lunedì 26 novembre 2007

ANCHE CON IL FREDDO IL "TROTAIOLO" DA LAGO VA A PESCA


SERAFINI, TEAM GPS SANTARCANGELO, CON UNA BELLA TROTA PRESA AL LAGO IGEA











I primi freddi si stanno facendo sentire con temperature scese anche vicino ai zero gradi.
Il vero pescatore sportivo, anche se cambia la stagione, è difficile che smetta di pescare.
Deve solo cambiare attrezzature e luoghi di pesca; non dovrà più lottare con carpe o cavedani ma la caccia sarà riservata alla regina dell’inverno: la trota.
Così ogni domenica il “trotaiolo” da lago sfidando il freddo pungente e accompagnato da camole, tebo, lombrichi e pastelle di vario colore, si dirige nei laghetti o nelle cave a pesca di trote fario o iridee.
Pesca alla trota di lago.
La trota è un pesce introdotto dall'uomo nei laghetti, per il suo veloce adattamento ad ogni tipo d’acqua dolce. Il periodo consigliato per la sua pesca è l’inverno, perché la bassa temperatura dell’acqua spinge il pesce a risalire verso la superficie, facilitandone così la cattura.
Analizziamo adesso gli strumenti, le tecniche e i luoghi più adatti per avere successo nella pesca a questo tipo di predatore.
Strumenti
Le canne più indicate sono quelle corte, di carbonio e molto flessibili, perché permettono di utilizzare tecniche diverse. Da non dimenticare, le girelle doppie o triple che servono a non fare attorcigliare il filo e permettono all’esca di girare su sé stessa con un movimento che stimola l’istinto predatorio del pesce. Particolare attenzione deve essere posta nella scelta dell’amo. Infine il galleggiante, il cui peso deve superare di pochi grammi il peso dei piombi, dell’amo e dell’esca insieme.
Trucchi
La tecnica principale è fare ruotare l’esca sul proprio asse durante il recupero (per questo passaggio è indispensabile la girella), perché le trote se non sono incuriosite dall’esca non abboccano dato che hanno in parte dimenticato cosa significhi la ricerca del cibo.
Un’altro importante trucco è la pesca in vicinanza di getti d’acqua, pompe d’ossigeno o ricambi d’acqua. In caso di vento è importante sapere che le trote si spostano nel lato del lago opposto alla direzione del vento perché i piccoli insetti, prede abituali delle nostre trote (situati sul pelo dell'acqua), vengono trascinati,sarà utile quindi spostarsi da quel lato. È anche bene sapere che le trote spesso stanno a riva quindi, se s’intende stanare la trota dagli anfratti del bordo lago, conviene appostarsi ed utilizzare il galleggiante come segnale in caso di attacco. Se si vuole invece pescare a recupero vi consiglio di far vibrare la punta della canna in modo da incuriosire e attirare le trote.
Anche la trota come ogni pesce ha delle preferenze in fatto di esca. Ottima è la camola che è facilmente innestabile e nasconde l’amo molto bene date le sue grosse dimensioni. Per attirare le trote va bene anche pasturare con i bigattini che si possono usare anche direttamente come esca.
Tecniche
Pesca con galleggiante
La tecnica di pesca con il galleggiante è sicuramente la più usata sia per la sua efficacia che per la sua semplicità. La montatura standard va eseguita come segue: si fissa il galleggiante sulla lenza (galleggiante da 1 a 4 grammi), a cui si fa seguire solitamente un piombo scorrevole (olivetta, vetrino) del peso pari a circa la metà della portata del galleggiante. (es: galleggiante da 3 grammi si monta un'olivetta da 1,5 grammi). Successivamente si lega alla lenza una girella tripla a cui va legato il terminale composto da uno spezzone di filo (può andare dai 30 cm al metro di lunghezza) di uno spessore inferiore a quello della lenza madre (in genere si oscilla tra lo 0,18 e lo 0,10). All'estremità del terminale si lega un amo, generalmente a gambo lungo, delle misure che possono variare tra il n°4 al n°12. Si andrà a tarare il galleggiante con dei pallini di piombo fino a ricoprire i due terzi della capacità del galleggiante stesso. L'azione di pesca consiste nel lanciare l'esca ed a questo punto si hanno due possibilità: lasciare l'esca ferma in acqua o ritirarla lentamente facendola muovere sotto il pelo.
Pesca a striscio
Le varie tecniche di pesca a striscio sono senza dubbio efficaci, ma talvolta leggermente più complicate rispetto alla consueta tecnica con galleggiante. La montatura si esegue in questo modo: si fa passare il filo (lenza madre) attraverso un qualsiasi piombo da striscio (bombarde, vetrini, olivette) del peso desiderato in base al periodo dell'anno ed alla distanza alla quale si intende lanciare l'esca. Al piombo, che è sempre scorrevole, va legata necessariamente una girella tripla che consentirà all'esca di compiere il classico movimento rotatorio molto adescante per le trote; all'altra estremità della girella va legato un terminale che può andare dai 30 cm al metro e mezzo di lunghezza. Al terminale andrà legato un amo delle stesse dimensioni di quelli utilizzati per la pesca con galleggiante. L'azione di pesca è semplice in quanto consiste nel lanciare e recuperare la lenza di continuo. Esistono tantissimi tipi di recupero diversi, tuttavia possiamo indicarne qualcuno:
tremarella - consiste nel lanciare la lenza e nel recuperarla eseguendo dei rapidissimi e piccoli scatti con il cimino della canna (che per questo motivo dovrà essere molto flessibile) in modo tale da imprimere all'esca dei piccoli strappi.
saltarello - a differenza della tremarella, che normalmente si esegue con il vetrino, la tecnica del saltarello si pratica più comunemente con la bombarda. Si lancia l'esca e si aspetta qualche secondo per permettere ad essa di scendere sott'acqua, a questo punto il recupero andrà eseguito alzando la canna e riabbassandola (la manovella del mulinello dovrà essere girata nella fase di discesa). Così facendo si imprimerà all'esca un movimento altalenante molto utile soprattutto nei mesi caldi dell'anno.
Pesca a fondo
E' la tecnica di pesca più semplice da eseguire. Si fa passare la lenza attraverso un piombo scorrevole (olivetta, bombarda, vetrino) e lo si blocca con un successivo pallino di piombo. Poi si lega il terminale alla lenza madre e successivamente l'amo. L'azione di pesca consiste nel lanciare la lenza in acqua, attendere che l'esca arrivi sul fondo e tendere leggermente il filo. L'avvenuta abboccata sarà visibile in quanto il cimino della canna si piegherà violentemente. Lasciate sempre la frizione un pò aperta cosi anche nella ferrata più violenta non si romperà mai il cimino della canna.
Luoghi dove pescare
Tutti i laghetti o le cave gestite offrono in questo periodo la possibilità di pescare le trote che vengono immesse costantemente.
Nei laghetti privati ci possono andare tutti, pescatori con esperienza o alle prime armi, purché venga pagato il ticket giornaliero.
Non è obbligatoria la licenza da pesca mentre invece è richiesta se si svolgono gare organizzate dalla federazione pesca FIPSAS.
Nella nostra provincia sono tantissimi i laghetti di pesca sportiva basta chiedere informazioni alla FIPSAS 0543-25696 oppure i negozianti da pesca possono consigliare chiunque sui laghi migliori e sulle esche più redditizie.
Arrivederci alla prossima settimana. Alessandro Scarponi

lunedì 19 novembre 2007

AL TROFEO CARPA PRESI DEI BEI BESTIONI



PREMIATI I PRIMI DUE DI OGNI SETTORE

TROFEO CARPA 1° PROVA FORLI’ CESENA

LAGO RIVIERA (RN) DOMENICA 4 NOVEMBRE 2007




Una domenica dedicata al trofeo carpa quella trascorsa da diversi pescatori al lago Riviera a Rimini.
La gara si è sviluppata a tecnica roubasienne e il “bottino” in termini di catture è stato di tutto riguardo.
Pescatori tutti in fila suddivisi in settori da cinque concorrenti con premio in medaglia d’oro ai primi due classificati di ogni settore.
Il settore viene vinto dal concorrente che riesce a raggiungere, dopo tre ore di gara, il peso maggiore.


RAGAZZINI FABIO














E così dopo le operazioni di peso sono risultati vincitori dei propri settori i seguenti carpisti:
1 Ragazzini Fabio peso kg. 22600 Lenza Forlivese
2 Grossi Daniel peso kg. 15050 G.P.S. Santarcangelo
3 Iuorio Renato peso kg. 14950 Lenza Forlivese
4 Casadei Gastone peso kg. 12000 G.P.S. Santarcangelo
Mentre la seconda posizione viene raggiunta dai seguenti pescatori:
5 Caselli Mirco peso kg. 13050 G.P.S. Santarcangelo
6 Ugolini Pier Giorgio peso kg. 11600 G.P.S. Santarcangelo
7 Coveri Mauro peso kg. 8450 G.S. Valloni
8 Giannini Alessandro peso kg. 8350 S.P.S. Team Folgore
9 Graffieti Naver peso kg. 6800 Lenza Club Borellese
Terzi di settore:
10 Turci Pierluigi peso kg. 9800 A.P.S. Valle Del Savio
11 Conti Giancarlo peso kg. 6200 A.P.S. Valle Del Savio
12 Macrelli Alfredo peso kg. 4100 G.P.S. Santarcangelo
13 Foschini Viller peso kg. 2950 G.P.S. Santarcangelo
Quarti di settore:
14 Sportelli Stefano peso kg. 9150 Lenza Club Borellese
15 Donati Marico peso kg. 4800 Lenza Club Borellese
16 Vestolani Luca peso kg. 3850 G.S. Valloni
17 Alessandrini Antonio peso kg. 1150 G.S. Valloni
Quinti di settore:
18 Vestolani Flavio peso kg. 3450 G.S. Valloni
19 Spighi Alessandro peso kg. 2650 Lenza Club Borellese
20 Bacchi Stefano peso kg. 2200 G.S. Valloni
21 Buratti Gianfranco peso kg. 1100 Lenza Club Borellese

lunedì 5 novembre 2007

LE AQUILE DI FORLI' VOLANO ALTO


ROCCHI TINO IN AZIONE NEL DESTRA RENO

VINCONO IL CAMPIONATO PROVINCIALE DI SOCIETA'

A FAVORIRLE ANCHE LO SPOGLIATOIO ALLARGATO.

LA GARA E' SU QUATTRO CAMPI DIVERSI.




Giovedì 1° novembre, si e' svolto in contemporanea su 4 campi di gara diversi (canale, fiume, lago e carpa) il campionato provinciale di società.
Una classica gara di pesca di fine stagione che vede a raccolta i migliori agonisti della provincia schierati dalle rispettive società di pesca al colpo in funzione della specificità del campo di gara.
Questo campionato non ammette errori tattici perché la gara è a prova unica e quindi non vi sono altre opportunità di recupero.
Logicamente, come in tutti gli sport, sono favorite quelle società che possono contare sullo spogliatoio allargato.
La società le Aquile di Forlimpopoli a questo riguardo può contare su un parco agonisti di tutto rispetto e non a caso l’edizione 2007 viene vinta proprio da questo glorioso Team.
In canale si sono distinti con 7 penalità i seguenti “aquilotti”:
3° di settore: Alessandrini Marino con 1,200 kg. di pescato;
3° di settore: Rocchi Tino con 2,100 kg. di pescato;
1° di settore: Amadori Carlo con 1,730 kg. di pescato;
La prova specialità lago si è svolta presso il lago Pino di Forlì e qua le penalità sono state 16 in ragione dei seguenti piazzamenti di settore:
6° Rossi Angelo con kg. 4,150
7° Solfrini Veris con kg. 3,930
3° Vallicelli Claudio kg. 5,230
Il formato del campionato provinciale prevedeva anche una gara in fiume ma le cattive condizioni del tempo hanno obbligato gli organizzatori ad inviare gli agonisti nel campo di riserva del destra Reno a Ravenna.
A Ravenna Le Aquile hanno volato davvero in alto vincendo, con i suoi garisti schierati, i rispettivi settori. Questi i risultati:
1° Burnazzi Claudio con kg. 2,410 di pesce catturato;
1° Galletti Andrea con kg. 1,810 di pesce catturato;
1° Bazzocchi Lorenzo con kg. 1,990 di pesce catturato;
Il quarto campo di gara è stato scelto in funzione della specialità di pesca alla carpa e questa tecnica si è sviluppata presso il lago del sole di Forlì.
Le Aquile riescono a racimolare 15 penalità grazie ai seguenti risultati:
7° Sacchetti Gianluca con kg. 4,560
1° Camporesi Massimo con kg. 10,340
7° Camporesi Fabio con kg. 2,180
Una vittoria, quella delle Aquile, ottenuta grazie a 25 penalità, scartando il peggior risultato, staccando di un solo punto la formidabile formazione della Lenza Forlivese che si piazza sul secondo gradino del podio con 26 penalità.
Per la medaglia di bronzo si piazza al terzo posto della classifica finale la società Club Pescatori Forlì con 28,5 penalità.
Per la cronaca si piazza al quarto posto l’A.S.D. Città Del Rubicone, al quinto la Polisportiva Asioli P.S. 4 Porte, al sesto posto il Lenza Club Borellese, al settimo posto ASD Lenza Sammartinese, all’ottavo S.P.S. Amo Forlivese e al nono posto l’ A.P.S. Valle Del Savio di Cesena.

domenica 4 novembre 2007

CLAUDIO BURNAZZI E' SOLO AL COMANDO


CLAUDIO BURNAZZI CAMPIONE DI PESCA IN FIUME







TROFEO FIPSAS FIUME: SI E' DISPUTATA LA SESTA PROVA




La sesta prova del trofeo FIPSAS fiume si è svolta domenica 4 novembre sul fiume Bidente a Forlì.
La prova viene vinta dalla Polisportiva Asioli P.S. 4 Porte con la squadra A in ragione di 9 penalità grazie ai risultati ottenuti nei settori dei suoi quattro pescatori schierati ovvero 1 – 1 - 2 – 5 – ed un peso totale pari a kg. 6,540 di pesce portato al commissario.
Seconda di giornata si piazza la società G.P.S. della Lenza Meldola con la squadra A grazie a 11 penalità e kg. 7,700.
Terza di giornata la squadra A della società A.P.S. Le Aquile con 14 penalità la quale guida anche la classifica progressiva con 51,5 penalità ed un peso raggiunto dopo sei prove pari a kg. 80,940.
E proprio un valido componente di questa squadra, Burnazzi Claudio, rimane saldamente al comando della classifica individuale progressiva con 7,5 penalità e kg. 24,16 di pesce catturato.

giovedì 1 novembre 2007

ADDIO A GABRIELE, APPASSIONATO PESCATORE


Magnani Gabriele, un grande pescatore, ci ha lasciato


AVEVA SOLO 50 ANNI E DA SEMPRE ERA NELLA SOCIETA' CLUB PESCATORI FORLI'






La sezione provinciale della FIPSAS, in occasione delle gare che si sono svolte giovedì 1° novembre, ha voluto ricordare con un minuto di raccoglimento, Gabriele Magnani un pescatore e agonista, da pochi giorni prematuramente scomparso.
Gabriele aveva 50 anni e da sempre apparteneva alla società Club Pescatori di Forlì.
Insieme al padre Decimo ha partecipato a diversi campionati di pesca a livello provinciale, regionale e nazionale ottenendo importanti successi.
La famiglia di Magnani è molto conosciuta nell’ambiente della pesca sportiva in quanto ogni domenica era presente sui vari campi di gara, laghi fiumi e canali, con la Sig.ra Marisa, mamma di Gabriele e il padre Decimo anch’esso garista di pesca.
Una famiglia unita che viveva lo sport della pesca con grande impegno e passione gli stessi valori che Gabriele ha saputo trasmettere ai due figli Marco di 14 anni, Daniele di 10 e alla moglie Maria.
Ciani Marzio, Presidente della FIPSAS di Forlì Cesena, ha sottolineato, in occasione del raduno di pesca, come Gabriele sia stato una persona di una semplicità e bontà unica, sempre disponibile per tutti, e questo altruismo lo avrebbe portato a realizzare un suo sogno: la scuola di pesca per i giovani presso il lago Pino.
Tutti i pescatori presenti al Campionato provinciale di società hanno reso l’ultimo saluto a Gabriele con un caloroso applauso spontaneo.
CARTOLINE DI PESCA DI ALESSANDRO SCARPONI
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