martedì 29 luglio 2008

UNA STORIA DI PESCA CHIAMATA STORIONE

DA UNA GIORNATA A MONTELEONE

ROSSI IVANO CON UN BEL ESEMPLARE DI STORIONE













In mezzo alle verdi colline romagnole, nel piccolo paese di Monteleone di Roncofreddo, c’è un lago pieno di grossi pesci.
Il posto è accogliente e suggestivo perché oltre all’aria fresca e pulita sempre presente si può osservare la vasta pianura e tutto il litorale adriatico da Rimini a Ravenna.
Una terrazza panoramica immersa nel verde dove tanti pescatori trovano rifugio per staccare la spina e divertirsi con tante catture tra carpe di ottima taglia e soprattutto tanti storioni.
Per la precisione all’interno di questo laghetto di soli storioni ce ne sono oltre 270 unità immessi dal titolare il quale ci tiene a precisare che una decina arrivano vicino ai 100 chilogrammi di peso cadauno.
In questo bellissimo posto ci sono stato alcuni giorni fa, con Rossi Ivano titolare del negozio Scarpellini Hunting & Fishing di Savignano sul Rubicone, per immortalare alcuni momenti di questa uscita di pesca.
Il pomeriggio è stato veramente gradevole e lo spettacolo offerto dai tanti pescatori presenti, sempre indaffarati a salpare grossi pesci, non è mancato.
Molti si applicavano nella pesca a fondo con il piombo mentre altri preferivano la pesca con il galleggiante a pochi metri dalla riva.
Solo alcuni dettagli univano quasi tutte le lenze dei pescatori: il filo grosso nel mulinello e gli ami che a dire il vero sembravano più uncini da pesca in altura.
Le esche logicamente erano proporzionate all’amo e alla grossa taglia dei pesci.
Le catture migliori sono si sono realizzate con l’innesco del cubetto di formaggio hemmental che tra l’altro è reperibile direttamente al lago.
Gli storioni presenti a Monteleone sono della specie Acipenser naccarii, ossia storioni cobice.
In ogni caso la lenza che consiglio di utilizzare, a coloro che intendessero provare l’emozione di una cattura da guinnes, su potenti canne in carbonio lunghe non meno di 5 metri applicare un buon mulinello con imbobinato del filo non inferiore allo 0,35, galleggiante da 3 grammi e un amo del numero 1.
La pesca si deve fare a quattro cinque metri dalla sponda, (suggerisco quella lato mare) in quanto lo storione è un pesce che si avvicina alla riva per cercare il cibo lanciato in acqua dai pescatori.
Le ore migliori per insidiare questi pesci, dalla linea esotica che ricorda vagamente lo squalo, sono quelle che anticipano la sera fino a notte fonda quando il buio e il fresco li mette in movimento per cercare cibo.
Rossi Ivano in poche ore è riuscito a catturare diversi pezzi di taglia interessante accuratamente rilasciati, dopo le foto di rito, nelle profonde acque del lago.
Un avvertimento: lo storione appena agganciato all’amo per liberarsi lotta con tutte le sue forze mettendo a dura prova il fisico del pescatore.
Agganciare un bestione da 100 chili, vi posso garantire che vi procurerà brividi ed emozioni uniche.
Quindi tutti a Monteleone, dove per una volta la storia di pesca si chiama STORIONE!

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