svedesi del Baltico, nel 1931 ne furono catturate quasi 900 t, nell'ex U.R.S.S., nel 1939, 100.000 t. Viene commercializzata fresca refrigerata; giunge talvolta anche sui mercati italiani. in numerosi mercati dell'Europa la specie viene venduta viva, avendo una vitalità eccezionale, esso è uno dei pesci europei che si possono più facilmente trasportare vivi dopo la cattura.
Distribuzione - Recentemente introdotta, con acclimatazione, in acque dolci dell'Italia centro settentrionale.

domenica 18 maggio 2008

CANALE CIRCONDARIALE IN CURA


Canale circondariale ANITA in cura













In tre anni saranno spesi 16 milioni di euro
Sedici milioni di euro in tre anni per interventi al cana¬le circondariale compreso fra le idrovore di Valle Lepri e Fosse, 55 km di lunghezza che attraversano i comuni di Porto¬maggiore, Argenta, Comacchio e Ostellato.
I lavori inizieranno entro fine maggio, saranno spostati circa 2 milioni di metri cubi di terra e verrà impiegato un notevole quantitativo di mezzi meccanici, tutto ciò necessario per uno dei canali più importanti della pro¬vincia.
Il finanziamento arriva diretta¬mente dal Ministero per le Politi¬che Agricole, inserito nella fi¬nanziaria 2007 e già approvato, nell'ambito del Programma Na¬zionale degli Interventi nel Set¬tore Idrico.
Ciò permetterà: un riseziona¬mento di tutta la linea, il ripristi¬no delle quote delle sommità ar¬ginali, il rifacimento, dei sifoni ir¬rigui, l'integrazione con un nuo¬vo sifone.
A preoccupare è soprattutto il fenomeno della subsidenza, co¬me spiega il presidente del Con¬sorzio di Bonifica. «L'abbassa¬mento del livello degli argini va tenuto sotto controllo, non solo nella zona delle valli, ma anche nel centese. E' per questo che non ci sentiamo di appoggiare opere di estrazione di idrocarbu¬ri nel nostro territorio. Finchè si tratta solo di sondaggi, non ci sono problemi, ma si potrebbe¬ro avere grandi problemi nel ca¬so si iniziasse una qualsiasi estrazione».
L'appalto è stato affidato al Consorzio di Bonifica del 2° Cir¬condario Polesine di San Gior¬gio che ha affidato l'opera di in¬tervento a 3 imprese specifiche: una di Rovigo, un'altra di Bolo¬gna e l'ultima di Santa Maria Co¬difiume.
«Il canale venne costruito qua¬si 50 anni fa - ricorda Franco Dalle Vacche, presidente del 2° Circondario - è un'opera strate¬gica di sicurezza idraulica, ma alcune quote marginali sono da ricostruire o riportare in quota. In 55 km, basta un solo tratto più basso per creare grossi pro¬blemi, soprattutto nel nostro ter¬ritorio caratterizzato da piogge concentrate nel tempo e nello spazio. Ad esempio, Codigoro è una delle aree più a rischio es¬sendo anche fra le più basse.
Mancano solo da adempiere al¬cune pratiche burocratiche per iniziare i lavori. Verranno an¬che realizzati e adeguati i colle¬gamenti funzionali di soccorso fra bacini, in cui cercheremo di fare il massimo con le risorse a disposizione (circa 900.000 eu¬ro, ndr.».
Verranno anche messi delle sorte di "padimetri" per indica¬re a che altezza ci si trova; uno verrà installato nella superstra¬da Ferrara - Mare fra Ostellato e Corte centrale, ben 1m sotto il livello del mare.
Ma ci sono Comuni anche più a rischio, come ricorda Roberto Cera, presidente del 1° Circon¬dario Polesine di Ferrara. «Ne metteremo uno anche a Jolan¬da, che è stato calcolato sareb¬be sotto di 4 metri in caso di rot¬tura degli argini».
Un po' come successe in pas¬sato nelle inondazioni del cen¬tro storico di Ferrara, in cui an¬cora oggi si possono vedere i li¬velli raggiunti dall'acqua osser¬vando il 'padimetro' all'angolo di piazzetta Savonarola, a me¬moria di come sia importante l'opera di bonifica.

BONIFICA: Settimana per farsi conoscere

Un'iniziativa al giorno per l'ottava edizione della settimana della Bonifica che si terrà dal 10 al 18 mag¬gio.
L'escursione cicloturistica sul Po, da Berra a Serravalle, organizzata dall'Associazione Cultura e Spettacolo Berrese, domenica 11 maggio, sarà una bella occasione per fare una scampagnata all'insegna del ri¬spetto ambientale.
Mercoledi 14 sarà la volta della premiazione del concor¬so regionale" Acqua e Territo¬rio", mentre giovedì 15 verran¬no presentato il programma dei prossimi interventi infra¬strutturali.
I Consorzi di Bonifi¬ca vogliono rendere partecipi i cittadini della loro continua opera che ha permesso negli anni di rendere vivibile il no¬stro territorio. Si potrà appro¬fondire l'argomento con le visi¬te agli impianti idrovori di Sam¬martina, Baura, Codigoro, Ma¬rozzo e Valle Lepri nei due fi¬ne settimana, sabato e domeni¬ca dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 18. Il Consorzio di Boni¬fica 1° Circondiario a Ferrara, sarà aperta al pubblico anche la sede e l'archivio storico tut¬te e due le domeniche. Ma dal momento che il bacino d'uten¬za è più grande della provincia ferrarese, il Trofeo di Pesca Burana - Volano presso canale Pilastresi di domenica 11 mag¬gio, sarà organizzato anche dai consorzi limitrofi. Così co¬me la. Straburana - Volano, la biciclettata che partirà domeni¬ca 18 maggio da Ferrara a San Felice sul Panaro. (c.m.)

mercoledì 14 maggio 2008

INGHILTERRA: A PESCA CON UNA STELLA

IN INGHILTERRA CONTINUA L’ASTA SU E-BAY PER ANDARE A PESCA CON UNA STELLA


SCARPONI CON TOM PIKERING 20 ANNI FA AD OSTELLATO












La National Federation of Angler sta offrendo ai pescatori, una volta nella vita, l’opportunità di andare a pesca un giorno intero con fuoriclasse di fama mondiale.
Pescatori come Alan Scotthorne e Dave Harrell sono stati “catturati” con quasi 1000 sterline da un gruppo di fan inglesi.
L’asta promossa su eBay dalla Federazione inglese, denominata “a pesca con una stella”, sta avendo un grande successo tra i pescatori del regno Unito.
Tommy Pickering, Dave Harrell e Alan Scotthorne, tre stelle della lenza hanno dichiarato che questa iniziativa sembra destinata a diventare un grande successo.
I proventi delle aste verrà utilizzato dalla Federazione per finanziare l’attività internazionale delle squadre nazionali di pesca al colpo inglesi: quella dei disabili, delle donne e della prima squadra

martedì 13 maggio 2008

CAMP. ITALIANO SUL CAVO LAMA


CLAUDIO MASINARI: IL FORTE AGONISTA DI BERGAMO PESCA IN ROMAGNA












Domenica 11 maggio 2008 nel canale Cavo Lama situato nelle campagne tra Modena e Mantova si è svolta la prima prova di selezione del Campionato italiano individuale di pesca al colpo.
In 600 si sono sfidati, in settori da dieci concorrenti, per raggiungere la qualificazione al turno successivo.
I migliori quattro pescatori di ogni settore, grazie al maggior peso realizzato, si sono qualificati alla seconda prova che si svolgerà il 15 giugno in un altro canale della bassa reggiana il Fiuma Mandria a Boretto.
Dalla Romagna sono saliti a gareggiare nel canale emiliano tanti agonisti di primo piano, sicuramente le lenze migliori di ogni provincia, grazie al diritto acquisito nelle gare di selezione provinciali effettuate nel corso del 2007.
Ma vediamoli da vicino i big romagnoli che si batteranno per il titolo tricolore:
Giovanardi Marco 1° di settore con kg. 4,800 appartenente alla società Amo Santarcangiolese (RN); Galeotti Davide 1° di settore con kg. 4,360 Club Pescatori Forlì (FC); Turci Nevio 1° di settore con kg. 3,090 Amo Santarcangiolese (RN); Barilli Pierpaolo 1° di settore con kg. 2,780 Città del Rubicone (FC); Zavoli Oscar 1° con kg. 2,620 Città del Rubicone (FC); Lama Sergio 2° con kg. 2,840 Società Pesca Sport Bagnacavallese (RA); Masinari Claudio 2° con kg. 2,180 Città del Rubicone (FC); Barilari Cesare 3° con kg. 2,680 Amo Santarcangiolese (RN); Brolli Mauro 4° con kg. 4,150 Città del Rubicone (FC); Stambazzi Andrea 4° con kg. 3,700 Amo Santarcangiolese (RN); Piscaglia Luca 4° con kg. 2,150 Città del Rubicone (FC); Izzo Raffaele 4° con kg. 1,880 Lenza Romagnola (RA); Frulloni Giovanni 4° con kg. 1,830 Società Pesca Sport Bagnacavallese (RA); Graffieti Romeo 4° con kg. 0,870 Città del Rubicone (FC);
Per cercare di ottenere il miglior risultato sportivo alcuni agonisti hanno presidiato il canale fin dai giorni precedenti nel tentativo di capire come meglio impostare la gara che come sempre ha avuto la durata di tre ore.
Sul canale c’è chi ha pescato con tecnica francese (roubasienne) e chi con tecnica inglese (waggler) mentre alcuni hanno salvato il piazzamento utilizzando una canna corta per insidiare il pesce presente in mezzo alla cannella nel sottoriva.
La Società Città del Rubicone ad esempio si è presentata a questo importante appuntamento con 8 agonisti e 6 di questi sono riusciti a qualificarsi per la fase successiva.
La finalissima che decreterà il nuovo campione italiano di pesca al colpo si svolgerà in due prove sul fiume Tevere ad Umbertide nel mese di luglio.
A Luca Piscaglia, leader della Società di Savignano sul Rubicone abbiamo chiesto un suo commento sulla gara: <La mia società esce bene da questo importante appuntamento agonistico: eravamo in otto e in sei siamo riusciti a passare il turno grazie a due primi, un secondo e tre quarti di settore.
Io ho catturato solamente carassi e per questo devo lasciare il podio a chi è riuscito a catturare le carpe.
La mia gara l’ho impostata con una attenta pasturazione fatta di pastura e bigattini incollati scaricati con la scodella per evitare rumore nella pasturazione. Ho montato lenze leggere con acqua ferma (fino ad 1 grammo) e un po’ più pesanti con acqua corrente (fino a 2 grammi) pescando sempre a roubasienne.
Adesso pensiamo alla prova che si svolgerà nel canale Fiuma a Boretto. E’ un campo per me sconosciuto ma speriamo sia soprattutto un campo divertente>>.

lunedì 12 maggio 2008

MILENA E CATIA: DUE DONNE DA PESCE!!

CAMPIONATO ITALIANO DI PESCA AL COLPO CATEGORIA DONNE


MILENA CAMPORESI














Grande exploit di due donne forlivesi, agguerrite pescatrici, nella prima prova del campionato italiano categoria donne.
Sul canale Cavo Lama a Modena, domenica 11 maggio 2008, si sono sfidate 31 concorrenti provenienti da tutta Italia.
La provincia di Forlì Cesena sale sul podio grazie a due agoniste: Camporesi Milena che si aggiudica la vittoria nel suo settore grazie a kg. 3,340 di pesce catturato. Milena da quest’anno gareggia con i colori della Polisportiva Oltrarno di Firenze.


CATIA BALDISSERRI














Al terzo posto si piazza Baldisseri Katia appartente alla società Le Aquile di Forlimpopoli. Katia riesce a sbaragliare la concorrenza vincendo il suo settore grazie a kg. 2,810 di carassi catturati.
Entrambe hanno pescato con la tecnica roubaisienne e condividono il podio con la fortissima Simona Pollastri punto di forza da diversi anni della nazionale femminile di pesca al colpo.

mercoledì 7 maggio 2008

I CAMPIONI INGLESI ALL'ASTA

In Inghilterra:
Su eBay un’asta per aggiudicarsi una giornata con un campione di pesca


ALAN SCOTTHORNE IN PESCA

















La Federazione Inglese della pesca sportiva da maggio di quest’anno ha proposto a milioni di appassionati della pesca di potersi aggiudicare, tramite un’asta su eBay (sito internet di compra vendite), la possibilità di trascorrere una giornata con un campione di pesca scelto dalla Federazione stessa.
Per l’asta su eBay la Federazione ha messo a disposizione dodici pescatori di fama mondiale tra cui Alan Scotthorne, Tom Pickering, Denis bianco, Stuart Conroy, Richard O'Connor, Sean Ashby, Darren Cox, Dave Harrell, Des Nave, Will Raison, Steve Gardener, e Bob Nudd.
L’iniziativa della National Federetion of Anglers durerà tutto il mese di maggio ed è finalizzata a reperire risorse economiche per finanziare l’attività delle squadre inglesi partecipanti ai campionati di pesca al colpo di livello internazionale.
Quindi chi avrà offerto più sterline alla data di scadenza stabilita si aggiudicherà questa unica opportunità quella di trascorrere una giornata intera con il proprio idolo.
Il programma prevede l’inizio della giornata con la consumazione della prima colazione durante la quale il campione risponderà a tutte le domande e svelerà i segreti della pesca; poi si passa alla pratica con il resto della giornata trascorsa con la canna in mano per una pescata nel luogo, che può essere un lago, fiume o canale, scelto dalla Federazione inglese.
I primi tre campioni di pesca messi all’asta dalla federazione riceveranno i loro fans in luoghi di pesca diversi: Will Raison ha scelto il lago “Fishing Gold Walley”; Stuart Conroy pescherà nel fiume Brookside a Warrington e Sean Ashby finalista del maggiore torneo nazionale di pesca 'Fishing O' Mania” nel canale Browning Cudmore.
Il primo campione inglese di pesca Will Raison se l’è aggiudicato un suo tifoso per 400 sterline equivalenti a 510 euro circa.
Will Raison è un esponente di primo piano dell’agonismo del Regno Unito ed è un punto di forza già da alcuni anni della nazionale inglese Drennan Team England.
Queste iniziative riescono a sfondare e trovano i favori del pubblico inglese perché la pesca in oltre Manica è uno sport molto popolare.
Addirittura Sky Television Sport trasmette in diretta, presumo sempre a pagamento, le gare di pesca del torneo Fish O’ Mania il più importante campionato inglese individuale di pesca al colpo.
Chissà se anche in Italia questa formula dell’asta troverebbe i favori del pubblico amante della lenza.
Una cosa è sicura: una giornata intera trascorsa con un campione di pesca come Trabucco, Milo, Sorti o Gabba sarebbe decisamente unica ed emozionante e in quella giornata portarsi a casa qualche segreto probabilmente giustificherebbe il costo di una “mattata” all’asta.















BOB NUDD: LA LEGGENDA
Nel 1991, la rivista Fishing Times ha proposto il quattro volte campione del mondo di pesca Bob Nudd, all’apice del suo successo, come personalità sportiva dell'anno. Alla BBC sport giunsero per tale riconoscimento oltre 100.000 voti. Lo stesso Nudd 10 anni dopo, riesce ad aiutare il team Inglese a vincere il campionato del mondo di pesca a Parigi. Nudd vince il campionato del mondo in Yugoslavia (1990) / Hungheria (1991) / Inghilterra (1994) e Spagna (1999).

sabato 3 maggio 2008

SERIE A2: PARTITO IL CAMPIONATO NAZIONALE

LE SQUADRE ROMAGNOLE NON “PARLANO VENETO”

IL TEAM RAVENNATE DELLA BAGNACAVALLESE













Il campionato nazionale di serie A2 di pesca al colpo è partito il 27 aprile con la gara effettuata sul canale Brian a San Donà del Piave in provincia di Venezia.
Le formazioni romagnole che vi partecipano sono 8 su 50 squadre aventi diritto.
La serie A2 è il campionato nazionale a squadre che per importanza viene subito dopo quello dell’Eccellenza Nord, torneo di vertice dell’agonismo nazionale vale a dire la vera serie A della pesca al colpo.
La gara in Brian come sempre è stata svolta pescando con le3 canne inglesi cercando di insidiare i carassi e le scardole a ridosso del canneto sulla sponda opposta.
Gara difficile condizionata anche dai picchetti (posti pesca) che ancora ad inizio di stagione non offrono quella uniformità necessaria per mettere i pescatori sullo stesso piano di opportunità.
La gara viene vinta, grazie al minor numero di penalità ottenute, dalla squadra locale del Team San Donà la quale riesce a sfruttare al meglio la perfetta conoscenza del canale.
Le romagnole non hanno brillato in questa prima prova ad eccezione della squadra ravennate della SPS Bagnacavallese, formata da Bolognesi Giuseppe 1° di settore con kg. 7,840; Liverani Cesare 5° di settore con kg. 3,790; Lama Sergio 5° di settore con kg. 3,780; Frulloni Giovanni 1° di settore capace di sfruttare al meglio l’ultimo picchetto del campo gara con kg. 10,290.
La squadra di Bagnacavallo, grazie a questa prova, riesce a piazzarsi in ottima posizione nella classifica generale.
La classifica vede le squadre romagnole così posizionate.
3 S.P.S. Bagnacavallese (RA) 12 penalità
14 A.S.S. Amo Santarcangiolese B (RN) 18 penalità
17 A.S.S. Amo Santarcangiolese A (RN) 18 penalità
18 Lenza Romagnola (RA) 19 penalità
24 La Fenice Amo D'Oro Perla Verde (RN) 20 penalità
29 A.S.D. Città Del Rubicone (FC) 24 penalità
32 A.P.S. Bellaria Igea Marina (RN) 25 penalità
46 A.P.S. Le Aquile (FC) 29 penalità
La prossima gara della serie A 2 si svolgerà nel mese di maggio sul canale Cavo Lama a Mantova.

venerdì 2 maggio 2008

L'INGHILTERRA SI PREPARA AD INVADERE L'ITALIA PER VINCERE

Pesca al colpo internazionale: l’Inghilterra si prepara ad “invadere” l’Italia per vincere!

I COMPONENTI DELLA NAZIONALE INGLESE DISCUTONO LE STRATEGIE DI PESCA PER VINCERE IN ITALIA A SETTEMBRE








La Drennan Team England ha annunciato il 24 aprile 2008 le due formazioni che affronteranno le più importanti competizioni internazionali di pesca al colpo del 2008.
Il Campionato del mondo per Nazioni che si svolgerà in Italia nel mese di settembre nel canale di Spinadesco e il Campionato Europeo per Nazioni che si svolgerà nella Repubblica Ceca vedrà l’Inghilterra schierare i suoi uomini migliori ritenuti tali dai due manager tecnici che sono Mark Addy e Mark Downes.
Il Team England di pesca al colpo farà di tutto per raggiungere il podio sia a livello di squadra sia come individuali anche se agli ultimi Campionati del mondo a vincere l’oro a squadre è stato il Team Italia.
Il lavoro dei due tecnici inglesi sta creando un ambiente positivo tra gli agonisti cosa non troppo difficile quando si ha a che fare con mostri sacri del calibro di Alan Scotthorne, Will Raison, Sean Ashby, Steve Gardener, Des Shipp e Stuart Conroy i quali pescheranno ai mondiali di Spinadesco a Cremona.
Invece ai Campionati Europei di pesca al colpo, che verranno effettuati nella Repubblica Ceca nel mese di giugno, verrà fatta pescare la seguente formazione inglese: Will Raison, Alan Scotthorne, Steve Gardener Stuart Conroy, Darren Cox e Steve Hemingray.
Mark Downes ha commentato: "Queste sono due grandi squadre fatte da grandi campioni e nonostante gli ultimi anni i risultati non siano stati all’altezza quest’anno vogliamo vincere anche per confermare la classifica della World Championships dove risultiamo in 5° posizione. Inoltre non dimentichiamo che dai Mondiali di un anno fa siamo ritornati nel Regno Unito con la medaglia d’oro individuale di Alan Scotthorne.
Abbiamo avuto anche un argento al Campionato Europeo, dove abbiamo perso il titolo per un solo punto a favore degli italiani.
Il Mondiale che si farà quest’anno in Italia sarà ancora molto difficile per noi perché peschiamo in casa di una squadra tra le più forti del mondo e su un campo di gara in via di sistemazione”.
Mark Addy ha aggiunto: "Questi ragazzi lavorano molto bene insieme, si conoscono da anni ed hanno ottime competenze tecniche. Inoltre sono in grado di leggere ogni stile di pesca cosa molto importante nel momento in cui stiamo cercando di elaborare un metodo vincente per il canale di Spinadesco.
Alan Scotthorne e Steve Gardener sono i senatori del gruppo con tanta esperienza internazionale, mentre il resto dei ragazzi sta crescendo di anno in anno.
Inoltre prima della partecipazione al Torneo 6 Nazioni 2008, ci sarà una sfida partita contro la Francia nel mese di maggio con il Team England formato da Will Raison, Sean Ashby, Stuart Conroy, Kian Wardle, Richard O 'Connor e Ben Leach”.
Commentando questa squadra Mark Downes aggiunge, "Noi partecipiamo al torneo del 6 Nazioni per dare la possibilità ad alcuni giovani di fare esperienza e di crescere. Ho selezionato Ben Leach circa 14 anni fa per il campionato del mondo giovani in Belgio dove abbiamo vinto sia come Nazione sia individualmente proprio con Ben.
Da allora il ragazzo è cresciuto molto ed è giusto che quest’anno abbia la sua opportunità internazionale.
Su tutti i team selezionati, Dick Clegg, direttore dell’NFA Internazional Eventi aggiunge, "Mark Downes e Mark Addy come team manager stanno svolgendo un eccellente lavoro e con queste squadre selezionate, forti di uomini con tanta esperienza, sono convinto che ai prossimi appuntamenti di questa estate faremo molto bene e arriveremo sul podio.
Gli amici italiani per tanto sono già avvertiti.

giovedì 1 maggio 2008

COPPA ITALIA 2008: VINCE LA CASTELMAGGIORE HYDRA


LA SQUADRA BOLOGNESE DELLA CASTELMAGGIORE HYDRA, GUIDATA DA GIANCARLO ARMIRAGLIO, VINCE LA COPPA ITALIA EDIZIONE 2008 CON 8 PENALITA'.
CON LUI HANNO PESCATO FULVIO VANOLI, FRANCO ZUCCHI E GIACOMO CHIARINI.

AL SECONDO POSTO L'ASD SASSO MARCONI CON 11 PENALITA', E AL 3° POSTO IL GATTO AZZURRO SARFIX CON 12 PENALITA'.
LA COMPETIZIONE SI E' SVOLTA SUL CANALE BRIAN A SAN DONA' DEL PIAVE (VE).
CARTOLINE DI PESCA DI ALESSANDRO SCARPONI
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