domenica 23 settembre 2007

PODIO PER LE AQUILE DI FORLI'



"BUONA PESCA" PER ROSSI E DONATI NEL CANALE DI ANITA













In ricordo di un grande personaggio del nostro appennino che amava il fiume, la pesca e la sua Santa Sofia, si è effettuata domenica 26 agosto sul fiume Bidente una gara di pesca per ricordare BERTACCINI LIBERO detto Liberino deceduto all’età di 83 anni.
Questo personaggio, molto conosciuto nell’ambiente sportivo della valle del Bidente, è stato uno tra i fondatori della gloriosa Società di pesca Alto Bidente di Santa Sofia.
Il suo amore per il fiume e per i pesci lo portava a trasmettere anche ai più giovani i segreti dell’arte piscatoria attraverso la scuola di pesca che aveva gestito per diversi anni.
Ha spesso collaborato con la Provincia di Forlì Cesena partecipando alle operazioni di semina del pesce lungo il fiume ed è stato un valido referente anche per la FIPSAS (Federazione pesca).
Per anni ha partecipato a tutte le gare di pesca che si svolgevano sui fiumi romagnoli ed in particolare nel suo fiume, il Bidente, del quale conosceva alla perfezione ogni buca.
Tutti i pescatori, garisti e non, lo ricordano come persona dai grandi valori sportivi e per questo i rappresentanti della nuova Società di pesca di Santa Sofia, la 3 ponti Sport Fishing, gli hanno voluto dedicare il primo memorial.
Alla gara a coppie vi hanno partecipato 126 agonisti (63 coppie) ed alla fine ha prevalso, come vincitori assoluti, il duo Marzocchi e Rinaldini appartenenti alla Società Le Aquile di Forlimpopoli pescando, nelle classiche tre ore di tempo, oltre 14 chili tra cavedani, barbi e lasche.
Le premiazioni, effettuate in un cordiale clima di festa e amicizia, si sono effettuate nella piazza del paese di Santa Sofia alla presenza del Presidente della locale Società di pesca Luca Graziani, del Presidente FIPSAS Marzio Ciani e della vedova Sig.ra Bertaccini.

sabato 22 settembre 2007

MARCO GIOVANARDI AL TOP

CAMPIONATO PROVINCIALE INDIVIDUALE
DOPO IL LAMA FINALI SUL TEVERE AD UMBERTIDE


MARCO GIOVANARDI IN ASSETTO DA GARA













Prosegue il cammino del campionato provinciale individuale di pesca al colpo valido per la provincia di Forlì e Cesena.
La terza prova si è svolta domenica 23 settembre sul Cavo Lama a Moglia in Provincia di Mantova nel tratto di canale denominato Cà Rossa.
Gara di pesca impostata da tutti a tecnica roubaisienne pescando sul fondo con lenze varianti da 1 a 2 grammi.
Buona la resa del pescato con pesi procapite anche di 10 kg realizzati grazie ai tanti carassi e alle carpe.
Al vertice della classifica progressiva, ad una sola prova dal termine, sono insediati Giovanardi Marco dell’Amo Santarcangiolese con 4,5 penalità. Seguono in seconda e terza posizione due “mastini” del Team GPS Santarcangelo Brolli Mauro con 6 penalità e Zavoli Oscar con 6,5 penalità.
La sfida decisiva ad Umbertide in ottobre sul fiume Tevere per l’assegnazione del titolo.

mercoledì 19 settembre 2007

A LUIGI SORTI IL TRICOLORE 2007

DOPO LA VITTORIA NEL MONDIALE PER CLUB ARRIVA ANCHE IL TITOLO ITALIANO PER QUESTO GRANDISSIMO ATLETA DELLA RAVANELLI TRABUCCO.
LE FINALI SI SONO SVOLTE AD UMBERTIDE IN UN CAMPO RICCO DI CARPE.

martedì 18 settembre 2007

TINO ROCCHI IL RE DELL'ALBORELLA


TINO ROCCHI CAPITANO DELLE AQUILE


Domenica 9 settembre sulle acque del canale destra Reno di Ravenna, si è svolta la quarta prova del campionato promozionale di pesca al colpo valido per i garisti della provincia di Forlì Cesena e Repubblica di San Marino.
Alla gara vi hanno preso parte 60 pescatori disposti in settori da 10 concorrenti.
La tecnica vincente è risultata quella della pesca all’alborella utilizzando le classiche corte canne fisse.
In questa specialità, nella nostra provincia, ci sono veri campioni che riescono ancora a fare la differenza in ogni gara.
Uno su tutti, Rocchi Tino, rappresentante del sodalizio di Forlimpopoli Le Aquile, il quale riesce ancora a macinare nelle classiche tre ore di pesca diverse centinaia di pesciolini.
Nell’album dei ricordi scopriamo che Rocchi Tino è riuscito a catturare addirittura 1800 alborelle in tre ore di gara … una macchina da spettacolo! E anche domenica scorsa Rocchi Tino ha lasciato l’impronta vincendo il proprio settore.
Questo il podio della gara di domenica:
1 A.P.S. Le Aquile (Colmic) FO (B) con 9 penalità;
2 A.P.S. Le Aquile (Colmic) FO (A) con 12 penalità;
3 Team 3000 FO (A) con 14 penalità.
Mentre la classifica progressiva, dopo 4 prove, vede momentaneamente nelle prime tre posizioni le seguenti squadre:
1 A.P.S. Le Aquile (Colmic) (sq. A) con 72 penalità;
2 A.P.S. Le Aquile (Colmic) (sq. B) con 83 penalità
3 A.S.S. Amo Santarcangiolese (Maver) (sq. A) con 85,50 penalità.

A livello individuale invece guidano la classifica i seguenti garisti:
1 LEMBO Michele 14 penalità con kg. 11,19 di pescato della Società Le Aquile
2 TOMEDEI Angelo 15 penalità con kg. 10,43 di pescato della società Le Aquile
3 SELLERI Ennio 15,50 penalità con kg. 8,98 di pescato della Società Le Aquile

lunedì 17 settembre 2007

L'ITALIA E' CAMPIONE DEL MONDO



ALAN SCOTTHORNE 5 VOLTE "WORDL CHAMPIONS"

MOSTRO SACRO DELLA NAZIONALE INGLESE














Il "bel Danubio blu" divide in due, oltre che la capitale Budapest, anche tutta l'Ungheria: a est l'Ungheria Settentrionale, caratterizzata dalla presenza delle catene montuose più alte del Paese e la Grande Pianura; a ovest la regione del Transdanubio, e il grande Lago Balaton.
A sud del Balaton si estende la regione turistica del Transdanubio meridionale, limitata dai fiumi Danubio e Drava, caratterizzata da un paesaggio suggestivo e vario, ricco com'è di foreste estese, ampie pianure, colline con dolci declivi e vallette nascoste. In questa zona pare che il tempo si sia fermato: le cittadine e i villaggi, che custodiscono gelosamente la loro storia e i loro tesori artistici ed architettonici, offrono l'immagine più vera e autentica dell'Ungheria.
Ma non lontano da questo grande lago magiaro, proprio a metà strada tra il lago Balaton e Budapest, c’è la città di Sukorò che ha ospitato il campionato del mondo di pesca al colpo per nazioni.
Luogo prescelto per lo svolgimento del Campionato del mondo 2007 è stato il lago di Velence, un grande bacino di canottaggio utilizzato anche per l’attività della pesca sportiva.
La nazionale Italiana arriva a questo mondiale forte dei successi ottenuti nei mesi precedenti in altre competizioni internazionali.
Da ricordare il mondiale per Club vinto dal Team Ravanelli ed il Campionato Europeo vinto dall’Italia proprio di recente sulle acque del Cavo Lama a Carpi di Modena.
La squadra scelta dal C.T. Paolo Melotti di Bologna è formata da agonisti di comprovata esperienza tra i quali spicca il campione d’Italia di pesca al colpo 2007 Luigino Sorti.
La carovana italiana arriva in Ungheria la domenica prima della competizione proprio per avere a disposizione i fatidici cinque giorni per provare la pesca ed individuare la tecnica migliore.
La conformazione del bacino di Velence si presta a diverse tecniche di pesca, dalla roubaisienne all’inglese, infatti alla distanza di pesca della roubaisienne si riscontrano 150 cm di profondità mentre alla distanza della pesca all’inglese (25/30 metri dalla riva) la profondità è di 3 metri circa.
La pesca da fare, fin dalle prime prove, appare a senso unico verso tre pesci: la Breme, che risulta essere la specie ittica maggioritaria nel bacino, la carpa che risulta abbastanza diffusa e il carassio che si presenta alla lenza in modo sporadico.
Gli agonisti dei paesi del nord Europa si mostrano subito più preparati ad entrare in pesca favoriti dalla pesca alla breme che conoscono molto bene cosi come gli italiani per la pesca al carassio.
Ma la squadra italiana quest’anno è forte e intende dimostrare tutto il suo valore anche fuori dai propri confini tant’è che il pesce straniero alla fine preferirà le lenze degli azzurri.
Infatti in gara 1, al sabato, i padroni di casa e gli agonisti del Belgio partono subito alla grande insediandosi in prima e in seconda posizione di classifica mentre i nostri agonisti, che poi chiuderanno la prima prova in terza posizione con 34 penalità, hanno cercato, più che studiare gli avversari, di capire la reazione del pesce.
Così è stata la strategia adottata da tutto il gruppo ed infatti alla domenica, in gara 2, la nostra nazionale riesce ad ottenere un primo posto con 23 penalità staccando gli avversari che nulla hanno potuto contro la corazzata azzurra.
La tecnica utilizzata dall’Italia per vincere questo mondiale è stata la pesca all’inglese lanciando lenze con galleggianti dal peso variabile dai 12 ai 16 grammi.
Alla fine della gara un urlo liberatorio confermava il successo azzurro.
SIAMO CAMPIONI DEL MONDO e parafrasando le parole del telecronista italiano al fischio finale dei mondiali di calcio in Germania anche noi oggi possiamo gridare che L’ACQUA DEL LAGO DI VELENCE È MOLTO PIÙ AZZURRA.
In ogni settore si sono sfidati 40 agonisti provenienti da nazioni diverse e all’Italia il sorteggio dei giudici di gara ha assegnato i seguenti picchetti:
gara 1: sabato 8 settembre 2007
settore A: SORTI LUIGI 11° classificato;

settore B: BALLABENI UMBERTO 5° classificato;

settore C: GABBA FERRUCCIO 10° classificato;

settore D: FALSINI JACOPO 1° classificato;

settore E: DEFENDI STEFANO 7° classificato;

gara 2: domenica 9 settembre 2007
settore A: GABBA FERRUCCIO 2° classificato;

settore B: DEFENDI STEFANO 8° classificato;

settore C: CARRARO SIMONE 1° classificato;

settore D: FALSINI JACOPO 10° classificato;

settore E: BALLABENI UMBERTO 3° classificato;

“La nazionale italiana ha vinto con merito”, dichiara entusiasta Maurizio Natucci, capo delegazione della spedizione azzurra in Ungheria, “perché ha saputo coniugare le forti individualità con un perfetto gioco di squadra. Uniti si vince e noi in Ungheria abbiamo dimostrato ancora una volta di essere tra i primi al mondo”.
Sottolinea ancora Natucci, “la vittoria posso dire che è stata ottenuta grazie all’impegno di tutto lo staff, dal C.T. Paolo Melotti al Vice C.T. Adriano Fumagalli, agli accompagnatori Angelo Cofferati, Luigi Urbani, Fabrizio Mioni e dallo staff tecnico formato da Gino Govi, Rodolfo Frigeri, Alessandro Bruni, Andrea Boni. Tantissimi complimenti agli atleti che hanno pescato perché con questa vittoria regalano un altro grande successo ai tanti già ottenuti dall’Italia in campo internazionale”.
La media del pescato è stata buona ed in molti casi il peso ha superato i 4 chili pro capite in ogni prova.
Per la cronaca si è qualificata al secondo posto la squadra del Belgio ed al terzo posto i padroni di casa dell’Ungheria.
A livello individuale sale sul gradino più alto del podio un MOSTRO SACRO DELL’AGONISMO internazionale l’inglese ALAN SCOTTHORNE che grazie a questa vittoria porta a cinque i titoli individuali di CAMPIONE DEL MONDO ottenuti nella sua prestigiosa ed ineguagliabile carriera di agonista.
CARTOLINE DI PESCA DI ALESSANDRO SCARPONI
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