mercoledì 27 agosto 2008

SI AVVICINA IL CAMPIONATO DEL MONDO DI PESCA AL COLPO PER NAZIONI

E’l’Inghilterra il “nemico” numero uno dell’Italia!!


UNA SQUADRONE DA PAURA:
IL TEAM ENGLAND











Il campionato del mondo 2008 per nazioni si svolgerà il fine settimana prossimo 6 e 7 settembre in Italia nel canale navigabile che scorre a Spinadesco in provincia di Cremona.
L’Inghilterra parteciperà con una squadra di forti agonisti nel tentativo di riportare la medaglia d’oro nel Regno Unito.
Come in tutte le gare internazionali la concorrenza per aggiudicarsi le medaglie sarà estremamente dura e il primo avversario da battere sarà proprio l’Italia che pesca nelle acque di casa.
Tuttavia, la squadra inglese, che viaggia verso l’Italia, sarà altamente competitiva in quanto per l’occasione potrà schierare agonisti dal valore indiscusso soprattutto la stella Alan Scotthorne che ha nel suo palmares 5 titoli mondiali individuali.
La squadra che gareggerà in Italia sarà formata da Alan Scotthorne, Will Raison, Sean Ashby, Steve Gardener, Desmond Shipp e Stuart Conroy.
La squadra sarà diretta dai Commissari tecnici Mark Addy e Mark Downes.
Dick Clegg, direttore internazionale di N.F.A. Internazional Eventi aggiunge, “i Commissari Downes e Addy hanno fatto un lavoro eccellente come responsabili di squadra convocando uomini di grande esperienza internazionale e con molta popolarità in Inghilterra„.

Comunicato del 28 agosto 2008 estratto dal sito della Federazione pesca Inglese.

martedì 26 agosto 2008

UNA GIORNATA DI PESCA SUL FIUME RENO


MERITA IL MASSIMO DEL PUNTEGGIO PER BELLEZZA E PESCOSITA'


(ALESSANDRO SCARPONI CON UNA CARPA APPENA CATTURATA)












Il fiume Reno, con i suoi 211 chilometri, è un corso d’acqua che attraversa buona parte della pianura emiliana romagnola toccando le province di Pistoia, Bologna, Ferrara e Ravenna.
Nasce presso Prunetta, a circa m 1000, in provincia di Pistoia e sfocia nel mare Adriatico presso il Lido di Spina.
Nel tratto che scorre in Romagna è costeggiato dalla strada SS. 16 (Adriatica) fino ad Argenta, per poi deviare nelle campagne toccando il paese di S. Alberto di Ravenna per immettersi a pochi chilometri nel mare Adriatico.
S. Alberto è una piccola borgata situata in sponda destra del fiume mentre in sponda sinistra confinano le oasi delle Valli di Comacchio.
Per attraversare il fiume è operativa una zattera che può trasportare anche autovetture e proprio in prossimità dell’attracco del ferry boat, sull’argine destro del fiume, è stata ricavata un’area verde ben curata con diverse postazioni da pesca.
L’area verde è stata attrezzata con alberi, panchine e tavoli di legno e vi si può entrare con l’auto.
Il fiume, in questo tratto, è molto suggestivo con tanto verde e una portata d’acqua imponente.
Nella parte centrale del fiume la profondità tocca i 10 metri e le specie di pesci che vi abitano sono diverse.
Ci sono stato alcuni giorni fa per una pescata con la canna roubaisienne.
Alla distanza di 13 metri di distanza dalla riva la profondità si aggira sui sette metri mentre a 6/7 metri non si superano i quattro - cinque metri.
Non vedevo l’ora di calare la lenza in acqua, preso dalla curiosità di capire quali pesci potessero insidiare le mie esche, così ho preparato due chili di pastura Trabucco specifica per le carpe che ho utilizzato per fare il fondo e preparare la zona di pesca.
Inoltre ho utilizzato un chilo di bigattini e un barattolo di mais giallo per integrare la pasturazione e innescare sull’amo.
Constato che la velocità dell’acqua era minima decido di montare una lenza da 1 grammo la quale mi permetteva una passata perfetta.
Innesco tre bigattini sull’amo n° 16 e alla fine della prima passata il galleggiante affonda deciso.
La ferrata è altrettanto sicura e la canna inizia a piegarsi con l’elastico ammortizzatore che usciva dal vettino.
Salpo una bella carpa dal peso vicino al chilogrammo e la trovo con una livrea argentata e le pinne di un acceso colore rosso a conferma di una qualità dell’acqua sicuramente buona.
La pescata è continuata per diverse ore e le catture si sono susseguite a ritmo incessante.
Riesco a catturare tante carpe molte delle quali di pochi etti, alcune breme, un lucioperca, due siluri e alcuni carassi.
Le catture di taglia super le ho realizzate innescando il chicco di mais ma purtroppo le “locomotive” che avevo agganciato non sono riuscito a salparle tanta era la forza messa nella lotta per liberarsi e capace di rompere la lenza con terminale dello 0,12.
Ad ogni posto di pesca sono abituato ad assegnare un punteggio.
Il mio giudizio tiene sempre conto di due fattori: 1) bellezza e comodità 2) pescosità.
Per la bellezza e la comodità del posto e per la super pescosità il mio punteggio è al massimo.
Per raggiungere il posto sul fiume Reno è molto semplice: prendere la statale adriatica direzione Ravenna verso Ferrara, ad un certo punto girare direzione SS. Romea - Venezia e al secondo semaforo che incontrate girate a sinistra. Proseguite per una decina di chilometri fino al paese di S. Alberto. Superate il centro abitato e proseguite diritto e dopo un centinaio di metri vi troverete direttamente sull’argine del fiume Reno e quindi sul magnifico posto di pesca.
Buona avventura e alla prossima uscita di pesca.

giovedì 21 agosto 2008

DISABILI E DONNE: MONDIALI DI PESCA AL COLPO 2008

Si sono conclusi i Campionati del Mondo di Pesca al Colpo per Diversamente Abili e quello delle Donne.


CUCCHI GIAMPAOLO IN PESCA














Il primo, che si è svolto nei giorni 9 e 10 agosto in Germania nella città di Potsdam sulle rive dell’Havel, ha visto la partecipazione di 11 Nazioni, un primato per questa disciplina.
La Squadra Azzurra composta da Anghinetti Gianrico, Borreri Giancarlo, Cucchi Giampaolo, Granaglia Alfredo, Nostrini Domenico Commissari Agnoli Paolo e il romagnolo di Santarcangelo di Romagna Fabbri Piero ha conquistato il terzo posto dietro alla Repubblica Ceca e la Francia.
Il Campionato delle Donne si è concluso nella giornata di domenica 17 agosto.
Alla competizione hanno partecipato 16 Nazioni e si è svolto a Szolnok (Ungheria) sulle rive del fiume Tisza.
La Squadra Azzurra composta da Conforto Stefania, Pollastri Simona, Ricotti Sheila, Tagliaferri Franca, Turrini Silvina, Zanobini Veruska, Commissari Barbetta Giampiero e Franco Bisi ha conquistato il secondo posto dietro l’Ungheria. Terza si è qualificata la nazionale Francese.

mercoledì 20 agosto 2008

A cavedani nelle ore del tramonto

















Le ore del tramonto, alla fine di una lunga giornata estiva, sono le migliori per insidiare i grossi cavedani del fiume. Le ore che precedono il fresco della sera mettono in moto l’appetito di questi ciprinidi i quali attaccano qualsiasi cosa che somigli ad un insetto o una larva. Il cavedano è un pesce molto furbo e diffidente tanto da metterlo sulla difensiva di fronte al minimo rischio e pericolo. Dell’ambiente in cui vive conosce ogni particolare, sa bene da dove può arrivare il cibo che la natura gli offre. Un rovo di more sul bordo del fiume sarà sempre tenuto d’occhio dal grosso cavedano in attesa che un frutto cada in acqua, così come un albero di sambuco o una buca in prossimità di una briglia dove la corrente trasporta lungo la scia ogni tipo di cibaglia. Il cavedano, a differenza delle grosse e paciose carpe che preferiscono i fondali oscuri e tranquilli dei fiumi, è sempre in movimento per cercare il cibo che dovrà soddisfare il suo insaziabile appetito. Questo pesce così furbo, troppo furbo per essere ingannato in altri momenti della giornata, riusciremo ad ingannarlo proprio nelle ore del tramonto. Basta avere l’accortezza di scegliere i posti giusti e seguire alcune regole fondamentali. Un conto sono gli ambienti con presenza continua di acqua corrente ed un altro quelli con acque ferme o molto lente. Nell’acqua corrente i cavedani hanno un comportamento meno sospettoso mentre nell’acqua lenta i loro comportamenti saranno portati alla massima prudenza in quanto hanno tutto il tempo di analizzare ogni forma di cibo che gli si presenta. Ed ora vediamo come impostare la nostra azione di pesca per “fregare” il furbissimo ciprinide: La canna ideale è una regolabile da 5 a 7 metri ad azione molto rapida. Il mulinello, in una pesca dove a volte è basilare utilizzare un filo molto sottile, deve assicurarci un buon recupero e deve avere una buona frizione necessaria per regolare le sfuriate del pesce. In bobina è preferibile montare un buon 0,11 mentre per terminale utilizzare un filo al fluor carbon del diametro 0,7 - 0,8. L’amo dovrà essere piccolissimo n° 23 – 25 senza ardiglione per evitare che il bigattino appena puntato sotto pelle faccia uscire il suo liquido interno. La presenza dell’ardiglione sull’amo lacererebbe la pelle del bigattino e questo particolare non passerebbe inosservato al cavedano. La lenza giusta per pescare nei nostri fiumi romagnoli, dal Marecchia, Savio, Bidente, Lamone al Santerno, è quella costruita con galleggianti di portata minima (es. gr. 0,10 – 0,20 in acque quasi ferme gr. 0,30 – 0,50 in acque più mosse). La piombatura dovrà essere del tipo “francesina” montata rigorosamente con pallini del n° 13 aperta in basso e chiusa verso l’alto se ci troviamo a pescare in acque pressoché ferme mentre in acque correnti dovremo tenere la piombatura più chiusa per evitare che la nostra esca si alzi troppo dal fondo. La ferrata dovrà essere rapida e decisa per infilare meglio il piccolo amo sul labbro duro e carnoso del cavedano. In questo caso occorre tenere la frizione del mulinello leggermente aperta per evitare di rompere il filo terminale nella ferrata. Per pescare nelle ore del tramonto, dove le ombre tendono a spegnere i colori, dovremo avere un abbigliamento mimetico per evitare che il pesce ci noti e soprattutto dovremo evitare di fare ogni tipo di rumore. Adesso non rimane che comprare una sacca di bigattini e andare domani sera a prendere due grossi cavedani. Un consiglio: procuratevi dal vostro negoziante di fiducia un pò di caster (bozzolo di bigattino): in estate i grossi cavedani li adorano. Provare per credere!!

lunedì 18 agosto 2008

CAMPIONATO DEL MONDO FEMMINILE 2008

16/17 AGOSTO FIUME TISZA UNGHERIA
CAMPIONATO DEL MONDO FEMMINILE 2008

ARGENTO PER LE AZZURRE

E con questo fanno 13.
Con il secondo posto ottenuto in Ungheria la nostra nazionale “rosa” di pesca al colpo porta a tredici i podi consecutivi ottenuti nel campionato mondiale di categoria.
Con questo risultato la nostra squadra si pone al vertice del rendimento assoluto ottenuto da una nazionale in una rassegna iiridata.
Un risultato unico , difficilmente eguagliabile dalle avversarie delle nostre ragazze.
La nostra rappresentativa si è presentata a questo campionato del mondo con questa formazione:
Stefania Conforto, Simona Pollastri, Sheila Ricotti, Franca Tagliaferro, Silvina Turrini, Veruska Zanobini con Giampiero barbetta nel ruolo di C.T.coadiuvato dal vice C.T. Franco Bisi.
Il campionato del mondo femminile di pesca al colpo, giunto alla quindicesima edizione, si è svolto in Unghera a Szolnok, nei giorni 16 e 17 agosto, sul fiume Tisza, con la partecipazione di sedici nazioni.
In questo tratto la larghezza complessiva del campo di gara è compresa tra 65 e 75 metri per una lunghezza di 1200 metri.
La profondità massima è di 4/5 metri al centro con fondo che degrada da 0,50 a 2,5 metri all’appoggio del panchetto a 10 metri per poi diventare 3 metri per la lunghezza massima consentita.
Il tratto è ricco di alborelle , pesci gatto (di piccole dimensioni) breme, gardons e carpe etc.
Tra le notizie avute, i ricordi del presedente campionato svoltosi dieci anni fa e dal sopralluogo effettuato nel primo week end di luglio, lo staff azzurro decide di preparare con estrema cura , la canna roubaisienne e le canne per la pesca delle alborelle, senza tralasciare eventuale pesca all’inglese e bolognese.
Durante i giorni di prova viene provata la pesca all’alborella con risultati discreti, ma con il passare dei giorni si evidenzia che la pesca che potrà portare ad eventuale risultato positivo è quella con roubaisienne sul fondo, ad insidiare i pesci gatto , con pesi compresi tra 2 e 4 grammi.ed innescando bigattini e verd de vase.
In alternativa una pesca a sfiorare il fondo con pesi da 0,50 e 1 grammo con un solo verd de vase innescato con sei sette pezzi di canna per prendere delle bremette.
Con il passare dei giorni di prove, emerge che i settori saranno vinti con pesi compresi tra i 5000 e i 6000 punti ; considerando la media dei pesci gatto di 30 grammi è evidente che bisogna pescare con estrema coordinazione, con grinta, che tutto deve essere approntato nel migliore dei modi , dal diametro dell’elastico all’amo, al filo della lenza etc.
Per la pasturazione viene preparata una pastura (servirà per il fondo iniziale) di terra di somma per la pesca alla breme e terra di riviere per la pesca al pesce gatto, il tutto farcito con bigattini morti , fouilli e ver de vase.
Si arriva al sabato , giorno della prima prova, con le idee chiare e la fiducia di essere protagonisti in questa competizione. La formazione per il primo giorno di pesca comprende: Simona Pollastri, che pescherà nel settore A riportando un terzo posto con 4460 punti, Franca tagliaferro nel settore B si classificherà al 7 posto con 4180 punti, Sheila Ricotti nel settore C, che si classficherà al 4 posto con 4470 punti, Stefania Conforto nel settore D, che si classificherà al 2 posto con 5170 punti, e Silvina Turrini nel settore E , che si classificherà al 2 posto con 4900 punti.La classifica di giornata di questa prima prova vede in testa l’Ungheria con 15 punti , seconda l’Italia con 18, terza l’Inghilterra con 22, quarta la Francia con 22.
Consapevoli che tutto può ancora succedere, visto il basso numero di penalità che dividono le prime quattro classificate di giornata, ma con una aumentata fiducia sulla giusta impostazione della gara, vengono ripreparate con cura le lenze, viene concordata la condotta di gara, consci anche della forza delle altre nazionali pretendenti al podio, soprattutto su questo tipo di pesca viene confermando la stessa formazione , quindi la debuttante Veruska Zanobini mantiene il ruolo di riserva.
Il sorteggio della seconda prova assegna questi posti gara: nel settore A la Conforto, che si classificherà al 7 posto con 3740 punti, nel settore B Pollastri che si classifica 2 con 6060 punti, nel settore C la Ricotti , che si classificherà al 3 posto con 5860 punti, nel settore D la tagliaferro, che si classificherà 8 con 3310 punti, nel settore E la Turrini, che vincerà il suo settore , al n. 7 con 5580 punti precedendo l’Ungherese al posto n 16 che si classifica 2 con 5320 punti.
Anche questa seconda prova vede prevalere le padroni di casa ungheresi che chiudono con 101 penalità .
Seconda la Francia con 18, terza l’Inghilterra con 19, la nostra squadra totalizza 21 punti che ci portano al 4 posto di giornata, ma nella classifica assoluta manteniamo il 2 posto con un totale di 39 penalità, 40 punti per la Francia 3°, 4 l’Inghilterra con 41.
Il titolo iridato se lo aggiudica l’Ungheria totalizzando 25 punti , dopo avere dominato meritatamente questa edizione.
Nella classifica individuale quattro le atlete con 3 punti e su tutte l’Inglese Emma Pikering con un totale di 12650 punti.
La nostra Turrini Silvina è quarta con 10480 punti.
E’ stato un ottimo mondiale disputato al massimo delle nostre capacità, un secondo posto che vale moltissimo per tutto il gruppo, soprattutto perché ottenuto con una pesca non del tutto congegnale alle nostre abitudini.

LAGO LE QUERCE: UNA PESCATA MASSACRANTE

RALLY DI PESCA: 16 SQUADRE PER 24 ORE NO STOP SUL LAGO LE QUERCE


BERNARDI, MERLI 1° assoluti con PESARESI titolare del lago


(BROLLI, MASINARI, PULZETTI)


(MORETTI, PIASTRA, ANTOLINI, MAZZOLENI)













Nel mese di agosto i vari campionati nazionali di pesca al colpo sono fermi e molti pescatori appendono momentaneamente le canne al chiodo per andare in vacanza.
Molti altri invece si dedicano a competizioni di pesca alla carpa nei laghetti privati molto presenti nel nostro paese e soprattutto in Romagna.
Presso il lago delle Querce, a Masrola di Borghi, da un pò di anni viene organizzata una gara di pesca per veri patiti della lenza della durata di 24 ore.
La gara ha avuto inizio alle ore 21 del giorno 18 agosto ed è terminata alle ore 20 del giorno dopo.
Una pescata massacrante di quattro turni con obbligo di cambio posto dopo quattro ore di turno pesca.
Ogni squadra poteva essere composta fino ad un massimo di 4 persone con possibilità di aiutarsi e interscambiarsi durante i turni di pesca.
A finire nelle nasse dei pescatori sono state esclusivamente carpe di ogni taglia e pezzatura catturate con la tecnica della canna fissa della lunghezza massima di 6 metri e della roubaisienne lunga massimo 13 metri.
Al termine di ogni turno pesca il giudice di gara Pesaresi Paolo ha provveduto a pesare il pescato di ciascuna squadra e stilare la classifica.
Così dopo un’intera notte e un intero giorno di pesca si aggiudica la 24 ore 2008 del lago delle Querce, con 6 penalità, la squadra formata dai garisti Merli Gianluca e Bernardi Ubaldo della Società Pesca sport Rimini Miramare avendo catturato l’incredibile peso di 367,900 kg di pesce.
C’è da dire che i due garisti sono dei veri specialisti della pesca alla carpa ed il lago di Masrola di Borghi ben si presta essendo popolato da tantissime carpe disposte ad attaccare le esche offerte dai pescatori consistite in mangime specifico del lago, mais e lombrichi.
Dopo due giorni di tiro alla fune i vincitori, stremati dal sonno e dalla fatica, hanno ritrovato le ultime energie per rilasciare queste dichiarazioni: “la pescata è stata dura – riferisce Merli – perché una gara del genere si vince facendo del peso. In competizioni come queste non ci devono essere margini di errore sia nella pasturazione sia nella pesca”. Conclude Bernardi “stare concentrati sul pesce e con la canna sempre pronta messa a punto dall’aiuto del socio è il segreto per vincere e in 24 ore tutto deve girare per il verso giusto. Quando il sonno arrivava ci pensavano le carpe a risvegliarci. C’è da dire che gare come questa le puoi fare una volta all’anno durante il periodo delle ferie perché la fatica lascia il segno. Comunque siamo contenti per avere vinto il primo premio in palio composto da una discreta borsa valori. Anche il prossimo anno saremo ai nastri di partenza per difendere il titolo che ci siamo sudati”.
Si aggiudica la seconda posizione del podio con 8 penalità la squadra composta da Moretti, Piastra, Antolini e Mazzoleni con il ragguardevole peso di kg. 292,400 di carpe.
Al terzo posto con 13 penalità si piazza la squadra composta da Brolli, Masinari e Pulzetti del Team Città del Rubicone con kg. 299,300.
Seguono nella classifica finale molte altre squadre che hanno chiuso il torneo della 24 ore di pesca alla carpa con maggiori penalità e pesi inferiori.
Per finire un commento del titolare del lago delle Querce Paolo Pesaresi: “questa gara è stata come un rally dove un errore può compromettere il risultato finale. Ho seguito i pescatori giorno e notte assistendoli in continuazione e soprattutto gestendo le operazioni di pesatura. Non ci sono state contestazioni tra le 16 squadre partecipanti è questo sta a dimostrare che tra i pescatori c’è sempre molta armonia. Il tempo è stato clemente e anche il pesce ha fatto la sua parte. Basti pensare che complessivamente sono stati catturati 36,564 q.li di carpe per una media di kg. 57,131 per turno di pesca. Di pesce nel lago ce n’è tanto e la qualità dell’acqua è talmente buona che agevola l’attività dello stesso. Ringrazio tutti i partecipanti invitandoli all’edizione 2009 della 24 ore del lago delle Querce”.

domenica 17 agosto 2008

TRABUCCO DAY SUL MINCIO


ALESSANDRO SCARPONI CON UNA SCARDOLA DEL MINCIO

142 AGONISTI PER IL VI° MEETENG DI PESCA AL COLPO A PESCHIERA DEL GARDA


C'ERANO I ROMAGNOLI DEL TEAM CITTA' DEL RUBICONE





Domenica 17 agosto 2008 sulle rive del bellissimo fiume Mincio in località Peschiera del Garda si sono dati appuntamento 142 agonisti, provenienti da diverse province del centro-nord Italia, in rappresentanza di diverse Società di pesca al colpo sponsorizzate dalla Trabucco Fishing Diffusion.
La Romagna era rappresentata da una delegazione di agonisti del Team Città del Rubicone saliti sul per cercare di insidiare i pesci “nobili” del fiume Mincio: le scardole e i cavedani.
Le prove effettuate il giorno precedente facevano capire che sarebbe stata una gara molto difficile in quanto l’acqua si presentava leggermente velata, la corrente molto sostenuta e la presenza di erbe in superficie provenienti dal vicino lago di Garda disturbavano parecchio l’azione di pesca.
Queste condizioni poco favorevoli non impedivano comunque di catturare durante le prove del sabato diverse scardole finite nella nassa dei pescatori romagnoli.
La canna regina utilizzata per questa pesca è stata la bolognese a mulinello lunga 7 metri montata con galleggianti varianti da 4 a 10 grammi di portata.
La corrente dell’acqua richiedeva un lancio continuo di bocce di pastura per creare una scia sulla quale portare il pesce per cercare poi di catturarlo con la passata della lenza.
Molta crisalide in pastura e sull’amo l’innesco di un bacoccio intero (bozzolo di crisalide del baco da seta) ha fatto il suo dovere ingannando le argentate scardole del Mincio.
Pescare dove l’acqua scorre veloce e dove la profondità del fiume è di 6/7 metri non è cosa facile e soprattutto far girare la lenza con un terminale ultra sottile è azione che richiede ore e ore di pesca e di pratica costante.
La gara della domenica si è svolta con la formula “garisti in coppia” distribuiti a 10 coppie per ogni settore di pesca.
Al via tutti sono partiti pescando con la canna a mulinello anche se qualcuno ha provato ad utilizzare la canna roubaisienne con galleggianti a vela fino a 10 grammi ma le condizioni per una corretta azione di pesca erano improponibili.
Passata dopo passata senza vedere il galleggiante affondare è la tortura più odiosa per ogni pescatore figuriamoci per un garista che ha tre ore di tempo a disposizione per cercare di prendere più pesci possibili.
Qualcuno, nel tentativo di evitare lo zero alla pesa ha cercato di “scapottare” insidiando i persici sole con le corte canne fisse tra la vegetazione nel sottoriva.
Nonostante tutto alcune scardole e qualche bel cavedano si è preso.
Le carpe e i carassi, che furono determinanti per vincere i settori nell’edizione del 2007, quest’anno non si sono fatti vedere.
Probabilmente entreranno in gioco più avanti quando la corrente dell’acqua rallenterà ed il livello del fiume si abbasserà.
Il montepremi complessivo, degno di nota, offerto dalla ditta Trabucco è stato pari a 14.186 euro suddiviso per i vincitori assoluti, quelli di settore e per i premi partecipazione.
Il primo premio è stato vinto dalla coppia CENTIN – BERGAMINI pescatori appartenenti alla Società S. EGIDIO di Verona grazie a kg. 7,460 di pesce catturato.
Secondo posto assoluto per la coppia COMPIANI – GUARNERI della Società IL CAMPIONE con kg. 7,180 di pescato mentre il terzo gradino del podio viene occupato dalla coppia BONARDI – GUERRESCHI della Società IL CAMPIONE con kg. 4,450 di pescato.
La premiazione è stata effettuata direttamente dal Campione del Mondo di pesca Roberto Trabucco il quale ha ringraziato tutti i pescatori per la partecipazione al VI° Meeteng Trabucco e per la fedeltà dimostrata da molti pescatori verso la Trabucco Fishing Diffusion.
“Tutto perfetto meno la resa del pescato procapite” ha commentato Alessandro Scarponi al termine della gara “ che quest’anno è stata inferiore alle attese. Prendere 600/700 grammi di pesce come media in tre ore è veramente poco. Probabilmente per vedere un Mincio migliore dal punto di vista delle catture occorre aspettare il mese di settembre anche se rimane l’autunno inoltrato il periodo capace di regalare le maggiori soddisfazioni.
La mia gara – conclude Scarponi – e quella del mio socio Massimo Sama con cui ho pescato in coppia è stata avara di catture purtroppo il sorteggio ci ha relegato in una zona del fiume troppo difficile. Ma il Mincio è questo e lo si deve amare a prescindere solo per le emozioni che riesce a dare ogni volta che si allunga una bolognese e si comincia la passata.

venerdì 15 agosto 2008

ANITA: TROFEO TRABUCCO 2008


(CAMPI DANIELE CON UNA BREME DI ANITA)





CANALE CIRCONDARIALE DI ANITA
TROFEO TRABUCCO 2008





Durante il mese di agosto 2008 il Canale circondariale di Anita ha ospitato il classico Trofeo Trabucco, competizione di pesca al colpo riservata agli specialisti della pesca in canale.
Questo evento è stato organizzato in cinque prove di cui una di scarto ed ha visto la partecipazione di circa cinquanta agonisti per ogni prova.
Come sempre il Trofeo ha avuto due classifiche, una per la specialità roubaisienne e l’altra per la tecnica libera.
C’è da dire che il pesce di Anita ha risposto sempre presente alle esche offerte dai garisti e non poche volte si sono registrati bottini di carpe, carassi e breme superiori anche ai 10 chilogrammi.
Il raduno e le operazioni organizzative si sono svolte presso il Bar Casa del popolo di Anita, tradizionale punto di ritrovo di tutti i pescatori amanti della valle, ottimamente gestito dagli amici dei pescatori Patrizia e Imerio Campi.
La classifica finale, redatta come sempre da Umberto Guidetti, vede salire sul podio i seguenti agonisti:
Tecnica roubaisienne
1° Favalini 6 penalità con kg. 25,680 di peso complessivo;
2° Vanti con 7 penalità con kg. 25,020 di pescato;
3° Schilirò con 9 penalità e kg. 18,720 di pesce catturato;
Tecnica libera
1° Siviero 5 penalità e kg. 29,620 di pescato;
2° Greggio con 10 penalità e kg. 25,020 di catture;
3° Taddia con 15,5 penalità e kg. 8,580 di pesce catturato;

domenica 10 agosto 2008

CHI SARA' IL NUOVO CAMPIONE?


(MARCO GIOVANARDI FORTE GARISTA ROMAGNOLO ALLE FINALI)

CAMPIONATO ITALIANO INDIVIDUALE PESCA AL COLPO SENIOR


SIAMO IN TREPIDA ATTESA DI CONOSCERE IL NOME DEL NUOVO CAMPIONE



Nel mese di ottobre 2008, nelle acquee del Canale Circondariale di Ostellato, si svolgerà l’ultima prova del campionato italiano individuale maschile di pesca al colpo.
Osservando la classifica provvisoria si riscontra un deciso equilibrio al vertice con un gruppo di agonisti tutti racchiusi in poche penalità.
A guidare la classifica progressiva troviamo PREMOLI Stefano forte agonista della Polisportiva Oltrarno (Colmic) di Firenze con 2,50 penalità e kg. 13,780 di catture seguito con lo stesso numero di penalità dal lombardo GIUSSANI Marco della S.P.D. Lecchese (Sarfix) e kg. 10,140 di pesce pescato; terzo posto per BERNI Stefano S.P.S. Pasquino (Colmic) di Brescello di Reggio Emilia con kg. 6,860 di catture; quarto posto per SACCO Luigi della A.D.S. Lenza Parmense Rapid (Sarfix) e kg. 6,830 di pesce preso; seguono sempre nelle prime posizioni OTTOBRINI Luigi della Polisposrtiva 4 Ville Secchia (Colmic) di Modena e kg. 5,240; poi troviamo l’ex campione del mondo FALSINI Jacopo Polisportiva Oltrarno (Colmic) di Firenze con kg. 4,930; e per finire TOMMASINI Luca dell’Alto Panaro (Sensas) con kg. 4,840;
Il primo degli agonisti romagnoli presente nella classifica progressiva è GIOVANARDI Marco del Team Amo Santarcangiolese (Maver) di Rimini 28°mo con 5,50 penalità e kg. 9,840 di pescato; 32°mo è ZAVOLI Oscar della A.S.D. Città Del Rubicone (Trabucco) di Savignano sul Rubicone con 5,50 penalità e kg. 7,070; 34°mo BARILLI Pierpaolo anch’esso della A.S.D. Città Del Rubicone (Trabucco) con 5,50 penalità e kg. 6,300.
Questi agonisti per arrivare alla finalissima del campionato italiano hanno dovuto superare prove decisamente difficili come ad esempio la gara effettuata alcune domeniche fa sul canale Fiuma Mandria a Brescello di Reggio Emilia.
Gara completamente stravolta dalle condizioni dell’acqua: infatti tutti i giorni precedenti la gara la corrente era talmente forte da costringere i pescatori ad utilizzare galleggianti a vela di portata fino a 50 grammi mentre la mattina della gara la corrente era quasi assente costringendo gli agonisti ad inventarsi una nova impostazione di pesca con lenze leggere da 2 a 4 grammi di portata.
La finalissima si svolgerà come detto sul campo di gara ferrarese del circondariale di Ostellato dove a farla da padrona, nelle tranquille acquee di valle, saranno le argentate Breme.
I nostri garisti romagnoli conoscono bene questa specie ittica venuta dall’est e faranno di tutto per catturarle e chiudere nella maniera migliore questo campionato italiano individuale 2008.

venerdì 8 agosto 2008

FEDELI E' IL NUOVO RE DEL TEVERE

INTERNATIONAL FISHING 2008 DI PESCA AL COLPO AD UMBERTIDE

MAURIZIO FEDELI RE DEL TEVERE

MA NEL 2007 IL PODIO ERA STATO ROMAGNOLO

Con quasi 29 chilogrammi di pescato, tra carpe e cavedani, catturati in due prove da 4 ore ciascuna (20 chili il sabato e 8,700 chili la domenica), Maurizio FEDELI, forte agonista che pesca con una delle squadre più forti d’Europa, il Team S.P.S. Ravanelli Trabucco di Cremona, si è aggiudicato il trofeo di pesca al colpo INTERNATIONAL FISHING 2008.
La gara, effettuata sul campo gara del Tevere ad Umbertide sabato 9 e domenica 10 agosto, è stata molto bella dal punto di vista meteorologico, della partecipazione di pescatori iscritti che quest’anno ha toccato quota 244 unità, dell’organizzazione resa puntuale dall’attivissimo Sandro Zucchini e dal giudice di gara Grasselli Eraldo, e dalla FIPSAS di Perugia che ha assicurato la migliore funzionalità dell’impianto.
“Sono molto soddisfatto di questa manifestazione” racconta Sandro Zucchini “perché ogni anno cresce l’interesse della gente a questo evento sportivo. Molti sfruttando le ferie di agosto sono arrivati da ogni parte d’Italia anche solo per assistere allo spettacolo offerto dai campioni di pesca e l’armonia è il filo conduttore che lega vecchie amicizie e ne crea di nuove. Anche la resa del pescato è stata molto alta nonostante la forte pressione di pesca esercitata sul campo di gara nei giorni precedenti. La media del pescato è stata di kg. 3,800 il sabato e di kg. 4,600 la domenica. Voglio però sottolineare che alcuni pescatori, in gara due, hanno liberato il pesce prima che il giudice completasse le operazioni di pesatura. Sono agonisti che trovandosi fuori dai giochi non hanno aspettato che la gara si concludesse. Questo non va bene. Per finire voglio ringraziare tutti i partecipanti con un arrivederci al prossimo anno”.
Tornando alla gara occorre dire che la totalità dei 244 partecipanti per pescare ha utilizzato la canna roubaisienne di 14,50 metri con lenze variabili da grammature leggere di 0,20 grammi fino ad 1 grammo di peso.
Ogni zona del Tevere richiedeva lenze ad hoc in ragione del pesce che si doveva insidiare.
Così chi è capitato a pescare nella zona bassa del campo di gara (trivilino) ha dovuto armeggiare con lenze da carpa ben sostenute nel filo e nell’amo mentre chi ha pescato nella zona alta (carpina alta), dove i padroni dei fondali sono i grossi cavedani, ha dovuto utilizzare lenze costruite con fili ultra sottili e ami piccolissimi del 23 e 25.
In ogni caso il pesce è stato cercato a tutte le distanze tant’è che in alcuni tratti del fiume, come in corrispondenza della strettoia in carpina bassa e al trivilino, si sono viste canne non più lunghe di 6/7 metri per cercare il pesce di taglia nel sottoriva oppure canne inglesi per insidiare qualche pesce sull’argine opposto.
D’altra parte l’uso della canna corta ha consentito al forlivese Casadei Alberto di salire sul podio nell’International fishing edizione 2007 pescando per l’appunto carpe e carassi nel sottoriva.
Edizione 2007 vinta da Bologna Ercole della Repubblica di San Marino che gareggia con i colori del Team Bazza di Bologna.
Per salire sul podio, come sempre si è verificato in passato, occorrevano poche penalità e infatti anche quest’anno il gradino più alto è stato raggiunto con due sole penalità.
Il vincitore assoluto FEDELI Maurizio con questa vittoria si è aggiudicato un buono valore di oltre 4 mila euro a dimostrazione che le competizioni di pesca, così come da sempre avviene in Inghilterra, se sono accompagnate da borse interessanti troveranno sempre la partecipazione e l’interesse dei pescatori.
Il monte premio complessivo di questo International Fishing 2008, destinato ai vincitori di giornata di ogni settore e ai vincitori assoluti, è stato superiore ai 22 mila euro.
Sul podio, oltre a Maurizio Fedeli salgono per il secondo posto assoluto anche Stella Silvio della Società Cormorano Colmic Perugia e terzo assoluto Enrico D’Antona anch’esso appartenente al Team Ravanelli Trabucco di Cremona.


MAURIZIO FEDELI DI PAVIA
TEAM RAVANELLI

domenica 3 agosto 2008

3 AGOSTO: TERZA ADUNATA DEL TROFEO VATTELAPESCA


(FOTO DI GRUPPO A SUGELLARE UNA BELLA DOMENICA DI PESCA)


AD ALESSANDRO IL PESCE PIU' GROSSO, A NICHOLAS IL MAGGIOR PESO







Il 3 agosto, sulle sponde del lago Pino di Forlì, si è svolta la terza adunata del vattelapesca, organizzata dalla Sezione FIPSAS di Forlì Cesena, riservata ai bambini e ragazzi amanti della pesca sportiva con la canna e lenza.
A sfidare i pesci e il caldo torrido di questa bollente estate 2008 si sono presentati in tanti e alla fine le catturare di pesce, nelle due ore a disposizione, non sono mancate.
Il Presidente Ciani Marzio assistito come sempre da Cinzia Donati della FIPSAS di Forlì Cesena ha premiato tutti i partecipanti presenti con articoli da pesca.
Tra i tanti si è distinto un giovanissimo pescatore Frassineti Alessandro di Forlì il quale è riuscito a catturare il pesce più grosso di giornata, una bella carpa di alcuni chilogrammi di peso, che gli ha fatto vincere il suo primo trofeo.
Invece il peso maggiore di questa due ore del Lago Pino viene realizzato da Saragoni Nicholas di 12 anni anch’esso di Forlì il quale riesce a portare alla pesa oltre 12 chili di pesce pescato.
CARTOLINE DI PESCA DI ALESSANDRO SCARPONI
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