domenica 20 luglio 2008

ZAVOLI OSCAR CAMPIONE DI ROMAGNA 2008

E non c’è due senza tre!


IL CAMPIONE OSCAR ZAVOLI














L’ultima prova del campionato provinciale individuale di pesca al colpo, svoltasi ad Umbertide sul fiume Tevere, consegna il titolo di campione provinciale individuale a Zavoli Oscar.
Il forte agonista di Santarcangelo di Romagna, che gareggia da quest’anno con la Società Città del Rubicone di Svignano s/R, ha superato anche l’ultimo ostacolo dando prova di tutta la sua forza agonistica vincendo il suo settore e aggiudicandosi in tal modo il titolo per la terza volta la seconda consecutiva.
Ma vediamo di conoscere da vicino questo campione di pesca:
Zavoli Oscar nasce a Rimini 39 anni fa sposato con una figlia di nome Lucrezia. Inizia ad armeggiare con canna e lenza quando ancora era un bambino, dall’età di 5 anni, accompagnato dalla mamma in un vicino laghetto per pescare pesci rossi.
Da ragazzo, con gli amici inizia le sue scorribande piscatorie nei laghetti vicino a casa e non disdegna uscite anche sui vicini fiumi Marecchia e Uso nei quali impara l’arte di pescare i furbi cavedani nell’acqua corrente.
Il campo di gara FIPSAS di Poggio Berni è la sua palestra dove ha la possibilità di osservare da vicino affermati garisti competere ogni domenica.
La scintilla per le gare scocca quando con un gruppo di amici si iscrive ad una Società di pesca, il GPS Santarcangelo, la quale lo iscrive al campionato Trofeo FIPS laghetti.
Poi sempre crescendo scopre la pesca in canale e nei grandi fiumi italiani come il Tevere, l’Arno e il Mincio.
La sua smania di primeggiare lo porta a sperimentare sempre qualcosa di nuovo per avere, in ogni competizione, sempre l’asso nella manica per vincere.
La sua vita extra lavorativa è totalmente dedicata alla pesca: le ore di pesca con la canna in mano si alternano a quelle della ricerca personalizzata sui materiali. Sono sue le intuizioni migliori, che poi diventeranno di riferimento anche per altri garisti come la scelta dei migliori ami per la pesca di pesci specifici, la scelta di ingredienti e la preparazione autonoma di pasture da pesca; la creazione e la modifica di galleggianti da pesca per i vari fiumi, laghi e canali.
Ma la sua vera forza, quella che gli fa avere una marcia in più, sta nel saper leggere immediatamente una gara, interpretando al meglio il posto di pesca e le scelte tecniche da adottare.
Insomma un uomo con un forte senso dell’acqua e questo valore aggiunto gli permette appunto di intuire prima di altri le soluzioni migliori per vincere le sfide nella pesca.

















Se altri pescatori, per diventare bravi agonisti, hanno necessità di studiare il campo di gara, di provarlo e scegliere, anche dopo avere commesso errori di impostazione, le soluzioni migliori, così non è per Zavoli Oscar al quale bastano pochi minuti per capire e decidere cosa fare.
Un’occhiata all’acqua e una al cielo e dal paniere spunta sempre la lenza giusta che gli fa catturare spesso un pesce in più degli altri.
Queste sono le ragioni che hanno fatto diventare questo personaggio un campione di pesca.
Ma dopo averlo scrutato da vicino è il momento di ascoltare dal diretto interessato il commento sulla sua ennesima vittoria:
“questo terzo titolo individuale di campione provinciale è il coronamento di una stagione agonistica che sta andando davvero alla grande. Insieme alla mia squadra partecipo al campionato nazionale di serie A2 e anche lì stiamo occupando le prime posizioni della classifica - inoltre nel 2008 sono qualificato per le fasi finali del campionato italiano di pesca al colpo.
Davvero un bel momento. La gara sul fiume Tevere ad Umbertide non l’avevo preparata come di solito faccio per le altre gara a squadre. I cavedani li conosco ormai tutti per nome e per cognome e so come farli abboccare. Se una domenica vogliono mangiare in bianco è inutile dargli la pasta con il pomodoro o vice versa. Molti pescatori commettono l’errore di far girare la lenza e di offrire un’esca poco gradita. I pesci d’altra parte hanno sbalzi d’umore e gusti diversi come gli umani che vanno sempre interpretati. Pescare cavedani con il sole in cielo è una cosa, pescarli quando è nuvoloso o tira vento è un’altra cosa ancora. La pesca del cavedano, dove l’acqua scorre, mi ha sempre attratto e quindi riesco a dare sempre il meglio di me stesso con il minimo sforzo.
Dove l’acqua corre bisogna non solo pescare bene ma anche e soprattutto pasturare bene.
L’acqua che scorre nel fiume crea dei vortici, dei rigiri, dei canali, dei flussi sommersi e là sotto dobbiamo far girare la nostra lenza con attaccata la nostra esca.
Far girare la lenza a dieci centimetri fuori dalla scia della pasturazione comporta vedere pochissime abboccate. Ecco se mi chiedete come ho fatto a vincere oggi la risposta l’ho appena data.

















In ogni modo è giusto scendere anche nei dettagli. Il cavedano di solito preferisce mangiare bigattini bianchi. Oggi non era così: quando l’ho capito ho cambiato colore dell’esca - ho iniziato a fiondare solo bigattino rosso innescandolo anche sull’amo. Facevo la passata con lenza da mezzo grammo ben appoggiato sul fondo e quando provavo a trattenere la lenza in corrente, fermando la corsa del galleggiante, il filo sommerso con l’amo e l’esca tendeva ad alzarsi dal fondo stimolando l’aggressività del cavedano fino a farlo abboccare.
Questa terza vittoria la voglio dedicare ai miei familiari, in particolare a mia moglie Angela che mi sostiene e mi permette di trascorrere tante domeniche lontano da casa per praticare questo sport.
I miei prossimi impegni agonistici sono la conclusione del campionato di serie A2 sperando di raggiungere una meritata promozione e il campionato italiano individuale al quale partecipo avendo ottenuto già un primo di settore in gara 1 sul canale Cavo Lama”.

Per la cronaca salgono sul podio di questo importante campionato provinciale, oltre al citato ZAVOLI Oscar, al secondo posto SACCHETTI Gianluca di Ravenna e al terzo posto PISCAGLIA Luca di San Mauro Pascoli a pari merito con le stesse penalità con CEVOLI Franco di Miramare Rimini, ZANI Maurizio di Svignano s/R, MAZZOLI Giuseppe e GIROMETTI Giacomo di Santarcangelo di Romagna.

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