lunedì 26 maggio 2003

UN CAMPO DI PESCA SUL SAVIO A CESENA: UN SOGNO IRREALIZZABILE

UN CAMPO DI PESCA SUL SAVIO A CESENA


CAMPO GARA A MONTE DI PONTE VECCHIO
















Con l’arrivo della bella stagione e delle giornate di fine maggio e giugno che hanno luce fino alle 20,30 di sera spesso mi reco a pescare un paio di ore, dopo l’uscita dal lavoro, nel tratto di fiume Savio compreso tra i due ponti cittadini: il ponte vecchio ed il ponte nuovo.
Ci vado non solo per la comodità, in due minuti sono sul posto, ma anche perché in quel tratto di fiume la corrente è sempre presente e le mangiate del pesce assicurate. L’ultima volta mi sono davvero divertito a catturare ogni tipo di pesce e anche di taglia: cavedani, barbi, carassi, carpe e anche anguille.
Insomma una palestra di pesca davvero incredibile.
La profondità dell’acqua si aggira nel tratto centrale del fiume sul metro circa.
Guardando quel posto di pesca mi sono ritornati alla mente altri posti simili, come il Tevere ad Umbertide dove grazie a lavori idraulico forestale è stato sapientemente realizzato un vero campo di pesca salito alla ribalta negli ultimi anni in modo significativo anche per l’agonismo.
Allora guardando il tratto di fiume cesenate ho pensato che anche questo potrebbe diventare un ottimo impianto capace di attirare l’attenzione di diversi sportivi in un ambiente comodo e adatto per la pesca.
Basterebbe poco.
Con una sistemazione degli argini, e la costruzione di una piccola diga artificiale a valle del ponte nuovo necessaria per mantenere il livello dell’acqua alto si otterrebbe un ambiente che potrebbe essere utilizzato anche per altri scopi attrattivi, quali la già citata iniziativa del “mare a Cesena” con trasformazione delle sponde rasate a prato inglese per il ritrovo domenicale dei cesenati che vogliono una alternativa verde alla spiaggia marina affollata e caotica.
Inoltre un siffatto impianto sportivo si presterebbe molto bene per attività sportive come il modellismo nautico così come per eventuali canoisti.
Insomma spendendo poco o nulla si realizzerebbe nel tratto cittadino un impianto acquatico polivalente capace di dare risposte a tanti a tante persone con interessi diversi ma pur sempre sociali.
Ritornando alla pesca questo impianto, così strutturato, potrebbe attirare moltissimi amanti di questo sport ma soprattutto i più giovani che non hanno oggi nessuna alternativa per la pesca se non quella di andare in qualche lago a pagamento, o a qualche ansa del fiume non sempre ottimale dal punto di vista della sicurezza.
Basterebbe che qualche amministratore, che avesse a cuore l’abbellimento della città, provasse ad immaginare come cambierebbe questo tratto di fiume con tanta gente presente sugli argini verdi con lettini e ombrelloni, con tanti ragazzini sulle sponde a divertirsi con canna e lenza e così via. Sarebbe uno spettacolo incredibile, ma purtroppo mi sa che tutto questo rimanga solo un sogno irrealizzabile.

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