sabato 30 settembre 2000

MILENA FRANCESCONI: UNA CESENATE IN MAGLIA AZZURRA

GRANDE ANNATA DELLA CANNISTA CESENATE


MILENA FRANCESCONI CON IL MARITO MASSIMO MARCHESINI













Le donne con le canne in mano ci sanno veramente fare, a volte anche meglio degli uomini.
Provate a chiedere alla signora Milena Francesconi, 43 anni di Cesenatico (FC), impiegata presso la Confesercenti locale, da sempre appassionata di Pesca Sportiva in acque interne, la quale è riuscita, quest'anno, al termine del Campionato Italiano Individuale femminile, non solo a conquistare un prestigioso quarto posto assoluto ma a realizzare il sogno di tutti gli sportivi: la maglia azzurra della Nazionale italiana, con la quale potrà partecipare, nel 2001, ai Campionati del Mondo di Pesca al Colpo.
Il risultato sportivo dell'atleta cesenate, che veste i colori della società Le Aquile Maver di Forlimpopoli, è maturato anche grazie all'aiuto e ai consigli tecnici del marito, Massimo Marchesini, che la segue ogni domenica in mezza Italia.
Quello femminile è stato un campionato contraddistinto non certamente da gentilezze, durante la gara non ci si offre il caffè, ma si intavolano vere battaglia combattute a suon di catture, alternando varie tecniche a seconda dei luoghi di pesca.
Una gara di pesca dura tre ore e durante quel tempo non si guarda in faccia a nessuno, nemmeno se una avversaria dovesse scivolare in acqua.
Tutte a "muso duro", perchè a quei livelli nessuno ti regala niente soprattutto in campo internazionale, quando si incontreranno le fortissime gariste delle Nazionali di Inghilterra e Francia. Milena Francesconi conclude il suo ottimo campionato con 23 penalità ottenute in virtù dei seguenti risultati:
- canale di Anita (FE) 4° classificata di settore;
- Laghi di Mantova (MN) due gare e due secondi posti di settore;
- fiume Mincio a Peschiera del Garda (BS) un 4° di settore;
- Firenze, nel fiume Arno, due gare, un settimo ed un primo di settore;
- Cremona nel canale Navigabile di Spinadesco un prezioso terzo posto di settore;
- Padova, canale Idrovia, ottiene un 8° posto che la conferma definitivamente al quarto posto della classifica generale.
Per la cronaca, da ricordare che in rappresentanza della provincia di Forlì Cesena ha partecipato anche l'atleta Katia Baldisserri, sempre della società Le Aquile Maver di Forlimpopoli, giunta 23^ nella classifica finale.

domenica 10 settembre 2000

MONDIALI PER NAZIONI 2000: SULL'ARNO VINCE FALSINI


FALSINI IN AZIONE SULL'ARNO





Il titolo iridato di campione del mondo individuale è di Jacopo Falsini forte agonista toscano dell'Oltrarno.
Falsini vince il suo primo mondiale pescando al terrapieno

sabato 9 settembre 2000

La pesca in fiume nell'estate del 2000


ALESSANDRO SCARPONI CON UN GROSSO CAVEDANO


















La stagione estiva sta per terminare e per molti pescatori si chiude una annata da ricordare noi “malati” della pesca sportiva inizia la fase dei ricordi, delle tante battute lungo i fiumi della nostra provincia, da raccontare agli amici.
Quest’anno nonostante la siccità il pesce che popola i fiumi della nostra provincia, è stato sempre in movimento regalando non poche soddisfazioni in termini di catture ai pescatori che risultano essere qualche migliaia.
Il Bidente, in particolare nel tratto che scorre nei paesi di Galeata, Santa Sofia e Civitella di Romagna, è stato teatro di vere e proprie super pescate.
Erano anni che pesci di grossa dimensione non venivano catturati.
Infatti è stato normale, in ogni battuta di pesca, catturare cavedani e soprattutto barbi alcuni dei quali vicino ai due chili di peso.
Tanti pesci e soprattutto di grossa taglia sono merito di una più attenta sensibilizzazione civile a tutela dell’ambiente con evidenti risultati sull'ecosistema fluviale.
Inoltre, e questo i pescatori lo vogliono ben sottolineare, hanno adottato una disciplina sportiva che prevede il rilascio del pesce catturato alla fine della battuta di pesca.
Per chi ama la pesca il richiamo del fiume, soprattutto nella stagione estiva, è molto forte, immergersi nella natura del fiume dove ancora lo scenario è quello selvaggio nel quale spesso si possono incontrare animali selvatici quali caprioli, scoiattoli e visoni che ti passano vicini senza paura e ancora uccelli quali il martin pescatore, sono momenti che diversamente si possono vedere solo in televisione in qualche documentario sulla natura.
La pesca ti permette di vivere in diretta questi momenti di vera beatitudine.
Per questi motivi la Federazione Italiana pesca sportiva invita tutte le persone soprattutto i tanti giovani che desiderano avvicinarsi alla natura e a praticare questo sport a contattare la FIPSAS al numero 0543-25696.

Alessandro Scarponi

Cesena 9-9-2000

mercoledì 6 settembre 2000

Guerra fra pescatori e agricoltori

La Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee con la presente intende dare una risposta agli agricoltori i quali pubblicamente sulle pagine del Carlino del giorno 5-9-2000 si sono lamentati del fatto che nel fiume Savio è possibile esercitare l’attività sportiva della pesca nonostante la grave siccità abbia abbassato notevolmente il livello dell’acqua nel fiume cesenate.
La FIPSAS è una Organizzazione aderente al CONI che si pone diversi obbiettivi fra i quali non solo quelli sportivi (gare ecc) ma anche quelli di sorveglianza dell’ecosistema fluviale.
Quando le cose non vanno sono i pescatori che segnalano alle autorità competenti i vari problemi e non solo quelli riguardanti gli scarichi abusivi che in passato avvenivano di frequente ma anche le morie di pesce, le frane o gli scarichi di spazzatura o macerie fatti illegalmente.
La gara di pesca di domenica scorsa, che ha visto la partecipazione di quasi 250 pescatori, non deve preoccupare gli agricoltori perché il pesce dopo tre ore viene liberato nuovamente vivo e vegeto nel suo ambiente.
Semmai agli agricoltori da fastidio il fatto che 250 persone disseminate lungo tutto il fiume, da Sarsina a Cesena, diventino involontariamente testimoni di violazioni quali attingimenti di acqua dal fiume per irrigare le colture nonostante i divieti imposti dalle autorità locali.
I pescatori certamente per difendere l’ecosistema del fiume, fra l’altro duramente compromesso in passato da inquinamenti e lavori vari per la costruzione dell’E45, non esiterebbero a segnalare eventuali trasgressori.
Quando in estate il livello dell’acqua scende il pesce si rifugia nelle buche più profonde se gli agricoltori poi le svuotano per irrigare è chiaro che il pesce rischia la morte per asfissia e questo noi non lo permetteremo a nessuno.
CARTOLINE DI PESCA DI ALESSANDRO SCARPONI
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