venerdì 30 maggio 2003

serie A/2: IL RISCATTO DELL’IDROVIA

2° prova del campionato di serie A/2
IL RISCATTO DELL’IDROVIA

3/4 MAGGIO 2003 PADOVA:

Serviva un buon risultato per risalire la china nella classifica ed ecco che dalla trasferta veneta dell’Idrovia giungono 19 punti che portano, se non altro, tanta fiducia ai ragazzi del G.P.S.
In questa prova, con l’insolita impostazione delle due gare svolte al sabato e alla domenica, hanno pescato Biondi e Scarponi al sabato, ottenendo un 5° ed un 7° piazzamento di settore mentre alla domenica hanno pescato Sama e Brolli i quali hanno conquistato un 3° ed un 4° piazzamento di settore per un totale di 19 penalità.
Che la gara fosse molto difficile lo si era capito fin dalle prove effettuate nei giorni precedenti; infatti delle mitiche breme e dei grossi carassi nemmeno l’ombra, neanche con le esche più pregiate quali fouillis e ver de vase (speso 84 euro).
Allora che fare? Se sotto la punta delle lunghe canne francesi il pesce non rispondeva, occorreva ripiegare sulla ricerca di quel poco pesciolame presente nel sottoriva, persici sole e reali.
Infatti nella gara del sabato come in quella della domenica in molti, dopo mezz’ora, hanno riposto sulla sponda la 14 metri per passare alle corte canne fisse nel tentativo di agganciare qualcosa. Così Scarponi strappa un settimo posto con tre piccole breme e cinque “orologi” per 430 grammi di pescato, Biondi con 900 grammi di breme strappa un ottimo quinto di settore, Sama con piccoli orologi e alcuni branzini guadagna un lussuoso terzo di settore, mentre Brolli Mauro con due soli branzini, per 250 grammi di peso, strappa un quarto di settore che poteva essere anche meglio se non perdeva una breme a 14 metri. In ogni modo le 19 penalità, alla luce di quanto successo, sono state un gran bel risultato che consente alla formazione del G.P.S. di risalire posizioni importanti nella classifica generale.
La 3° prova, sul canale amico di Anita, non si prospetta facile in quanto si dovranno insidiare carassi che sono in piena “frega” e questa può essere una penalizzazione perché non si sa mai come possono rispondere.
Ne sanno qualcosa i ragazzi del G.P.S. che su questo campo di gara due anni fa nelle stesse condizioni hanno realizzato ben 32 penalità.

lunedì 26 maggio 2003

UN CAMPO DI PESCA SUL SAVIO A CESENA: UN SOGNO IRREALIZZABILE

UN CAMPO DI PESCA SUL SAVIO A CESENA


CAMPO GARA A MONTE DI PONTE VECCHIO
















Con l’arrivo della bella stagione e delle giornate di fine maggio e giugno che hanno luce fino alle 20,30 di sera spesso mi reco a pescare un paio di ore, dopo l’uscita dal lavoro, nel tratto di fiume Savio compreso tra i due ponti cittadini: il ponte vecchio ed il ponte nuovo.
Ci vado non solo per la comodità, in due minuti sono sul posto, ma anche perché in quel tratto di fiume la corrente è sempre presente e le mangiate del pesce assicurate. L’ultima volta mi sono davvero divertito a catturare ogni tipo di pesce e anche di taglia: cavedani, barbi, carassi, carpe e anche anguille.
Insomma una palestra di pesca davvero incredibile.
La profondità dell’acqua si aggira nel tratto centrale del fiume sul metro circa.
Guardando quel posto di pesca mi sono ritornati alla mente altri posti simili, come il Tevere ad Umbertide dove grazie a lavori idraulico forestale è stato sapientemente realizzato un vero campo di pesca salito alla ribalta negli ultimi anni in modo significativo anche per l’agonismo.
Allora guardando il tratto di fiume cesenate ho pensato che anche questo potrebbe diventare un ottimo impianto capace di attirare l’attenzione di diversi sportivi in un ambiente comodo e adatto per la pesca.
Basterebbe poco.
Con una sistemazione degli argini, e la costruzione di una piccola diga artificiale a valle del ponte nuovo necessaria per mantenere il livello dell’acqua alto si otterrebbe un ambiente che potrebbe essere utilizzato anche per altri scopi attrattivi, quali la già citata iniziativa del “mare a Cesena” con trasformazione delle sponde rasate a prato inglese per il ritrovo domenicale dei cesenati che vogliono una alternativa verde alla spiaggia marina affollata e caotica.
Inoltre un siffatto impianto sportivo si presterebbe molto bene per attività sportive come il modellismo nautico così come per eventuali canoisti.
Insomma spendendo poco o nulla si realizzerebbe nel tratto cittadino un impianto acquatico polivalente capace di dare risposte a tanti a tante persone con interessi diversi ma pur sempre sociali.
Ritornando alla pesca questo impianto, così strutturato, potrebbe attirare moltissimi amanti di questo sport ma soprattutto i più giovani che non hanno oggi nessuna alternativa per la pesca se non quella di andare in qualche lago a pagamento, o a qualche ansa del fiume non sempre ottimale dal punto di vista della sicurezza.
Basterebbe che qualche amministratore, che avesse a cuore l’abbellimento della città, provasse ad immaginare come cambierebbe questo tratto di fiume con tanta gente presente sugli argini verdi con lettini e ombrelloni, con tanti ragazzini sulle sponde a divertirsi con canna e lenza e così via. Sarebbe uno spettacolo incredibile, ma purtroppo mi sa che tutto questo rimanga solo un sogno irrealizzabile.

domenica 25 maggio 2003

PROVINCIALI INDIVIDUALI 25 MAGGIO 2003: ANITA:…...sembra facile!!

PROVINCIALI INDIVIDUALI 25 MAGGIO 2003
ANITA (tecnica roubaisienne)

ANITA:…...sembra facile!!

Alcune domande ad Alessandro Scarponi
D) Ancora una gara di pesca sul bellissimo campo di gara di Anita.
R) Si dopo la gara della serie A2 domenica scorsa abbiamo fatto la 2° prova del Campionato provinciale Individuale ed è andata bene perché ho fatto di nuovo il primo di settore.
D) Campo di gara che a qualcuno non piace più.
R) Quando non si arriva a medaglia per un motivo o un altro c’è sempre qualcuno che effettivamente trova una giustificazione per scusare il cattivo piazzamento, il picchetto sfigato, la pelata davanti, l’assenza di canne, il tubo del metano, la differenza di taglia del pesce catturato e così via ogni volta una scusa diversa.
Io ritengo che il discorso sia un altro. Anche ad Anita c’è il pesce che ormai si è infurbito ed è diventato più difficile catturarlo.
L’impostazione della gara è cambiata e ogni volta occorre capire quali cambiamenti attuare.
D) Perché certi pescatori su questo canale vincono sempre al di la del picchetto, della taglia del pesce o di quant’altro?
R) Ecco è quello che le dicevo prima. C’è qualcuno che ha capito come fare ed è capace di tradurre in pratica nell’azione di pesca quanto serve per vincere perché il pesce ce l’hanno tutti sotto, va solo decifrato il meccanismo per catturalo.
D) Scarponi dove ha pescato per i provinciali?
R) Ero al settore A della prima serie al picchetto n° 9 quindi un picchetto disgraziato sulla carta perché di solito il n° 1 di settore esterno vince 99 volte su 100. Però il pesce, come dicevo prima in questo periodo è molto difficile ed io ho trovato il modo per catturarlo e per essere continuo.
D) Ci parli della sua gara.
R) Il canale era piatto, assenza totale di corrente e di vento, così ho deciso di partire con una lenza da 0,50 grammi ma subito sbaglio una mangiata e perdo anche un carasso con la seconda affondata. Così decido di passare ad una lenza con resistenza zero: cioè ho montato un galleggiante affusolato lungo per avere il minimo attrito in caso di affondamento lenza 4 x 12 sul filo del 0,106 e finale 0,8 super elite Trabucco amo serie 2 n° 24 sul quale ho innescato un solo bigattino bianco di traverso. Ho pescato sul fondo appoggiato un galleggiante intero (20/25 cm). La piombatura l’ho tenuta molto aperta per rendere la calata dell’esca molto leggera e presentare l’esca al pesce nel modo più naturale possibile.
La pasturazione iniziale l’ho fatta con pastura molto morbida (1 Kg. Bagnata) tagliata con due etti di tortato di mais per renderla ancora più friabile, morbida e visibile.
Ho fiondato pochi bigatti, 1 etto in tutta la gara 4-5 per volta, qualche fiondata di mais per tenere il pesce sul fondo e portare quelli di taglia e qualche fiondata di pellettes, ma poca roba un altro etto tra tutto.
Secondo me il segreto è quello di come muovere la lenza, di come stuzzicare il pesce e nello stesso tempio invogliarlo alla mangiata, la lenza l’ho mossa in continuazione con leggeri spostamenti a sinistra poi a destra poi sollevandola in verticale alzando tutto il galleggiante fuori dall’acqua e così via per tutta la gara. Quando si sta un po’ senza vedere la mangiata del carassio si toglie la lenza dall’acqua e si rilancia più lungo possibile.
Un'altra cosa importante è l’innesco del bigattino, quando si punta all’amo non deve mai uscire il liquido perché si sgonfia, perde la vitalità e il pesce si volta dall’altra parte.
Adesso è così poi magari le cose cambiano e allora ci si deve adattare subito per vincere.

domenica 18 maggio 2003

A2 E REG. EST: UNA FANTASTICA DOMENICA

18 maggio 2003 SERIE A2 & REGIONALE

UNA FANTASTICA DOMENICA

CAMPIONATO DI SERIE A2: ANITA SQ. A 17 PENALITA’
CAMPIONATO REGIONALE EMILIA EST: DESTRA RENO SQ. A 16 PENALITA’
CAMPIONATO REGIONALE EMILIA EST: DESTRA RENO SQ. B 11 PENALITA’

Una domenica da incorniciare.
Sui campi di gara “amici” le nostre formazioni, sfruttando alla perfezione il “fattore casa”, hanno guadagnato punti preziosi per la risalita di posizioni in classifica generale.
La squadra che partecipa al campionato di serie A2, dopo la buona prova effettuata in Idrovia a Padova dove ha raccolto 19 penalità, si è ripetuta sul canale sud est di Anita nella terza prova del campionato realizzando 17 penalità.
Nel campionato regionale il G.P.S., presente con due squadre, ottiene un grande risultato sul canale ravennate del Destra Reno.
La squadra B, capitanata dal Presidente Alfredo Macrelli, vince la classifica di giornata con 11 penalità, mentre la squadra A guidata da Ugolini Giorgio raccoglie 16 penalità. Ecco la posizione in classifica generale dopo tre prove:
Serie A: 57 posizione su 81 squadre
Regionale: Sq. A 18 posizione su 80 squadre
Regionale: Sq. B 51 posizione su 80 squadre

giovedì 15 maggio 2003

Coppa Latina 2003 in Francia: SUPER ANDREA BOTTI

Coppa Latina 2003 in Francia: SUPER ANDREA BOTTI
Dopo l’edizione 2002 della Coppa Latina, svoltasi sull’Idrovia a Padova, quella del 2003 si è svolta in terra di Francia, a Toulouse.
Il campo di gara prescelto è un braccio morto del fiume La Garonne largo circa 100 mt. e profondo circa 2,20 mt. che scende dalle montagne Pireneiche distanti circa 80 chilometri utilizzato anche come bacino di cannottaggio.
La trasferta francese della nazionale italiana ha visto anche la presenza con i colori azzurri dell’amico Andrea Botti che gareggia con la Società di pesca La Fenice Perla verde di Misano Adriatico.
L’alfiere della Trabucco ha dato spettacolo confermando il detto che la classe non è acqua.
Il Commissario tecnico, Adriano Fumagalli, visto i risultati di Andrea dovrà per forza inserirlo nella formazione titolare ai prossimi mondiali che si svolgeranno in Croazia.
La Coppa Latina è un torneo amichevole tra le squadre nazionali di Francia, Italia, Spagna e Portogallo organizzato in due giornate di pesca.
Sabato 10 maggio: Andrea Botti ha pescato all’inglese facendo un ottimo risultato, terzo di settore, catturando breme da 500 a 1,200 grammi, gardon da 300 a 500 grammi e un carassio vicino al chilo di peso.
Domenica 11 maggio: Andrea ha fatto ancora meglio classificandosi secondo di settore pescando a roubaisienne e catturando sempre breme gardon e un altro grosso carassio superiore di peso al chilogrammo.
Da segnalare che in tutta la manifestazione l’unico ad avere catturato due carassi è stato Andrea Botti.
Per la cronaca vince la Coppa Latina, edizione 2003, la squadra Francese mentre l’Italia si piazza seconda.

sabato 10 maggio 2003

ANITA : BIONDI—MAZZOTTI 1° ASSOLUTI

Sul Canale di Anita
BIONDI—MAZZOTTI 1° ASSOLUTI
Gli oltre 22 chili di carassi sono serviti a realizzare il migliore peso di tutta la gara e a vincere quindi l’assoluto di giornata (5 grammi d’oro).
Nella gara del sabato 10 maggio 2003 ad Anita, nella quale si sono cimentati con meno successo anche le coppie Scarponi - Brolli e Sama—Villani quest’ultimo prestato per l’occasione al GPS, Biondi e Mazzotti hanno avuto dallo loro la dea bendata che li relegava al picchetto esterno. Nel loro settore erano presenti garisti del calibro di Donati Franco e Colletto Roberto (Le Aquile) e Piscaglia Luca e Barilli Paolo (Citta del Rubicone) che ad Anita di solito non sbagliano mai una gara ma nulla hanno potuto contro la bravura dei nostri ragazzi.
La tecnica usata è stata a roubaisienne pescando con grammature da 0,50 a 1,50 grammi.
L’amo da usare in partenza di gara è il n° 18 serie 410 Nexen Trabucco innescando 3/4 bigattini, mentre quando sono calate le mangiate è stato importante passare al n° 20 serie 1090 innescando 2 bigatti appena puntati.
La pasturazione iniziale con la supreme va ripetuta ad un’ora dalla fine con pastura morbida (per dare l’idea tipo alborella più densa) che si apra a galla e che faccia la macchia. Quando le mangiate sono diminuite è stato importante pescare lunghi allungando il filo per stendere al massimo la lenza perché i pesci, dopo due ore di pressione, si spostano al largo.

domenica 4 maggio 2003

OSTELLATO DOMENICA 4 MAGGIO 2003: Zavoli Oscar ritorno col botto!!

3° prova del Regionale E/R Est
OSTELLATO DOMENICA 4 MAGGIO 2003
Zavoli Oscar ritorno col botto!!
La terza prova del campionato regionale Emilia Romagna ha fatto tappa domenica 4 maggio in quel di Ostellato.
I grossi carassi di questo ex glorioso campo di gara ferrarese si sono catturati pescando all’inglese lanciando galleggianti molto pesanti (30 grammi) sotto le canne della riva opposta. La pasturazione è consistita fiondando bigatti in colla sulla tre quarti del canale per pescarci sopra ben appoggiati sul fondo.
Per evitare l’assalto dell’alborella all’esca è stato determinante montare un amo del n° 6/8 innescando 8/10 bigattini o 5/6 orsetti (meglio questi ultimi) molto valido è risultato anche il lombricone da trota innescato con l’ago lungo il filo.
Per questa tecnica risulta essere ottimo l’amo Gamakatsu serie 120 n del n° 8.
La squadra A del GPS in questa prova mette insieme 24 penalità con la squadra A collocandosi al 25° posto in classifica generale mentre la squadra B con i 28 punti di giornata si piazza al 76° posto in classifica generale.
Le note positive da ricordare in questa giornata, tutto sommato poco generosa con le nostre squadre, è stato il rientro con il “botto” di Zavoli Oscar.
Su questo campo di gara, che lo ha visto in passato artefice di tante vittorie, il cannista di Santarcangelo di Romagna continua a dettare legge oggi come ieri.
Dopo tre prove c’è già una sentenza: la squadra del Rimini Miramare Colmic con 44 penalità nelle prime due prove e 40 penalità nella terza prova si è assicurata la matematica retrocessione.
Da ricordare che in Elite salgono le prime 20 squadre.
CARTOLINE DI PESCA DI ALESSANDRO SCARPONI
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