lunedì 28 aprile 2008

REG. EST IN CAVO LAMA: LA CITTA’ DEL RUBICONE PARTE CON IL BOTTO!

1° prova Campionato Regionale Pesca al colpo Emilia Romagna Est


IL CITTA' DEL RUBICONE PARTE CON IL BOTTO: 1° E 2° DI GIORNATA












Nella domenica in cui la Formula Uno ha fatto registrare in Spagna una clamorosa doppietta sul canale Cavo Lama veniva conseguita un’altra doppia vittoria sportiva quella delle squadre della Città del Rubicone al Campionato Regionale Emilia Romagna Est di pesca al colpo.
A salire sui due gradini più alti del podio sono state la squadra A e la C della Società Città del Rubicone Trabucco di Savignano s/Rubicone (FC) mentre al terzo posto si piazza il Team Miramare di Rimini.
A questo campionato partecipano 70 squadre tre delle quali appunto sono in rappresentanza del Team Città del Rubicone.
La squadra A, che si classifica seconda, ha ottenuto 8 penalità grazie ai risultati ottenuti individualmente da Scarponi Alessandro 4° di settore, Brolli Mauro 1° di settore, Semproli Fabrizio 2° di settore e Bersani Valerio 1° di settore;
La squadra C invece ottiene un risultato strepitoso andando a vincere la prima prova grazie alle 7 penalità conseguite. Tutto merito dei campioni di pesca Zani Maurizio 1° di settore, Campedelli Emanuele 1° di settore, Casali Samuel 2° di settore e Mariani Rocky 3° di settore.
Non capita tutti i giorni che due squadre della stessa società riescano a classificarsi 1° e 2° assoluta. Per capire come è maturato questo successo sportivo sentiamo il commento dei protagonisti:
“ I carassi del Cavo Lama sono molto difficili da prendere in questo periodo perché non sai bene come vogliono essere pescati “ - sottolinea Zani Maurizio della squadra C - “ Non ci sono stati pesi notevoli di pescato al contrario di quanto avveniva in passato - questa è la dimostrazione che il pesce ancora non è entrato del tutto nel canale dopo il recente riempimento del canale con acqua.
Come società avevamo deciso di impostare la pesca sul fondo pescando sulla zona di pasturazione. Nella gara di preparazione effettuata alcuni giorni prima avevamo capito alcuni errori che a quanto pare abbiamo evitato tanto da raccogliere due bellissimi risultati.
Abbiamo alimentato il posto pesca con molta pastura e pochi bigattini incollati e questo ci ha portato alla vittoria”.
“ il buon risultato di oggi, che ha visto il successo di due nostre squadre, è maturato grazie ad una attenta preparazione e ad un perfetto gioco di squadra” - precisa Mauro Brolli della squadra A - “nei giorni precedenti la gara avevamo capito che il pesce voleva una pasturazione precisa, silenziosa e soprattutto preferiva tanta pastura lanciata a mano sul galleggiante.
La mia gara l’ho vinta buttando in acqua quasi tre chili di pastura da richiamo e il pesce in effetti si è fatto prendere per tutte e tre le ore di gara
Come Società siamo partiti con il piede giusto e questo bel risultato aiuta a far crescere il gruppo che tra l’altro da quest’anno si presenta con l’organico profondamente rinnovato grazie all’arrivo di nuovi pescatori agonisti. Adesso ci aspetta il Canale di Anita per la seconda prova del campionato regionale e anche là cercheremo di fare molto bene.
Devo fare i complimenti ai miei compagni di Società per il bel risultato ottenuto e per la bella domenica trascorsa.”

domenica 27 aprile 2008

SAVIO CESENA: TROFEO FIPSAS FIUME

TROFEO FIPSAS FIUME 25 aprile 2008 campo di gara fiume Savio 1° prova


GUIDI GERMANO GRAN CONOSCITORE DEL FIUME SAVIO










Il campo di gara per lo svolgimento della prima prova del Trofeo FIPSAS di pesca in fiume è stato il fiume Savio nel tratto che scorre dalla pianura cesenate ai monti.
Questo campionato molto partecipato dagli amanti della pesca in fiume si sviluppa con due classifiche; una a squadre e una individuale.
La gara è stata partecipata da circa 200 pescatori tra i quali segnaliamo i migliori primi di settore grazie al maggior peso conseguito:
1 Bazzocchi Lorenzo 1 penalità kg. 6,020 A.P.S. Le Aquile (Forlimpopoli)
2 Guiducci Marco 1 penalità e kg. 4,6603 Pesca Sport Gambettolese (Gambettola)
3 Galletti Andrea 1 penalità e a kg. 4,240 A.P.S. Le Aquile (Forlimpopoli)
Per la classifica di Società salgono sul podio dei migliori i seguenti Clubs:
1 A.P.S. Le Aquile (Forlimpopoli ) (sq. A) 6 penalità e kg. 13,960;
2 A.P.S. Le Aquile (Forlimpopoli ) (sq. B) 11 penalità e 7,900 kg. di pescato.
3 Pesca Sport Gambettolese (Gambettola) (sq. C) 12 penalità e 5,160 penalità.

venerdì 25 aprile 2008

TROFEO FIPSAS LAGHETTI RIMINI

2° PROVA TROFEO FIPSAS LAGHETTI RIMINI 25 APRILE 2008


NERI ROMEO ESPERTO GARISTA DEI LAGHETTI FIPSAS













In Romagna la pesca in laghetto viene praticata da tantissimi appassionati attratti dal divertimento favorito dall’uso della roubaisienne.
La pesca in laghetto si può praticare senza spendere troppo l’importante è avere l’attrezzatura minima necessaria come il paniere, una canna roubaisienne e gli accessori minimi.
Tutto sommato per iniziare a pescare bastano alcuni centinaia di euro e il divertimento è assicurato.
Le gare sono di due tipi: nei laghetti privati commerciali a pagamento per i quali non è necessaria nemmeno la licenza di pesca ed i laghetti gestiti dalla federazione FIPSAS per i quali occorre avere l’affiliazione ad una Società di pesca e quindi tramite questa si possono fare gare di campionato.
Il campionato di pesca in laghetto quest’anno è stato strutturato con una nuova formula.
Per accontentare le tante richieste di partecipazione pervenute da tutta la Romagna il campionato si sviluppa su due campi di gara: i concorrenti residenti nella bassa Romagna come Rimini e il Rubicone possono pescare nei laghetti FIPSAS di Poggio Berni mentre quelli di Cesena e Forlì possono scegliere il lago Pino di Forlì.
In base alla classifica combinata dopo la seconda prova sono emersi i seguenti risultati:
Le squadre iscritte dell’area riminese sono state 19 ognuna di 4 concorrenti.
1° Club Pescatori (Forlì) (sq. A) con 15 penalità ed un peso del pescato pari a kg. 40,700
2° A.S.D. Città del Rubicone (Savignano s/R.) (sq. A) con 15 penalità ed un peso pescato complessivo pari a kg. 27,420
3° A.P.S. Rimini Miramare (Rimini) (sq. A) con 17,50 penalità e kg. 17,170 di pesce catturato.

CLASSIFICA PROGRESSIVA INDIVIDUALE COMBINATA
1° Zangari Luigi (Club Pescatori), grazie alle due vittorie di settore, si stabilizza in testa alla classifica generale vantando un peso di pescato pari a kg. 9,530;
2° Guidi Germano (A.S.D. Città del Rubicone) con 3 penalità e kg. 15,360 di pescato;
3° Galeotti Davide (Club Pescatori) con 3 penalità e kg. 14,320 di pescato.

mercoledì 23 aprile 2008

IL PO DI VOLANO A MEDELANA: SCOPRIAMOLO INSIEME


LA MAPPA DEL PO DI VOLANO



A Medelana dove scorre il Po di Volano








Ambiente e Natura con tanta acqua e tanti pesci
Nella bassa ferrarese scorre il Volano (denominato anche Po di Volano) corso d’acqua del ramo deltizio del fiume Po che si separa dal corso principale all'altezza di Stellata e, passando attraverso Ferrara, sfocia in mare con una foce ad estuario dopo Codigoro, presso il Lido di Volano.
In epoca medievale era il corso principale del Po, fino alla "Rotta di Ficarolo", del 1152, quando il fiume ruppe l'argine nord presso l'attuale paese in provincia di Rovigo, assumendo il corso attuale. All'interno di Ferrara si diparte un altro ramo chiamato Po di Primaro che un tempo sfociava a nord di Ravenna dopo aver lambito Argenta.
Il ramo morto del Po di Volano è un ampio alveo che costituiva il tratto terminale del fiume.
Questa zona è di grande bellezza naturalistica, vi consigliamo di visitarla a bordo di una imbarcazione e di tenere i motori al minimo per non perdere nulla di ciò che vi circonda.
Risalendo il fiume osserveremo la palude della Peschiera, largamente comunicante con la Sacca di Goro, e sul margine orientale si noteranno una lunga fila di bilancioni per la pesca che rendono ancora più suggestivo il paesaggio.
La onnipresente cannuccia di palude, assieme al giunco, costituisce l'elemento dominante del paesaggio lagunare, mentre sugli argini prevalgono le tamerici e i lecci.
La palude del Taglio della Falce è frequentata tutto l'anno da numerose specie di uccelli, e non è difficile scorgere aironi rossi e cinerini, garzette, mignattini e, a volte, l'ombra minacciosa del falco di palude.
Risalendo il Po di Volano e prestando attenzione ai fondali, alquanto mutevoli e di morfologia complessa, si giunge all'attracco situato in riva destra, all'altezza del centro abitato di Volano.
Da vedere sulla riva destra del fiume il Monumento allo Scariolante.
Gli Scariolanti, categoria di lavoratori tra le più umili, svolgevano un lavoro molto duro consistente nello scavare il fondo dei canali caricando la terra sulle carriole che venivano poi spinte in superficie e scaricate diversi metri oltre l'invaso del canale.
L'opera dello Scariolante durava dall'alba al tramonto. Il Monumento, opera dello scultore codigorese Massimo Gardellini, vuole rappresentare la fatica di questo lavoratore che sembra diventare tutt'uno con la terra che trasporta, un uomo di fango che si fonde con la materia del suo lavoro.
Nel percorso di risalita del fiume si incontra il paese di Massa Fiscaglia, dove trova posto una darsena adatta all'attracco delle barche. Vale la pena di visitare la Torre Campanaria, il vecchio campanile romanico alto 16 m., e la collegiata di S. Pietro.
Proseguendo si arriva a Migliaro, dove si trova un ponte apribile, gestito dall'Amministrazione Comunale.
Anche qui c'è la possibilità di attraccare. Il paese consente una varietà di servizi e l'opportunità di visitare il Palazzo Rosso, il più antico edificio del paese ed il più prestigioso per la funzione che aveva nel 500 per tutta la zona circostante (Migliarino, Ostellato, Massa Fiscaglia).
Era il palazzo della minuta e piccola giustizia, corrispondente all'odierna Pretura.
Dopo un breve tragitto si arriva in località Fiscaglia dove il fiume si biforca; girando a sinistra si va verso Ostellato, con possibilità di attraccare presso le caratteristiche Vallette che offrono un ottimo ristorante e l'opportunità di praticare pesca sportiva, agriturismo, noleggio mountain bike, passeggiate a cavallo, canoa, tiro con arco, birdwatching e noleggio house boats.
Da qui si torna in mare passando per Comacchio.
Il percorso in barca prosegue in direzione Ferrara passando per Migliarino, caratteristico centro storico-agreste, ricco di ville e torri, nonché dotato di servizi all'avanguardia.
Da qui ci si immette nell'Idrovia Ferrarese se si vuole raggiungere la città Estense.
Sicuramente quello che vi rimane sarà il ricordo di uno degli scenari più suggestivi e più ricchi di storia d'Italia.
Storia, cultura, ambiente, natura e tanta acqua.
La fauna ittica che abita i fondali del Po di Volano è rappresentata prevalentemente da Cefali, Anguille e Branzini nella parte più vicina al mare mentre nell’entroterra sono presenti carassi, carpe pesci gatto, siluri e soprattutto abramidi nuova specie di pesce bianco proveniente dall’est Europa.
Lungo il corso del fiume si creano alcune ampie curve e generalmente la profondità media è di circa 3-5 metri in regime normale di portata, con una corrente che permette di pescare con una certa continuità.
Da un po’ di anni a questa parte un tratto del Po di Volano, precisamente quello che scorre all’altezza del paese di Medelana, viene utilizzato per la pesca sportiva.
Per arrivare a questo canale occorre percorrere la super strada Ferrara - Porto Garibaldi, uscire a Rovereto, e dopo pochi chilometri, passando per il paese di Medelana, si raggiunge l’argine del Po di Volano.
La presenza di tanto pesce ha convinto gli agonisti della pesca al colpo ad utilizzarlo come campo di gara tanto da attirare pescatori anche dalle province vicine.
La presenza di agonisti è aumentata considerevolmente negli ultimi tempi al punto che si sono resi necessari interventi con mezzi meccanici per ripulire gli argini da rovi, canna palustre e arbusti vari per ricavare nuovi posti da pesca.
Attualmente il campo di gara può contenere un centinaio di posti grazie al lavoro svolto dai volontari delle Società sportive di pesca.
In particolare è giusto evidenziare il grosso lavoro svolto dai soci della Pesca Sport Ferrara i quali, nei mesi primaverili, vi hanno organizzato diverse gare di pesca raccogliendo da parte di molti agonisti adesioni e consensi.
Su questo campo di gara si può pescare con tecniche diverse: dalla bolognese alla canna fissa. Ma la tecnica che ha trovato maggiore applicazione è stata la roubaisienne alla distanza di 13 metri.
I posti pesca sono ben curati e l’argine alto che rimane dietro la schiena assicura per chi pesca sempre buone condizioni anche in presenza di forte vento.
Considerato la profondità del canale e la leggera corrente dell’acqua i pescatori utilizzano lenze con grammature variabili dai 2 ai 5/6 grammi.
La pesca rende molto bene in presenza di una costante e precisa pasturazione per la quale vengono utilizzati composti specifici per le breme.
Chi ha trovato le giuste misure a questa pesca è riuscito a vincere con pesi sempre superiori ai 10 chilogrammi e spesso con punte anche vicine ai 20 chili.
Tanto pesce, quasi sempre breme, rari i carassi e le carpe. Chiedere ad un certo Mirco Della Bartola, forte agonista che da quest’anno veste i colori della Pesca sport Ferrara, il quale ha sbaragliato ad ogni gara la concorrenza vincendo a volte e altre stravincendo il proprio settore.
Mirco Della Bartola è diventato per tutti un riferimento e nello stesso tempo un vero spauracchio sia per i pesci sia per i pescatori del Medelana.
E come sempre accade dove c’è il pesce ci sono anche i pescatori.
Questo bellissimo posto potrebbe essere visionato dalla Federazione FIPSAS e magari potrebbe anche piacere ed essere inserito nel circuito delle gare importanti.
Gli agonisti applaudirebbero sicuramente.
Questa è la dimostrazione che ambienti per fare pesca sportiva in giro ce ne sono e qualcuno, come nel caso del Po di Volano, potrebbe dare grandi soddisfazioni anche al mondo dell’agonismo.
Medelana e il suo Po di Volano ne sono la più limpida e attuale rappresentazione.

Alessandro Scarponi

martedì 22 aprile 2008

E’ Primavera: la stagione migliore per lo spinning!


A SPINNING IL BLACK ATTACCA SEMPRE













Cari amici pescatori, ora che la primavera è finalmente arrivata, le giornate diventano decisamente più lunghe ed i nostri amici pinnuti più inclini a farci divertire, sono tutti indaffarati nella fase della riproduzione.
Questa fase biologica si manifesta proprio in questa stagione dell’anno.
Vorrei allora darvi qualche dritta per cercare di portare a riva (e poi liberare in acqua) qualche amico pesce che in questo periodo è alla costante ricerca di cibo.
Quali specie insidiare e dove?
Quasi tutte, per non dire tutte, le specie “da spinning” sono catturabili di questa stagione.
Tuttavia ve ne sono alcune per le quali il momento è eccellente.
Primo fra tutti il black bass che, non appena le acque (meglio sceglierle poco profonde) di lanche e stagni si riscaldano un pò, può farci davvero divertire.
Provate prima di tutto i minnows, riservando i “mitici” worms ai bass più apatici.
Come sempre, avvicinatevi piano, nascondetevi e state attenti a non proiettare la vostra ombra nell’acqua.
Preferite le ore centrali della giornata e, se fa già piuttosto caldo da diversi giorni, anche quelle verso il tramonto.
Passiamo ora al luccio, che in primavera viene un po’ snobbato (a torto), ma la riproduzione, da poco terminata, ne fa un buon cliente dei nostri artificiali.
L’esocide, di questo periodo, attacca sia i rotanti che i minnows, e quindi la scelta andrà fatta più che altro a seconda di dove pescheremo.
Vi consiglierei i rotanti se pescate in acque in movimento ed i minnows in acque ferme o molto lente.


UNA STUPENDA CATTURA DI UN BLACK BASS












Da non dimenticare anche gli spinnerbait, specie in acque molto ricche di ostacoli.
Le loro ottime caratteristiche antialga ci permetteranno di farli lavorare molto vicino a questi ostacoli, dove più facilmente vi sarà qualche luccio in agguato.
Vediamo ora il cavedano. Con l’avanzare della “bella stagione” questo furbo ciprinide tende a portarsi in acque piuttosto in movimento.
Se conoscete qualche corso d’acqua con sbarramenti, o comunque dove si forma qualche cascatella, insistete anche vicino alla schiuma, specie un poco avanti nella stagione.
Anche le rive con alberi un poco spioventi nell’acqua sono ottimi spot.
In ogni caso, mimetizzatevi bene e state attenti a mantenere sempre la lenza in tensione, soprattutto non appena l’artificiale cade in acqua. Ferrate più veloce che potete perché, detto in poche parole, il cavedano è un pesce furbissimo. Parliamo ora di trote. Se avete la fortuna di frequentare qualche torrente (meglio farlo in compagnia), la primavera è senz’altro una stagione adatta, ma molto dipenderà dai livelli e soprattutto dalla temperatura dell’acqua.
Se non trovate acqua di neve (che di solito si trova abbastanza avanti nella stagione, ma tutto dipende da luogo a luogo), potete tentare la fortuna più facilmente.
Anche qui con rotanti (n. 2 o 3) e minnows (5-7 cm, tipo rapala CD) potrete divertirvi con la regina del torrente.
La trota non è un animale estremamente schizzinoso, a patto di celare bene la nostra presenza, non fare rumore e cercare di effettuare lanci precisi.
E’ preferibile usare ami singoli senza ardiglione.
Perderete forse qualche trota in più, ma ne ucciderete qualcuna in meno.

lunedì 21 aprile 2008

ECCELLENZA NORD: PESCHIERA DEL GARDA


LA PREPARAZIONE DELLA PASTURA E' DETERMINANTE


NEL MINCIO E' IMPORTANTE LA PASTURAZIONE


SEBASTIANO ROSSI MITICO NUMERO UNO DEL CALCIO A PESCA NEL FIUME NUMERO UNO D'ITALIA












Domenica 20 aprile 2008 sulle acquee del fiume Mincio a Peschiera del Garda si è svolta la prima prova del CAMPIONATO DI PESCA AL COLPO denominato ECCELLENZA NORD.
Sono 50 le squadre partecipanti a questa competizione in rappresentanza di tutto il nord Italia.
A tenere alta la bandiera della Romagna partecipa quest’anno la Società A.P.S. Bellaria Igea Marina (Hydra) la quale è riuscita a posizionarsi al centro della classifica con 25 penalità in ragione dei seguenti piazzamenti individuali:
Mazzoleni Andrea 4° di settore con kg. 3,470;
Venturetti Andrea 10° di settore purtroppo senza pesce alla pesatura;
Calosso Renato 3° di settore con kg. 4,750
Dal Prato Stefano 8° di settore con kg. 1,050
Per questa gara quasi tutti i garisti hanno optato per la pesca a tecnica inglese sulla sponda opposta l’unica in grado di assicurare qualche cattura.
Il fiume azzurro, che esce dal lago di Garda, bagna in sponda sinistra la provincia di Verona mentre in argine destro la provincia di Brescia.
Il campo di gara è situato sulla sponda veneta ed il pesce si è preso in prossimità della sponda lombarda.
L’acqua del fiume in questa parte di stagione si è presentata alle lenze degli agonisti quasi ferma priva di quel minimo di corrente che avrebbe messo in movimento pesci come i cavedani.
Invece sulla pesca all’inglese è venuta fuori la pesca al carassio e alle scardole che pare siano molto numerosi in questo tratto di fiume.
Per la cronaca vince la prima prova con 6 penalità la squadra A della Società Cannisti Castelmaggiore (Hydra grazie a due vittorie e due secondi posto di settore per un totale di pesce catturato di kg. 21,435;
al secondo posto con 11 penalità la squadra A della Lenza Montecatinese con kg. 13,375;
al terzo posto di giornata con 11 penalità la Polisportiva Oltrarno Firenze squadra A con kg. 19,825;
A livello individuale salgono sul podio, grazie al maggior peso conseguito, i seguenti atleti:
1 Manni Marco 1° di settore con kg. 11,090 appartenente alla Società Alto Panaro Modena;
2 Savini Paolo 1° di settore con kg. 8,850 della Società A.S.D. Gruppo Pescatori Ortofrutticolo Bologna;
3 Morelli Sauro 1° di settore con kg. 8,430 della Società ASD L.P. Valdera Pontedera Pisa;

domenica 20 aprile 2008

ANITA: CAMP. PROVINCIALE A COPPIE TECNICA ROUBAISIENNE


DUE AMICI INSEPARABILI


UN CARASSIO DI ANITA CON IL MITICO BROLLI













Domenica 20 aprile 2008 sulle acquee del bellissimo canale di Anita si è svolta la seconda prova del CAMPIONATO PROVINCIALE A COPPIE TECNICA ROUBAISIENNE.
Tante le squadre partecipanti a questa gara di pesca al colpo provenienti dalle province di Forlì Cesena e Rimini.
Il canale in questa luminosa e calda giornata di primavera ha offerto ai partecipanti tanto pesce e tanto divertimento.
A finire nelle nasse dei pescatori sono state in prevalenza Breme e Carassi mentre le grosse carpe agganciate dalle lenze dei garisti sono riuscite a vincere la sfida liberandosi dall’amo.
La coppia Rossi Roberto e Tomedei Angelo appartenenti alla Società Le Aquile di Forlimpopoli sono riusciti a far fermare l’ago della bilancia a 21,220 chilogrammi grazie alle tante catture effettuate. Davvero una bella pescata.
Dopo due prove risulta in testa alla classifica provvisoria la squadra A della Società Artusiana grazie alle due penalità conquistate in ragione di due primi posto di settore; segue a ruota la squadra B del Club Pescatori Forlì capitanata da Berti Fabrizio con 3 penalità; il terzo gradino del podio è della squadra A guidata da Betti Vanni della Società Lenza Sammartinese di Forlì anch’essa con tre penalità.

giovedì 17 aprile 2008

PRIMAVERA, TEMPO DI “FREGA”

Questo è il periodo migliore per fare grossi bottini di pesce


IL VER DE VASE E' UN'ESCA MICIDIALE








La primavera è la stagione che accende la natura.
I rigori dell’inverno sono alle spalle e i pesci iniziano ad uscire dalle profonde buche dove sono stati rintanati per lunghi mesi per cercare cibo che la natura offre in abbondanza ma soprattutto per prepararsi alla fase della riproduzione.
Naturalmente i pesci, an¬che se condizionati in parte dagli umori del clima, fanno il massimo sforzo per compor¬tarsi come hanno sempre fat¬to seguendo il loro istin¬to.
L’orologio biologico che hanno in dotazione non com¬mette errori, può sicuramente ritardare o anticipare a secon¬da della temperatura del¬l'acqua, ma quando arriverà l'ora della riproduzione il risveglio dei sensi suo¬nerà per tutti.
Riprodursi è lo scopo principale degli animali, che lottano, a volte fino alla mor¬te, per adempiere a questa funzione la quale implica no¬tevole dispendio di energie, per integrare le quali, i pesci neces¬sitano obbligatoriamente di un'abbondante alimentazio¬ne.
Il periodo che precede (per rafforzarsi) o che segue (per rifarsi) la frega, quindi, è certamente quello che vede il pesce nella massima attività.
Tutti i pesci quindi sono in movimento progressivo ricer¬cando ed inghiottendo vora¬cemente tutto quello che tro¬vano senza fare tanti complimenti, naturalmente esche ed ami compresi.


GROSSI DANIEL CON UNA BELLA PESCATA













In questa stagione diventa, ovviamente, facile per tutti i pescatori divertirsi pe¬scando anche grossolonamente perchè, tra l’altro, i fiumi e i canali della Romagna sono ricchi di fauna ittica.
Un vero pescasportivo in questa stagione applica rigorosamente la dottrina del “catch and release” (prendi e rilascia), perché solo così si può salvaguardare la fase riproduttiva del pesce.
Evitiamo quindi di stressare i pesci trattenendoli per tante ore nelle nasse o di stringerli con forza al momento della slamatura e soprattutto in questa stagione dell’anno evitiamo di portare a casa il pesce per cucinarlo.
Non a caso ci sono anche leggi che cercano di tutelare la riproduzione dei pesci vietando la pesca a specifiche specie in alcuni momenti dell’anno come ad esempio il barbo, la carpa, la tinca.
Ma il pesce quando entra in calore, la frega appunto, si sposta e preferisce i tratti di fiume o canale con presenza di ghiareto o con bassi fondali.
Le femmine depositano milioni di uova strisciando la pancia sul fondale e su altri pesci e subito dopo il maschio le copre con continui getti di sperma.
Da li a pochi giorni, nasceranno gli avanotti che inizieranno a girovagare nel sottoriva, dove la corrente dell’acqua è meno forte alla ricerca di cibo e al riparo dai grossi predatori.
La vita nel fiume in questo periodo è come impazzita: anche gli uccelli, che abitualmente si nutrono di questa “crea”, si danno un gran da fare per catturare più prede possibili per sfamare a loro volta i piccoli che hanno nel nido.
Il Martin Pescatore ad esempio è il primo uccello, che sfrutta questa favorevole fase della stagione; i suoi tuffi in picchiata nel fiume sono continui per uscirne sempre con piccoli pesciolini nel becco.
Anche il visone, che oramai si è largamente diffuso lungo il corso dei nostri fiumi, Savio e Ronco, sa dove banchettare sfamando se stesso e la prole appena nata con tanto pesce anche di taglia.
Dal mare poi risalgono anche i gabbiani, veri e propri trita pesce, per approfittare di questa abbondanza.
Questo volattile quando trova il posto giusto riesce a divorare tutte le nascite di avannotti lasciando senza pesci quel tratto di fiume.
Il pesce in questa stagione è vulnerabile perché pensa solo ad amoreggiare e non si cura dei pericoli che possono arrivare da altri animali o dai pescatori.
La fase della frega per ogni esemplare dura qualche giorno e complessivamente qualche settimana.
E’ sicuramente la parte più bella dell’anno e i pescatori lo sanno visto che la pesca in questo periodo riesce a regalare moltissime catture.
Il segreto è trovare i posti giusti che nel fiume possono essere i ghiareti con bassi fondali, i piccoli fossi scavati dall’acqua nei lastroni di roccia, o nei sottoriva dei canali dove ci sono canneti e frasche in abbondanza.
Se vi trovate in un canale in questo periodo non sarà difficile vedere le canne scuotersi con forza; sono le carpe che cercano di deporre le uova ricercando i posti più sicuri infilandosi in mezzo alla vegetazione.
Per fare queste operazioni i grossi esemplari di carpa, visto che sono vicinissimi alla riva e spesso anche fuori dall’acqua, diventano facile preda per animali selvatici come le volpi.
Insomma una stagione, quella della frega, che nessuno vuole perdersi ed ogni pescatore deve assolutamente viverla con la canna in mano.

martedì 15 aprile 2008

IL PO DI VOLANO A MEDELANA OSPITA IL PROVINCIALE DI FORLI' CESENA

1° Prova del Campionato Provinciale Individuale Forlì Cesena


TANTO PESCE NELLA NASSA DI ZANI PER UN BEL PRIMO DI SETTORE


ZANI CON LA CARPA CHE GLI E' VALSA LA VITTORIA

Domenica 13 aprile 2008 ha preso il via il campionato provinciale individuale di pesca al colpo valido per gli agonisti di 1° serie della provincia di Forlì-Cesena.
Il campionato si svolgerà su quattro prove: canale Medelana 13 aprile, canale Ostellato 18 maggio, Canale Anita 22 giugno, Fiume Tevere Umbertide 20 luglio.
IL CAMPO DI GARA
Il canale Medelana è uno dei tanti collettori della Bonifica ferrarese dove scorre l’acqua del Po di Volano. Per arrivare a questo canale occorre percorrere la super strada Porto Garibaldi – Ferrara, uscire a Rovereto, e dopo pochi chilometri si raggiunge il canale. Questo corso d’acqua è navigabile e la profondità è sui tre metri circa. L’acqua si presenta sempre con una leggera corrente che aumenta sensibilmente nel periodo estivo quando entrano in funzione le grandi idrovore dei Consorzi di Bonifica per pompare acqua necessaria per l’irrigazione delle coltivazioni agricole.
LA GARA
Alla prima prova si sono iscritti un centinaio di agonisti e subito è stata lotta dura tra i Big della lenza per aggiudicarsi una buona posizione di classifica. Con questo campionato infatti c’è in gioco l’accesso al campionato Italiano individuale di pesca al colpo che solo i primi della classifica finale acquisiranno il diritto a parteciparvi nel 2009.
Il campo di gara si è presentato nelle migliori condizioni anche se il pesce presente in queste acque, in prevalenza Bremes, ha iniziato a mostrare la lunaticità tipica del periodo che precede l’entrata in frega.
Il sottoriva di alcuni tratti del campo di gara si presentava pieno di pesci che sguazzavano tra la cannella intenti ad amoreggiare. Uno spettacolo unico, che solo la natura sa offrire, fatto da migliaia di Bremes, di tutte le taglie, che si strofinavano a vicenda intente a deporre e fecondare le uova.
Il problema è che i pesci, che quasi si potevano toccare con le mani, non abboccavano all’amo in quanto troppo presi dalle operazioni di frega.
Qualcuno, come il sottoscritto, ci ha perso una buona mezz’ora di gara, attirato da tutto quel pesce a portata di mano, ma il risultato è stato scarso. Quella mezz’ora di pesca ha condizionato tutta la gara ed alla fine è costata alcune posizioni di classifica.
A conti fatti bisognava non tenere conto del pesce in frega nel sottoriva e impostare la pesca al centro del canale. Ma ormai la frittata è fatta ed il sesto piazzamento di settore peserà sulla classifica generale del campionato.
LA TECNICA
La gara si è svolta a tecnica roubaisienne con canna lunga fino a tredici metri.
Considerato la profondità del canale e la leggera corrente dell’acqua i pescatori hanno dovuto montare lenze da 1 a 5 grammi.
Alle nove il giudice della FIPSAS, Stefano Sportelli, ha dato il via alla gara consentendo ai pescatori di effettuare la pasturazione iniziale composta da bocce di pastura specifica per le Bremes.
Pastura che su questo canale gioca un ruolo fondamentale per attirare il pesce in zona di pesca ed assicurarsi le ambite catture.
Per prendere pesce occorre pescare bene ma ancora più importante è pasturare bene. Bocce continue e tutte nello stesso punto per tenere il pesce in pesca. E’ un lavoro difficile e di precisione che solo i più esperti riescono a fare alla perfezione per garantirsi le abboccate necessarie.
Ed i più bravi non si sono fatti scappare l’occasione occupando le prime posizioni della classifica grazie alla vittoria dei rispettivi settori.
Così è stato per i campioni della Società di pesca Città del Rubicone di Savignano come Zavoli Oscar, Brolli Mauro, Piscaglia Luca, Trevisani Marco e Zani Maurizio i quali hanno dominato la gara vincendo 5 settori su 8.


IL CAMPIONE ZAVOLI OSCAR















L’INTERVISTA
A Zavoli Oscar, campione provinciale uscente 2007 abbiamo chiesto un commento sulla sua gara:
“sono riuscito ad arrivare primo del mio settore dovendo modificare, durante la gara, l’impostazione di pesca. Ho iniziato pescando le Breme sul fondo ma mi sono reso conto che la pesca non rendeva come volevo. Su questo canale il pesce ha degli svarioni di umore che ti mettono facilmente fuori strada. Il giorno prima il pesce si prende in un modo e il giorno dopo con la stessa tecnica ne prendi pochi. Ecco, quando ti capitano situazioni del genere occorre ragionare e mettere in campo quelle varianti che ti fanno trovare il pesce per vincere la gara. Io per esempio dal fondo ho provato ad alzarmi a mezz’acqua e li sono riuscito a trovare qualche pesce in più consentendomi di vincere la mia gara.
Per questa pesca a mezz’acqua ho utilizzato una lenza leggera da 0,75 grammi, ogni tanto lanciavo piccole pallini di pastura morbida che si spaccavano in superficie provocando un effetto nuvola che attirava il pesce. Sono contento perché inizio il campionato con una bella vittoria anche se so che il cammino da qui al 20 luglio è molto lungo e difficile”.
Puoi dirci che pastura hai usato per questo campo di gara?
“dalle prove fatte nei giorni precedenti la gara ho notato che il pesce rispondeva meglio sulla pastura di colore scuro mentre con quella di colore giallo dopo un pò scompariva. Forse la pastura chiara oltre ad attirare le Bremes attira anche pesci predatori come il siluro dichiarato nemico numero uno di tutto il pesce bianco”.
Un tuo giudizio sul canale Medelana…
“è la prima volta che la FIPSAS di Forlì Cesena sceglie questo campo di gara per il campionato provinciale molto frequentato invece dai pescatori Ferraresi per la sua grande pescosità. Devo dire che la profondità dell’acqua e la leggera corrente fanno aumentare le difficoltà e questo permette fin da subito di fare selezione nella classifica tra gli agonisti”.
Un tuo pronostico su questo campionato?
“l’anno scoro sono riuscito a vincere il titolo di Campione provinciale per la seconda volta .. e se non ricordo male il detto non c’è due senza tre non l’ho inventato io però farò di tutto per dare soddisfazione a chi l’ha inventato. Spero di arrivare all’ultima gara nelle prime posizioni anche se ci sono pescatori agguerriti che hanno mostrato le proprie bellicose intenzioni. In ogni caso se è vero che l’inglese Alan Scotthorne è riuscito a diventare Campione del mondo individuale per ben cinque volte non vedo perché anch’io non posso diventare campione provinciale per la terza volta?
Una cosa è certa - a vincere ci proverò ogni domenica e i pesci, così come i miei avversari, sono avvertiti!”

mercoledì 9 aprile 2008

FORLI' CESENA: INTENSA ATTIVITA' AGONISTICA


LUCA PULZETTI CON UN BEL CARASSIO DI ANITA













PRIMA PROVA DEL CAMPIONATO PROMOZIONALE DI SERIE C DELLA PROVINCIA DI FORLÌ CESENA
Domenica 6 aprile nelle acquee del canale di Anita, storico corso d’acqua che costeggia la grande laguna delle valli di Comacchio, si è svolta la prima prova del campionato promozionale di serie C della provincia di Forlì Cesena.
Vi hanno preso parte 83 persone armate di canna e lenza per insidiare i carassi e le breme che abitano queste acquee.
Il campionato promozionale sviluppa due classifiche una per Società e una individuale.
Per la classifica individuale si piazza subito al primo posto Mirco Caselli di Cesena portacolori del Team G.P.S. Santarcangelo il quale riesce a portare alla pesatura kg. 12,260 tra carassi e breme.
Al secondo posto si piazza Lucio Palazzi della Società Le Aquile di Forlimpopoli grazie ai suoi kg. 8,480 di pesce catturato.
Al terzo posto si piazza Antonio Muratori della Società Città Del Rubicone di Savignano sul Rubicone con kg. 8,260 di pesce.
Per la classifica di Società si insedia subito al vertice la squadra B della Società Città Del Rubicone di Savignano sul Rubicone la quale vince la gara grazie alle 7 penalità realizzate dai suoi garisti che sono:
Zamagni Claudio A.S.D. Città Del Rubicone kg. 4,140 - 2° di settore
Ramilli Lamberto A.S.D. Città Del Rubicone kg. 4,040 - 3° di settore
Muratori Antonio A.S.D. Città Del Rubicone kg. 8,260 - 1° di settore
Guidi Germano A.S.D. Città Del Rubicone kg. 3,810 - 1° di settore
PRIMA PROVA DEL CAMPIONATO PROVINCIALE BOX FIUME
Sul fiume Ronco Bidente a Forlì si è svolta la prima prova del campionato provinciale Box Fiume.
A questa prova hanno aderito 47 box, ognuno formato da quattro concorrenti, quindi quasi 200 pescatori distribuiti lungo tutto il corso del fiume i quali si sono cimentati con tante catture tra cavedani e barbi.
Sul podio sono salite, in ragione dei risultati conseguiti, le seguenti formazioni:
1° assoluta Lenza Forlivese squadra A con kg. 25,060 di pesce pescato
2° assoluta Pesca Sport Imolese squadra A con kg. 13,540 di catture
3° assoluta Gruppo Sportivo Val Del Rabbi Predappio squadra A con kg. 12,860.
GARA DI PESCA IN BENEFICENZA A FAVORE DELLA A.I.L.
Alcuni giorni prima, per la precisione il 29 marzo, sul canale di Anita si è svolta una gara che merita si essere segnalata per la finalità imposta dagli organizzatori della Lenza Romagnola di Ravenna.
E’ giusto ricordarla perché l’intero incasso proveniente dalle quote di iscrizioni è stato devoluto totalmente in beneficenza a favore della A.I.L. (Associazione Italiana Leucemie).
Un complimento quindi agli organizzatori ed a tutti i pescatori che vi hanno partecipato.
Per la classifica finale di questa gara si sono messi in evidenza i seguenti pescatori:
1° assoluto individuale Boccafogli Franco Società Canne Estensi FE con Kg 5,800
2° assoluto individuale Fonti Davide Team Bellaria Igea con Kg 3,770
3° assoluto individuale Muccini Matteo Società APS Miramare Rimini con Kg 2,940
4° assoluto individuale Garotti Antonio Lenza Bagnacavallese Ravenna con Kg 2,640
5° assoluto individuale Liverani Luciano Il Tucano con Kg 2,360
6° assoluto individuale Brunetti Maurizio Cannisti Bianco Azzurri FE con Kg 2,140
La classifica di Società vede salire sul podio i seguenti sodalizi:
1° società assoluta Lenza Bagnacavallese Ravenna sq. A Punti 9
2° società assoluta Canne Estensi Fe punti 13
3° società assoluta Lenza Bagnacavallese Ravenna sq.B Punti 15

martedì 8 aprile 2008

IL BRIAN E' INCREDIBILE

Il Brian è incredibile!


IL CANALE BRIAN (VE)














Lo puoi odiare alla follia o lo puoi amare alla follia ….. ma sicuramente a fine gara non ti lascia indifferente.
Ogni anno che lo si affronta lo aspetti diverso, ma nella sua imprevedibilità è costantemente uguale.
Sono troppi gli elementi che tutte le volte differiscono e ne cambiano le caratteristiche.
Le maree, il clima, le erbe, le freghe del pesce sono tutti elementi che ogni volta condizionano la pesca e la condotta di gara.
Le gare in Brian sono gare vere dove la fantasia del pescatore viene fuori tutte le volte.
Le pesche che puoi fare sono tante e tutte hanno un loro senso.
Da zona a zona puoi cambia ogni volta il pescato.
La prima e la quarta sono le zone più difficili in quanto meno pescose. Questa bassa pescosità lascia quindi aperte tutte le possibilità tecniche: inglese, fissa, bolognese. Tutto può andare bene.
La seconda e la terza presentano più uniformità e pescosità e la gara è di più facile lettura.
Io ho pescato in quarta zona dove la pescosità è stata bassa e sinceramente pensavo fosse un po’ più alta.
Questo è stato l’errore che mi ha caratterizzato la gara.
Ho impostato la gara con una canna d’acqua a qualche metro dalla riva perché nelle prove del giorno prima avevamo visto una maggiore attività a quella profondità.
In quarta zona è stato un errore madornale: il pesce mangiava con due/tre metri di acqua e sotto le canne già dal via.
I primi 10 minuti sono stati letali: i pesci più importanti sono stati presi proprio in quel momento e io ….. ero fuori pesca.
Sono corso subito ai ripari ma ormai il danno era fatto.
Il mio vicino (che poi farà il secondo) prende 6 carassi che io ancora devo bollare.
Per dire il vero attacco un pesce molto importante che però rompo malamente: a mio avviso avevo il filo rovinato perché rompo subito senza una logica.
Comincio in salita la gara e con le dovute modifiche comincio a prendere qualche scardola un carassio e qualche alborella.
Con poco meno di 800 grammi faccio il 7mo.
Vince Bacci con 1,8 Kg pescando di tutto e con tutte le tecniche: scardole, carassi e alborelle.
Veramente bravo e pronto a fare tutte le pesche compresa nell’ora centrale dove tutto il canale sembrava “morto” prendere alborelle con la canna fissa.
Poi in tre sono in un fazzoletto attorno al 1,2 – 1,3 Kg.
La gara finisce con tanti rammarichi, ma soprattutto il rammarico di non avere capito la giusta impostazione, ma in un campo di gara così vario e difficile è normale che sia così.
La gara la vince il Team Bazza con 6 punti: veramente bravi.
Tra i primi vorrei sottolineare la prova dell’amico Bortolan e soci (C.C. Vicenza) che ha capito l’esatta impostazione della gara e che me l’aveva anche detto: la prossima volta ti starò a sentire di più.
Veramente sfortunati gli organizzatori Sandonatesi che dopo tre primi portano un 10. In questa squadra pesca un nostro ex compagno Marchi Daniele che tanto ha amato questo canale da venirci a pescare: sei stato veramente bravo e il primo ripaga i tuoi sforzi. Complimenti te li meriti.
E squadre forti poi sono tutte li davanti tranne l’Emiliana: ma a questo tutti gli anni Gabba e soci ci hanno abituato. Intanto poi recuperano eccome!
La prossima è ad Anita.
Ieri hanno pescato alcuni provinciali a tecnica roubaisienne e hanno preso tantissimo (dai 10 ai 15 kg).
All’inglese nei giorni scorsi qualcosa si è preso ma mediamente molto meno rispetto che a roubaisienne.
In questi giorni tanto si è discusso sulla tecnica da utilizzare dicendo tutto ed il suo contrario.
A mio avviso dobbiamo andare verso la tecnica che più ci garantisce uniformità e divertimento.
Nei giorni scorsi la tecnica all’inglese non ha dato né l’uno né l’altra.
In questi momenti è importantissimo cercare il divertimento nel mondo della pesca.
Ripristiniamo la roubaisienne ad Anita come la maggioranza del pescatori chiede e cerchiamo per il prossimo anno campi dove utilizzare la tecnica libera…… come il Brian.
Sono comunque convinto che il Comitato di Settore saprà analizzare tutte le indicazioni e scegliere per il meglio.
LUCA PISCAGLIA

lunedì 7 aprile 2008

GRANDI CATTURE AL RUBICONE DAY


(SCARPONI E DE LORENZI 1° ASSOLUTI CON KG. 36,300)

(RAMILLI E ZANI 2° ASSOLUTI CON KG. 31,680)

(GRAFFIETI E CAMPEDELLI 3° ASSOLUTI CON KG. 29,580)



(ALESSANDRO SCARPONI DI CESENA RIESCE A PORTARE ALLA PESA BEN 20 KG. DI BREME)

(ROBERTO TRABUCCO PLURICAMPIONE DEL MONDO MENTRE SPIEGA I SUOI SEGRETI)











In una meravigliosa giornata di sole si è svolto domenica 30 marzo 2008 nel campo di gara del canale Circondariale di Ostellato (Fe) il Rubicone Day, competizione di pesca al colpo individuale e a coppie organizzata dalla Società Città del Rubicone di Savignano sul Rubicone (FC).
La ricca premiazione riservata ai vincitori della classifica a coppie è stata offerta dal Negozio di Pesca “Hunting & Fishing Scarpellini” di Savignano e dalla ditta Trabucco Diffusion di Parma che tra l’altro è lo sponsor ufficiale del Team Romagnolo.
L’evento sportivo ha attirato molti soci, addirittura qualcuno si è scomodato perfino da Bergamo per partecipare a questa gara sociale.
A rendere perfetta la giornata ci ha pensato il pesce con tante catture come da tempo non se ne vedevano su questo canale.
Alle nove è stato dato il “giù le canne” e subito dopo sono arrivate le prime abboccate; a finire nelle nasse dei garisti tante Breme con pezzature da 300 a 1000 grammi di peso.
Ogni pescatore poteva pescare con una canna sola, tecnica inglese o tecnica roubaisienne anche se a conti fatti quella che ha reso maggiormente è stata la tecnica canna roubaisienne alla lunghezza di 13 metri.
Il Rubicone Day era già iniziato due sere prima con la visita presso la sede sociale, del pluricampione del mondo di pesca al colpo Roberto Trabucco il quale ha avuto modo di raccontare ai molti presenti tanti segreti per avere successo nelle gare di pesca.
Si è parlato del pesce del momento, la Breme, di come preparare ottime pasture da richiamo e le lenze migliori per insidiarle.
I suggerimenti del Campione del Mondo sono stati subito messi in pratica tanto da consentire ai pescatori nella gara del Rubicone Day di catturare tantissimo pesce.
Ad esempio in tre ore di pesca, tanto dura una gara, Alessandro Scarponi di Cesena riesce a portare alla pesatura ben 20 chili di Breme aggiudicandosi il 1° posto assoluto nella classifica individuale.
Per la classifica a coppie, invece, vincono Alessandro Scarponi e Riccardo De Lorenzi i quali unendo i rispettivi pesi riescono a far fermare l’ago della bilancia a 36,300 kg di pesce.

Questi i risultati individuali:
settore A:
Piscaglia kg. 9,640;
Trevisani kg. 15,880;
Zavoli kg. 7,280;
Masinari kg. 2,960;
Bersani kg. 7,820;
Ramilli kg. 14,440;
Lugaresi kg. 3,120;
Campedelli kg. 12,140;
Biondi kg. 7,440;
Sama kg. 8,180;
Brolli kg. 3,880;
settore B:
Fabbri kg. 8,880;
Zamagni kg. 11,080;
Tosi kg. 13,100;
De Lorenzi 16,300;
Graffieti kg. 17,820;
Pulzetti kg. 9,980;
Barilli kg. 10,360;
Zani kg. 17,140;
Aureli kg. 15,200
Semproli kg. 13,700;
Grossi kg. 9,460;
Scarponi kg. 20,000
Per la classifica degli abbinamenti a coppie salgono sul gradino più alto del podio i seguenti garisti:
Scarponi – De Lorenzi kg. 36,300;
Ramilli – Zani kg. 31,680;
Graffieti – Campedelli kg. 29,960;
Trevisani – Semproli kg. 29,580

domenica 6 aprile 2008

THE REALM OF FISHING

LA CULTURA INGLESE DELLA PESCA SPORTIVA

UN VIAGGIO A LONDRA NELLA STORIA DELLA CANNA DA PESCA

Pochi giorni fa sono stato a Londra con un gruppo di amici.
Guardando la moneta inglese con incise le facce dei Sovrani mi sono venute alla mente i Re e le Regine che si sono succeduti; vedendo il grande fiume Tamigi, ho subito pensato ai grandi campioni inglesi della pesca sportiva.
Ecco, mi sono detto, questa è la terra dove sono nati e cresciuti personaggi come Bob Nudd, Alan Scotthorne, Steve Gardner, Tom Pichering che nella pesca al colpo sono veri e propri miti.
Pescatori che ho avuto la fortuna di vedere in azione con la canna in mano, molti anni fa, quando venivano in Italia a disputare Tornei internazionali di pesca al colpo nel canale di Ostellato a Ferrara.
La pesca in Inghilterra è uno sport molto popolare con personaggi che lo praticano per professionismo e questo spiega perché gli inglesi sono sempre stati i primi della classe nelle competizioni internazionali.
Non a caso Alan Scotthorne è campione del mondo individuale per ben cinque volte di cui l’ultima vittoria l’ha ottenuta ai campionati mondiali di pesca nel 2007 in Ungheria.
E così, da curioso che sono, visto che mi trovavo a Londra ho fatto una ricerca per capire come ha avuto inizio la storia della pesca sportiva in questo paese.
Intanto una prima idea me l’ero fatta osservando, dal finestrino dell’aereo, le grandi distese di verde interrotte ogni tanto da fiumi, laghi e canali dove scorre tanta acqua dolce.
Ecco, ho pensato, ogni specchio d’acqua che vedo sarà pieno di pesci e i pesci creano i pescatori.
Anche nel tragitto fatto in treno da Stansted a Londra ho visto da vicino tanti specchi d’acqua e anche alcuni canali.
Addirittura in un canale c’erano pescatori in assetto da gara che pescavano con la canna inglese.
Ho notato che i posti di pesca non erano situati sull’argine del canale ma ogni postazione di pesca era stata appositamente creata con una piccola penisola di terra lunga una decina di metri che di fatto consentiva al garista di pescare in posizione più avanzata verso il centro del canale.
D’altra parte se la pesca in Inghilterra è uno sport professionistico tutti devono avere pari condizioni di pesca senza i condizionamenti di fortuna derivanti dal posto pesca.
In Italia per esempio queste strutture create ad hoc esistono solamente in rari campi di gara ma ce ne sono altri come nel canale di Anita dove per vincere occorre essere bravi ma anche fortunati nel posto di pesca.
Un’altra cosa che mi ha sorpreso è stata l’attrezzatura da pesca che avevano sul posto. Poche cose pratiche e tanta semplicità: un paniere, due canne, un guadino, la nassa e l’immancabile ombrellone per ripararsi dalle piogge che in Inghilterra, come sappiamo, arrivano a sempre di sorpresa e quando meno te lo aspetti.
E così mi sono voluto documentare, per curiosità, su come abbia avuto inizio la pesca sportiva in questo paese.
E dalla ricerca ho scoperto che le prime canne da pesca in Inghilterra sono state costruite fra il 1750 e il 1850.
Le canne venivano costruite con numerosi legni, fra cui il frassino, lo hickory, lancewood e il bambù. In quel periodo, di maggiore mobilità generata dalla rivoluzione industriale, accanto alle lunghe canne in più pezzi per la pesca a mosca e alle più corte per la pesca a fondo, cominciarono a diffondersi la canne da viaggio (travellers rods). Di solito queste erano di greenheart, legno denso proveniente dai paesi caldi, o di altro legno ed erano suddivise in numerosi pezzi che entravano ordinatamente in un astuccio o in una borsa che potevano essere tenuti in tasca. Esistevano anche canne a forma di bastone da passeggio, però non divennero mai popolari.
Successivamente venne adottato il bambù esagonale che a poco a poco si rivelò la soluzione migliore per costruire canne da pesca.
I primi fusti di bambù arrivarono dall’India in Inghilterra intorno al 1760 grazie a Robert Clive e alla East India Company.
In Inghilterra il primo riferimento scritto di listelli di bambù incollati si ha nel 1801 grazie a Charles Snart nel libro Pratical Observations on angling, in the river Trent. In questo libro Snart descrive alcune canne da pesca acquistate a Londra e prodotte con listelli di bambù incollati fra loro.
L’evoluzione portò poi a realizzare le ghiere per le connessioni della canna ma non durarono perché ritenevano che i lanci senza le giunture metalliche fossero più regolari.
Con le ossa di balena si costruivano gli ultimi 20 centimetri della punta sostituiti successivamente con legni molto leggeri e flessibili.
Le canne Catskill di Leonard ricevettero una medaglia d’oro speciale alla London Exhibition del 1883 e negli anni successivi continuarono a evolversi e a essere costruite con una cura dei particolari notevole per l’epoca.
G. Little un artigiano inglese nel 1945 fabbricava le prime canne in bambù incollato per la pesca al salmone e offriva alcuni modelli con il calcio in noce e cimini in bambù a listelli.
La successiva H. L. Leonard Rod Company prestò particolare attenzione ai modelli da gara per lanci a distanza.
La ricerca e l’innovazione nel frattempo facevano passi da gigante al punto da adottare prodotti moderni che hanno rivoluzionato la canna da pesca.
Dopo le canne in fibre vegetali come (canna palustre, canna bambù, canna in tonchino) sono arrivate quelle in fibra di vetro e poi in fibra di carbonio.
Il resto è storia dei giorni nostri con l’Italia che nel campo della ricerca e della produzione di canne da pesca è riuscita a superare i maestri inglesi da tanto tempo.



(BOB NUDD ...LA LEGGENDA)



(BOB NUDD)

sabato 5 aprile 2008

GARA SOCIALE CITTA’ DEL RUBICONE


FOTO DI GRUPPO "CITTA' DEL RUBICONE"


BARILLI PAOLO "CITTA' DEL RUBICONE"


SEMPROLI FABRIZIO AD OSTELLATO













Domenica 6 aprile si è svolta una gara sociale di pesca al colpo della Società Città del Rubicone nel bellissimo canale di Ostellato in provincia di Ferrara.
I garisti si sono cimentati nelle tecniche di pesca a roubaisienne e inglese.
Il sorteggio assegna i posti di pesca più favorevoli, i due picchetti estremi, a Marco Trevisani che opta per la pesca a roubaisienne e Paolo Barilli che sceglie la tecnica inglese.
La gara però viene vinta da Mauro Brolli di Riccione il quale riesce a portare alla pesatura ben 18,560 kg. di breme.
Questo forte agonista della pesca al colpo ha impostato la sua gara optando per una lenza nontata con galleggiante da due grammi mentre altri per entrare in pesca hanno dovuto ripiegare su una lenza molto leggera e con l’esca ben appoggiata a terra.
Anche gli “inglesisti” sono partiti pescando sul fondale anche se sono riusciti a trovare alcuni pesci anche a mezz’acqua.
Per catturare le Breme a galla c’è un trucco: occorre lanciare in acqua bocce di pastura molto morbida che spaccandosi in superficie lasci cadere un alone di particelle in grado di attirare il pesce.
Un altro trucco per attirare il pesce sul luogo di pesca è quello di lanciare piccole palle di pastura per evitare di spaventare il pesce ed allontanarlo.
In ogni caso, dopo tre ore di gara, la classifica finale vede prevalere su tutti Mauro Brolli seguito a ruota da Paolo Barilli mentre terzo si è classificato Daniele Marchi.

12 BARILLI Paolo KG 13,320; 2° CLASSIFICATO (pescato inglese)

13 BROLLI Mauro KG. 18,560; 1° CLASSIFICATO (roubaisienne)

14 MARCHI Daniele KG. 12,220; 3° CLASSIFICATO (roubaisienne)

15 ZANI Maurizio KG. 10,220; 5° CLASSIFICATO (roubaisienne)

16 ZAVOLI Oscar KG. 6,660; (pescato inglese)

17 MASINARI Claudio KG. 5,060; (roubasienne e inglese)

18 SCARPONI Alessandro KG. 7,220; (roubaisienne)

19 BIONDI Ivan KG. 11,460; 4° CLASSIFICATO (roubaisienne)

20 ZANI Lucio KG. 3,780; (roubaisienne)

21 CAMPEDELLI Manuele KG. 7,000; (roubaisienne)

22 SEMPROLI Fabrizio KG. 8,420 (roubaisienne)

23 PISCAGLIA Luca KG. 7,060; (pescato inglese)

24 TREVISANI Marco KG. 9,680; 6° CLASSIFICATO (roubaisienne)

giovedì 3 aprile 2008

LA “BREMERIA” DI OSTELLATO


MAURO BROLLI CON LE BREME DI OSTELLATO













Forse la resurrezione del canale di Ostellato situato in Provincia di Ferarra si sta compiendo grazie al campo di gara situato all’interno delle Oasi vallive della Covato Sorgeva.
L’impatto con l’ambiente che lo circonda è ottimo e la pescosità non è da meno.
Ci sono stato a pescare alcune domeniche fa e la giornata era accompagnata da una fastidiosa nebbia che copriva ogni cosa.
Ma poi il sole è riuscito a farsi strada e con esso anche un vento sempre più prepotente che ha ripulito l’aria lasciando così intravedere i lati migliori di quel posto tipico delle Valli di Comacchio.
Per arrivare alle postazioni di pesca, tutte numerate con picchetti fissi, si percorre una strada ben curata che costeggia sul lato sinistro diversi laghetti riservati alla pesca amatoriale e al carp-fishing mentre sul lato destro scorre il canale riservato a campo di gara.
Ogni domenica il campo di gara, che può contenere trecento pescatori, fa registrare il tutto esaurito e spesso è difficile trovare lo spazio per pescare.
Le tecniche di pesca più adatte su questo canale sono la pesca all’inglese la pesca a roubaisienne.
Sarà la comodità, la bellezza, la quiete delle oasi vallive ma certamente a richiamare tanta gente, come ai bei tempi che furono, dove ogni domenica arrivavano a centinaia da ogni parte, è il divertimento assicurato fatto di tante ma tante catture di pesce.
Una volta erano alborelle e scardole, poi solo carassi e oggi invece, a far affondare il galleggiante, sono solo abramidi o Breme.


UNA NASSA CON TANTE BREME



















Tante breme di taglia discreta con tanti esemplari anche superiori al chilo.
Addirittura un pescatore mentre pescava a fondo con la tecnica del carp-fishing è riuscito a catturare una super Breme di dodici chili.
La pesca c’è quasi subito e le breme, quando entrano in pastura, se si alimentano sapientemente si riescono a tenere nel raggio d’azione di pesca anche per tre ore.
Così è stato per molti garisti capaci di portare alla bilancia un pescato con pesi a due cifre.
Per esempio nella gara sociale organizzata dalla Società Città del Rubicone (FC) il maggior peso di giornata viene realizzato da Marco Trevisani con kg. 17,570, secondo Riccardo De Lorenzi con kg. 17,390, terzo Fabrizio Semproli con kg. 14,000.
Nasse piene di pesce per conservarlo vivo messe a dura prova al momento del salpaggio per la pesa.
La profondità di questo tratto di canale si aggira sui due metri, la corrente è quasi assente e le lenze migliori risultano quelle con galleggianti variabili da 1 a 2 grammi.
La pasturazione è importante farla bene e con continuità per tenere il pesce fino alla fine.
Nelle Oasi vallive è in vigore un regolamento che prevede il divieto di pesca durante la settimana mentre è consentita la pesca al sabato senza l’uso della nassa per evitare di provocare la pressione agonistica al canale e troppo sfruttamento del pesce.
L’ingresso alle Oasi costa 1,5 euro a persona e lungo il canale è possibile sostare per trascorrere allegre giornate in relax e fare pic-nic con barbecue.
Sono presenti spazi attrezzati per bambini e sono possibili escursioni con biciclette all’interno delle Oasi vallive anche con mezzi presi a noleggio.
Per arrivarci dalla Romagna occorre percorrere la statale Romea che da Ravenna porta a Venezia. A Porto Garibaldi prendere la super strada per Ferarra e uscire ad Ostellato. Seguire i cartelli turistici Oasi Vallive e dopo solo tre chilometri saremo arrivati. In tutto da Cesena la distanza è di 95 chilometri ma vale proprio la pena andarci per trascorrere una meravigliosa domenica di relax. Parola di Alessandro Scarponi.
CARTOLINE DI PESCA DI ALESSANDRO SCARPONI
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