lunedì 29 ottobre 2007

L'EMOZIONE DEL MINCIO


DANIELE CAMPI (TEAM SARFIX CREVALCORE)

ALESSANDRO BIANCHI (AMO SANTARCANGIOLESE)

ALESSANDRO BIANCHI E DANIEL CAMPI VESTONO LA MAGLIA AZZURRA









Nel week end appena trascorso, sul fiume Mincio a Peschiera del Garda, si sono effettuate le due gare di pesca riservate ai componenti del Club Azzurro di pesca al colpo.
In prima e seconda zona hanno gareggiato la categoria Senior ,mentre in terza zona i giovani under 18 e under 20.
Nella categoria senior hanno gareggiato tutti i big dell’agonismo nazionale i quali si sono presentati sul fiume per le prove di circostanza fin dal giovedì precedente.
I grandi avevano la possibilità di utilizzare qualsiasi tecnica, dall’inglese, alla bolognese alla roubaisienne, mentre per i più piccoli la tecnica obbligatoria è stata la bolognese.
Il club azzurro è un mini campionato di selezione considerato il trampolino di lancio per arrivare alla nazionale di pesca Team Italia.
Chi riesce ad entrare nel club azzurro ha già superato esami importanti nei vari campionati nazionali e quindi, a questo livello, si ritrovano solamente i cannisti migliori d’Italia.
I primi cinque concorrenti della classifica finale del Club azzurro, unitamente alla nazionale uscente, formeranno un gruppo di dieci persone dal quale dovrà uscire, per scelta tecnica del Commissario, la squadra nazionale di pesca al colpo che dovrà disputare il campionato del mondo nel prossimo anno.
Per la cronaca la selezione del Club Azzurro “grandi” viene vinta dal Bolognese Stefano Bosi grazie alla vittoria di settore conquistata in gara 2 recuperando la brutta prova ottenuta al sabato in gara 1.
Nella categoria ragazzi la strada che porta alla nazionale non è ancora terminata in quanto si dovrà disputare un’altra prova di selezione il prossimo anno presso i laghi di Faldo ad Umbertide.
Gli unici agonisti romagnoli che ha provato l’emozione di competere per raggiungere il sogno della maglia azzurra sono stati Bianchi Alessandro di Santarcangelo di Romagna e Campi Daniele di Ravenna, entrambi under 20, i quali hanno disputato due prove pescando esclusivamente con la canna a mulinello.
La gara di pesca è stata accompagnata da un clima gradevole e soleggiato che ha permesso ad un folto pubblico di partecipare come spettatori a questa manifestazione di alto livello agonistico.
Alessandro Bianchi e Campi Daniele hanno pescato le scardole e i cavedani del Mincio alla distanza di 20 - 25 metri dalla riva alimentando il posto di pesca con una pastura salata a base di formaggio adeguatamente preparata dagli accompagnatori.
A pescare nel Mincio, in questo periodo, si provano grandi emozioni non solo per le stupende condizioni dell’acqua, sempre trasparente e pulita, ma soprattutto per le tante abboccate che le scardole e i diffidenti cavedani assicurano.
Lanciare la lenza in acqua con una canna da otto metri e pescare ad una profondità di sei – sette metri non è cosa facile per nessuno tanto meno per questi giovani agonisti non tanto avvezzi ad utilizzare la canna da passata in un fiume dove la spinta della corrente dell’acqua e la profondità è notevole.
Per riuscire a prendere un pesce occorre far girare bene la lenza in acqua e riuscire a lanciare sempre nello steso posto; inoltre la pasturazione, fatta con bocce di sfarinati per attirare il pesce nella zona della passata, è una regola che non può passare in secondo ordine.
Il Mincio ha costretto la maggior parte dei garisti ad utilizzare lenze medio pesanti dai 3 ai 6 grammi e per innesco si sono utilizzati i soliti bigattini, i caster, il mais, le camole e la crisalide.
Scardole e cavedani di grossa taglia dunque sono state le prede portate alla bilancia dai pescatori e le operazioni di peso per qualcuno hanno fatto registrare anche 10 chili di pescato.
E non si creda che catturare pesce su questo fiume sia facile.
Servono tante ore di pesca per raggiungere un minimo di esperienza che assicuri qualche successo.
Ci sono delle regole che se disattese costringeranno il pescatore a giornate con cestini vuoti.
Per esempio la scelta della lenza deve essere sempre fatta tenuto conto delle condizioni dell’acqua e qui serve il cosi detto “senso dell’acqua” che permette a chi ce l’ha di entrare subito in sintonia con il fiume e quindi con il pesce che lo abita.
Gli ami su cui innescare le esche devono essere microscopici dal 20 al 23 e la distribuzione della piombatura diventa un fattore di primaria importanza per far si che l’esca venga presentata al pesce sott’acqua nel modo più naturale possibile.
E poi vista la limpidezza delle acquee del Mincio occorre sempre utilizzare un filo finale che spesso non deve superare lo 0,8 cioè un filo con carico di rottura molto basso.
Queste condizioni estreme richiedono attrezzi affidabili e mulinelli con una buona frizione per evitare che la cattura di un bel pesce si trasformi in una rottura della lenza.
Chi frequenta il Mincio deve conoscere queste regole che sono la base per una pescata di successo.
Il Mincio, considerato da tutti l’Università della pesca, ti costringe a pescare bene.
Bianchi Alessandro e Campi Daniele, i due campioncini del club azzurro, pur essendo ancora molto giovani hanno dimostrato, sabato e domenica scorsi, di conoscere le regole fondamentali per riuscire a cogliere gli aspetti migliori e più emozionanti di questo fiume.

lunedì 22 ottobre 2007

ZAVOLI FA IL BIS: CAMPIONE PROVINCIALE


ZAVOLI OSCAR:
IL NEO CAMPIONE

MILENA CAMPORESI
METTE IN RIGA 50 MASCHIETTI
















L’alba di domenica 14 ottobre 2007 ha visto oltre cinquanta pescatori percorrere l’E 45 in auto con le inconfondibili sacche porta bigattini appese all’esterno con destinazione Umbertide in provincia di Perugia.
Erano gli agonisti della pesca al colpo di Forli Cesena che si recavano in Umbria per effettuare l’ultima prova del Campionato provinciale individuale.
Il Tevere Umbro, nel tratto riservato a campo di gara denominato “campo sportivo” si presentava con le inconfondibili acque leggermente velate.
Il fiume scorre nel centro della città ed è circondato da una rigogliosa vegetazione che rende ancora più suggestiva tutta l’ambientazione naturale.
Lo scorrere lento dell’acqua viene disturbato ogni tanto dai salti dei pesci in superficie e dallo scorazzare di alcune gallinelle d’acqua che cercano cibo nel sottoriva sulla sponda opposta alle postazioni di pesca.
L’alzarsi del sole altera con i riflessi di luce finanche il colore dell’acqua che appare, agli occhi dei mattinieri pescatori, inizialmente grigio per ritrovarlo sempre più verde man mano che passano le ore.
Ogni domenica mattina centinaia di pescatori si sfidano con la roubaisienne, canna regina di questo posto, per catturare i grossi cavedani che abitano le profondità del fiume.
Non è difficile portare a guadino esemplari anche di due chili insieme alle tante carpe che sono state immesse per aumentare la pescosità e quindi il divertimento che rimane pur sempre il vero motore che fa girare questo sport.
La gara di domenica era molto sentita da tutti i pescatori romagnoli per via dell’assegnazione del titolo di campione provinciale.
Così tutti i garisti, fin dai giorni precedenti, avevano cercato di prepararsi al meglio per non farsi trovare in difficoltà di fronte a tale appuntamento.
La mattina della gara al raduno ognuno aveva in tasca la sua verità e questo è il bello della pesca.
Non esiste nella pesca una teoria vincente assoluta e così infatti è stato anche domenica.
Chi ha vinto pescando con il mais, chi con il lombrico e chi con il bigattino; chi ha pescato a sfiorare il fondale con l’esca e chi invece ha preferito una lenza molto appoggiata sul fondo per mantenere l’esca ferma sul fondo.
Nella classifica provvisoria, prima della finale di Umbertide, il vertice era composto dai Santarcangiolesi Giovanardi Marco e Zavoli Oscar seguiti in terza posizione da Brolli Mauro di Riccione.
Purtroppo Giovanardi non riesce ad andare oltre il quarto posto di settore, Brolli a causa di un picchetto non facile chiude in settima posizione mentre Zavoli, classificandosi secondo del suo settore, supera tutti ottenendo così il gradino più alto del podio e laurearsi, per la seconda volta negli ultimi tre anni, campione provinciale di pesca al colpo.
Ma la vera sorpresa di questa gara è stata la performances dell’unica donna presente, Milena Camporesi di Forlì, la quale mette in riga gli oltre cinquanta maschietti ottenendo il primo posto assoluto nella classifica di giornata con oltre 14 chili di pescato.
Una gran gara ottenuta con una tecnica difficile da gestire, la roubaisienne, che testimonia la bravura di questa appassionata che in passato è riuscita a vestire anche la maglia della nazionale femminile di pesca.
Nelle prossime edizioni pubblicheremo le interviste di Oscar Zavoli e di Milena Camporesi sulla gara di Umbertide.

lunedì 15 ottobre 2007

STREPITOSA PROMOZIONE PER IL BELLARIA NEL SUPER ELITE 2008


SERIE A2 DI PESCA AL COLPO

Vince il campionato 2007 il Team Crevalcore mentre l’APS Bellaria Igea Marina agguanta una strepitosa promozione nel campionato di Super Elite 2008.








Domenica 7 ottobre è terminato anche il campionato nazionale di serie A2 di pesca al colpo. La sesta ed ultima prova ha emesso i verdetti finali riferiti a promozioni e retrocessioni.
Le squadre romagnole impegnate in questo torneo hanno vissuto una stagione in chiaro scuro lasciando solamente alla squadra APS Bellaria Igea Marina la gloria di una meritata promozione nel campionato nazionale di eccellenza nord che disputerà nel 2008.
Il fiume Mincio di Peschiera del Garda ha fatto la sua parte per rendere competitiva la gara e regalare ai 200 garisti impegnati tante catture di pesci, tra scardole e cavedani, difficili da prendere solo fino a qualche tempo fa.
Un bel fiume rigenerato dal punto di vista ambientale che si colloca sicuramente tra i migliori campi di gara italiani di pesca al colpo.
Questa la classifica finale del campionato zonale di serie A2 dopo le sei prove del campionato: le prime cinque squadre classificate vengono promosse nel campionato di eccellenza nord 2008:
1° Team Crevalcore (Bo) (sq. A) penalità 67,50 97.330 kg. di pescato in 6 prove;
2° Lenza Club Padova (Pd) penalità 74,00 91.295 kg. di pescato in 6 prove;
3° S.P.S. La Torre (Vr) penalità 75,50 81.500 kg. di pescato in 6 prove;
4° Team Crevalcore (Bo) (sq. D) penalità 81,50 82.280 kg. di pescato in 6 prove;
5° A.P.S. Bellaria Igea Marina (Rn) penalità 82,00 92.380 kg. di pescato in 6 prove;

Mantengono il diritto a competere nel campionato zonale di serie A2 anche il prossimo anno le squadre che si sono classificate dalla sesta alla trentesima posizione. Tra queste le squadre romagnole sono:
21° S.P.S. Bagnacavallese (Ra) (A) penalità 92,00 81.065 kg. di pescato in 6 prove
28° La Fenice Amo D'Oro Perla Verde (Rn) penalità 104,00 71.225 kg. di pescato in 6 prove
29° A.P.S. Le Aquile (Fc) (A) 104,00 penalità 65.810 kg. di pescato in 6 prove
30° Team G.P.S. Santarcangelo (Fc) (A) penalità 104,50 75.310 kg. di pescato in 6 prove;

Invece retrocedono nei sottostanti campionati regionali le squadre che si sono classificate dal 31° al 50° posto ovvero:
31° A.S.S. Amo Santarcangiolese (Rn) (A) penalità 105,50 71.835 kg. di pescato in 6 prove
32° A.P.S. Le Aquile (Fc) (B) penalità 107,00 67.340 kg. di pescato in 6 prove
33° Cannisti Dogana (RSM) penalità 111,00 67.915 kg. di pescato in 6 prove
39° A.P.S. Rimini Miramare (Rn) (A) penalità 115,00 74.540 kg. di pescato in 6 prove
42° A.S.D. Città del Rubicone (Fc) penalità 117,50 71.810 kg. di pescato in 6 prove.

domenica 14 ottobre 2007

TROFEO FIPS FIUME: VINCONO LE AQUILE


UNA BELLA CATTURA: CHE SIA VITTORIOSA?








Il 14 ottobre scorso si è svolta nel fiume Savio la quinta prova del trofeo FIPSAS di pesca in fiume per la provincia di Forlì Cesena.
Un fiume, quello cesenate, che non offre le super pescate del vicino Bidente ma certamente ha saputo rendere competitiva la gara.
Chi ha saputo interpretare meglio di tutti la tecnica giusta ha raccolto ottimi risultati come nel caso di Mazzini Ermanno della Società Lenza Club Borellese che vince l’assoluto individuale di giornata con 7,260 chili di pesce tra cavedani, barbi e carpe.
Tra i 225 garisti partecipanti alla gara del Savio ce n’erano quattro appartenenti alla squadra A del Team Le Aquile di Forlimpopoli che sono riusciti a vincere il rispettivo settore vincendo anche la classìfica di giornata con sole quattro penalità.
Un bel risultato che non sempre si riesce a raggiungere in una gara di pesca a squadre.
Davvero bravi questi garisti nelle persone di Galletti Angelo, Galletti Andrea, Bazzocchi Lorenzo e Burnazzi Claudio che riescono ad interpretare la pesca in fiume meglio di chiunque altro alla luce del fatto che stanno guidando anche la classifica progressiva generale dopo cinque prove.
Le prime cinque posizioni nella classifica progressiva sono occupate dalle seguenti squadre:

1 A.P.S. Le Aquile (squadra A) penalità 37,50 kg. 75,80
2 Lenza Club Borellese (squadra A) penalità 56,50 kg. 69,76
3 A.P.S. Le Aquile (squadra B) penalità 73,50 kg. 48,50
4 A.P.S. Le Aquile (squadra C) penalità 81,50 kg. 51,36
5 P.S. Civitella (squadra A) penalità 84,50 kg. 50,86

sabato 13 ottobre 2007

ARGENTO PER L'AMO SANTARCANGIOLESE


LA SQUADRA CHE E' SALITA SUL PODIO CONQUISTANDO L'ARGENTO

OTTIMO RISULTATO NEL CAMPIONATO REGIONALE DI PESCA AL COLPO
Il titolo di campione regionale di pesca al colpo alla Società Sasso Marconi di Bologna
Per le squadre romagnole la migliore è la squadra C dell’Amo Santarcangiolese che si piazza al secondo posto assoluto.

Il canale Destra Reno, situato nelle campagne di S.Alberto nel Ravennate, ha ospitato domenica 7 ottobre l’ultima prova del campionato regionale emilia est di pesca al colpo riservato alle 70 squadre delle province di Bologna, Ferrara, Ravenna Forlì e Rimini
La pesca si è sviluppata con due tecniche obbligatorie la prima e la seconda zona a Roubaisienne e canne fisse mentre la terza e quarta zona a tecnica libera.
La bella giornata di sole ha alleviato i disagi che spesso si incontrano per scendere l’argine di questo canale.
Infatti una ripida sponda costringe la maggior parte dei garisti a servirsi di una corda agganciata all’auto per scendere fino alla golena.
Golena non sempre comoda per chi si ritrova a pescare in terza e quarta zona per via dell’assenza della piazzola - infatti la sponda ripida arriva a diretto contatto con l’acqua.
Ma nella pesca occorre mettere in conto anche le difficoltà di ordine ambientale e il destra Reno le assicura certamente.
La pesca in questo canale non è facile a causa della notevole presenza dell’alborella, piccolo famelico pesce bianco dal peso variabile da 3 a 10 grammi.
Molti agonisti la insidiano per tre ore con canne fisse molto corte fino a tre metri e non di rado permette di ottenere anche buoni risultati di classifica.
Un buon alborellista riesce a catturarne in tre ore diverse centinaia ma solo se riesce a dare continuità all’azione di pesca che non è fatta solo di lenza in acqua ma anche di precisa pasturazione per attirare il pesce nel sottoriva.
La pastura da alborella è un composto farinaceo molto fine che va bagnata fino a ridurla ad una poltiglia la quale va gettata a piccoli pizzichi in acqua per attirare il pesce grazie all’effetto nuvola che produce.
Un campo di gara quello del destra Reno che in passato ha ospitato gare anche di livello nazionale come l’eccellenza ed aveva nella pesca leggera all’inglese al carassio la sue tecnica principale.
Poi sono arrivati i siluri, le grosse carpe e lo “smottamento” degli argini e per questo canale è arrivato il declassamento da parte della Federazione.
La squadra C dell’Amo Santarcangiolese, che guidava la classifica dopo cinque prove, non ha saputo sfruttare bene il fattore “canale amico” ed ha chiuso la prova con 20 penalità classificandosi al secondo posto assoluto nella classifica finale.
La squadra C dell’Amo Santarcangiolese era formata da: Montanari Giuseppe 6° di settore con 1.020 grammi di pescato; Della Bartola Mirko 9° di settore con 1.280 grammi di pescato; Stambazzi Andrea 2° di settore con 2.880 grammi di pescato; Biondi Mauro 3° di settore con 3.820 grammi di pescato.
In ogni caso la squadra di Santarcangelo di Romagna, pur avendo perso la vittoria del campionato regionale per sole due penalità, può gioire per avere ottenuto la promozione nel campionato nazionale di pesca al colpo di serie A2.
Questa la classifica delle squadre romagnole impegnate in questo torneo regionale:
1° A.S.D. Sasso Marconi Bologna penalità 63,00 kg di pescato 54.510
2° A.S.S. Amo Santarcangiolese (C) pen. 65,00 kg. 61.640
9° A.P.S. Bellaria Igea Marina (A) pen. 82,00 kg. 50.895
11° La Fenice Amo D'Oro Perla Verde Rimini (B) pen. 84,00 kg. 42.520
12° Club Pescatori Forlì (A) pen. 84,50 kg. 44.090
14° Lenza Romagnola Ravenna (B) pen. 85,00 kg 46.755
15° S.P.S. Il Tucano Ravenna (A) pen. 85,00 kg. 45.206
16° Lenza Romagnola Ravenna (A) 86,00 45.550
19° A.S.D. Città del Rubicone Savignano SR (A) 90,50 42.660
20° A.P.S. Falchi Azzurri Ravenna (B) 91,00 48.130
21° A.S.S. Amo Santarcangiolese Rimini (A) 93,50 42.930
23° A.P.S. Falchi Azzurri Ravenna (A) 94,00 48.085
Le seguenti società retrocedono nel campionato promozionale a livello provinciale.
39° A.S.S. Amo Santarcangiolese Rimini (B) 101,50 35.680
40° La Fenice Amo D'Oro Perla Verde Rimini (A) 104,50 36.230
41° A.P.S. Le Aquile Forlimpopoli (A) 106,00 41.160
42° G.P.S. Santarcangelo Gambettola (A) 106,50 32.690
43° S.P.S. Amo Forlivese (A) 107,00 34.840
44° S.P.S. Bagnacavallese (A) 107,50 38.650
45° ASD Lenza Sammartinese Forlì (A) 109,00 28.330
48° Lenza Club Borellese Cesena (A) 111,00 37.340
50° La Fenice Amo D'Oro Perla Verde Rimini (C) 113,50 38.500
52° S.P.S. Amo Forlivese (B) 114,50 39.670
55° A.S.D. Città del Rubicone Savignano SR (B) 115,00 31.950
57° A.P.S. Rimini Miramare (A) 118,00 35.470
61° Cannisti Forlimpopoli (A) 125,50 11,0 30.270
63° Cannisti Dogana RSM (A) 127,00 30.110

lunedì 8 ottobre 2007

GRANDE GPS SANTARCANGELO AD ANITA


LA SQUADRA CHE HA VINTO: MACRELLI, NERI, SCARPONI E FACCIANI












Domenica 30 settembre 2007 nel canale di Anita si sono dati appuntamento 64 agonisti della pesca al colpo della provincia di Forlì Cesena per effettuare la terza prova del campionato provinciale a box in canale.
Il format di questa gara permette di far pescare i quattro agonisti della stessa squadra tutti insieme all’interno di un settore da cinque squadre.
Il canale di Anita d’altra parte si presta molto bene per questo tipo di competizione a squadre in quanto la linearità della sponda del canale garantisce le stesse opportunità a tutti i pescatori.
La gara ha avuto inizio alle 8,30 e le condizioni del canale si sono rivelate subito favorevoli.
Poco vento, una brezza molto fresca nella prima parte della gara ed un sole che ha riscaldato tutti nella seconda parte della gara.
La tecnica obbligatoria utilizzata dai garisti è stata quella della roubaisienne fino alla distanza di 14,50 metri.
Una leggera corrente dell’acqua ha aumentato, nella prima mezz’ora di gara, le difficoltà tecniche costringendo i pescatori ad utilizzare lenze più pesanti fino a 1,5 grammi di peso o lenze montate con galleggianti a vela da 0,50 a 0,75 grammi di portata per pescare praticamente con l’esca ferma sul fondale.
Questa impostazione tecnica ha permesso di catturare subito i primi pesci.
Le Breme di taglia hanno subito risposto alle esche presentandosi all’appuntamento con la pasturazione pesante effettuata ad inizio gara.
Pasturazione effettuata con bocce di sfarinati molto dolci, integrati con olio di brasem, lanciate alla distanza di tredici metri per pescarci sopra durante le tre ore di gara.
Il Team GPS Santarcangelo che per l’occasione ha iscritto una sola squadra a fine gara ha portato alla pesa 24,370 di pesce tra carassi e breme assicurandosi così il primo posto assoluto nella classifica di giornata.
La squadra formata da Scarponi Alessandro, Facciani Franco, Neri Romeo e Caselli Mirco ha utilizzato pastura Trabucco Supreme lanciata a mano per la pasturazione pesante iniziale e durante la gara ha alimentato il posto pesca con una pasturazione leggera fatta di bigattini, mais e canapa, trasportata a 13 metri con il solo utilizzo della scodella applicata sulla punta della canna.
Una pasturazione di precisione quindi per non disperdere il pesce sul fondale del canale.
Anche le carpe agganciate all’amo sia da Scarponi che da Facciani, hanno dimostrato di gradire le esche offerte dei garisti del Team GPS, ma la forza sprigionata da questi ciprinidi, subito dopo l’allamatura, è stata tale da disintegrare le lenze da ricerca poco adatte per pesci di taglia super.
Questa la classifica della gara di domenica riferita alle prime dieci posizioni:
settore A:
1° Team G.P.S. Santarcangelo sq. A formata da Neri Romeo, Facciani Franco, Caselli Mirco, Scarponi Alessandro peso totale kg. 24,370;

settore B:
1° ASD Lenza Sammartinese sq. A formata da Betti Stefano, Betti Vanni, Valbonesi Rolando, Montanari Marco peso totale kg. 10,420;

settore C:
1° A.P.S. Le Aquile sq. C formata da Cantarelli Macario, Lembo Michele, Palazzi Lucio, Selleri Ennio peso totale kg. 3,980;

settore D:
1° ASD Lenza Sammartinese sq. B formata da Gardini Roberto, Iarossi Nicola, Magrini Andrea, Savioli Massimiliano peso totale kg. 11,260;
CARTOLINE DI PESCA DI ALESSANDRO SCARPONI
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