lunedì 30 luglio 2007

LI PRENDE TUTTI ALL'AMO


(Katia Baldisserri in azione sul fiume Tevere: non ci sono molte donne che praticano questo sport)


Tutta la settimana lavora, ma la domenica è intoccabile. TV? No, rive del fiume!



Katia Baldisserri pratica la pesca al colpo da 30 anni







Katia Baldisseri di Cesena, da 30 anni pratica un hobby che poi è divenuto una vera e propria passione: la pesca al colpo.
Tutta la settimana è presa dal lavoro ma alla domenica non ce n’è per nessuno.
Il suo “habitat” naturale non è il salotto di casa o la poltrona di qualche teatro ma le rive di un fiume o le sponde di un canale dove poter catturare pesci con la canna e la lenza.
A Katia ho rivolto alcune domande per cercare di conoscerla meglio e per farci capire come ha fatto ad innamorarsi di questo sport che pratica con tanta grinta.
D: allora Katia come è entrata la pesca nella sua vita?
R: La passione è stata travolgente; la contaminazione è avvenuta durante le uscite domenicali per accompagnare il moroso a pesca. All’inizio fu per scherzo ma poi ho iniziato a provare le emozioni delle prime catture. Da li la mia sfida personale con i pesci non si è più fermata fino al punto da esplorare anche il mondo delle competizioni.
D: quale tipo di pesca preferisce?
R: una pesca che oggi non viene quasi piu’ praticata “ la pesca all’arborella”
D: Riesce a prepararsi per andare a pescare?
R: certamente ogni domenica la dedico alla pesca perché fare gare di pesca richiede una preparazione fatta di ore di allenamento sui vari campi di gara e soprattutto occorre saper utilizzare bene le varie attrezzature.
D: con quale Società di pesca gareggi?
R: mi sono iscritta nella Società di pesca Le Aquile di Forlimpopoli nel 1976 iniziando con le gare sociali in fiume e poi con le gare più impegnative in laghi e canali.
D: come si trova a gareggiare con gli uomini?
R: nessun problema, semmai il problema è loro quando devono giustificare una sconfitta patita ad opera di una donna pescatrice.
D: ma quante sono le donne nella pesca?
R: per la verità in provincia di Forlì Cesena non siamo molte a fare gare. Ne ho incontrate qualcuna a pescare per divertimento in fiume e in lago. Nella nostra provincia abbiamo avuto una donna, ancora oggi in attività con le gare di pesca, che è riuscita a raggiungere le vette più alte dell’agonismo partecipando con la nazionale italiana di pesca ai campionati del mondo. A livello nazionale siamo diverse che pratichiamo gare di pesca. Per esempio sabato e domenica 21 e 22 luglio ero ad Umbertide sul fiume Tevere per fare la finale del Campionato Italiano femminile eravamo 23 donne provenienti da tutta Italia.
D: com’è andata?
R: Una gara molto sentita perché non capita sempre di arrivare alla finalissima di un importante torneo nazionale. Ho pescato con la canna roubaisienne perché è quella che assicura i migliori risultati su questo bellissimo campo di gara umbro.
Una tecnica di precisione che mi ha permesso di catturare in due giorni quasi 12 chili di pesce tra carpe, carassi e cavedani.
D: raccontami un bel ricordo di pesca sportiva
R: quando ancora non si effettuavano i campionati italiani femminili ero riuscita, con i miei risultati, ad avere la possibilita’ di gareggiare alla pari degli uomini per i campionati italiani.
D: cosa trova di bello in questo sport?
R: Questo sport ti porta ad essere a contatto diretto con la natura e regala tante emozioni a chi lo pratica.
D: si sente di lanciare un messaggio al mondo femminile?
R: certo vorrei dire loro di provare almeno una volta di cimentarsi con la canna e la lenza. Con pochi soldi si può comprare l’attrezzatura necessaria e magari andando in qualche lago, per esempio il lago Pino di Forlì è veramente valido, ci si può divertire riuscendo a catturare tanto pesce. Poi se si va a pescare nel fiume si entra in contatto diretto con la natura selvaggia e questo di trasforma facendoti stare veramente bene. Vedo donne che vanno in bicicletta, che giocano a calcio, a tennis, che fanno atletica e alcune addirittura fanno boxe. Per cui è normale se anche le donne vanno a pescare. Non dimentichiamo che andando a pescare si riesce a stare in relax e a fare anche tante amicizie.
Anzi se qualcuna mi vuole contattare per chiedere informazioni sulla pesca può telefonarmi al n° 3891606007
Allora ringrazio Katia per la cortese disponibilità a questa intervista.
In “bocca alla balena” per le prossime uscite di pesca.
Grazie a voi.

domenica 29 luglio 2007

VATTELAPESCA, DIVERTIMENTO ASSICURATO


FOTO DI GRUPPO DEI GIOVANI PESCATORI


IL MOMENTO DELLA PESATURA


I TRE VINCITORI PER CATEGORIA















AL LAGO PINO DI FORLI' RADUNO DI GIOVANISSIMI PESCATORI
BAMBINI IN FESTA CON LA PESCA SPORTIVA

Il 29 luglio sulle sponde del lago Pino di Forlì si è svolta la terza adunata di pesca, organizzata dalla Sezione FIPSAS di Forlì Cesena, riservata ai giovani pescatori di Forlì.
Si sono presentati in tanti a questo appuntamento ben organizzato da Cinzia Donati e Marzio Ciani della FIPSAS per cercare di catturare nelle due ore a disposizione più pesce possibile.
E così ne è venuta fuori una bella domenica, di sole, di pesce e di allegria, nella quale a festeggiare alla fine oltre ai bambini sono stati anche parenti e amici.
Tutti i partecipanti sono stati premiati facendo sorridere anche coloro che per avere catturato meno pesce non sono riusciti a prevalere sugli altri.
Il torneo estivo denominato “VATTELAPESCA” prevede ancora due prove al termine delle quali, in base alle classifiche di tutte le prove meno una di scarto, verrà proclamato il campione 2007.
I giovani “SAMPEY” sono stati suddivisi in tre categorie in base all’età per rendere più omogeneo possibile il livello tecnico.
Ad osservare da vicino questi futuri campioncini, in azione di pesca, si poteva notare una oltre ad una buona preparazione tecnica anche tanta grinta che fa ben sperare per il loro futuro.
In ogni caso, le carpe e i carassi presenti in quantità industriale nel lago Pino, hanno come sempre fatto la loro parte facendo davvero divertire tutti abboccando alle lenze.
Per la cronaca a seguire si segnalano i risultati delle tre categorie:
categoria GIOVANI: vince MASOTTI MANUELE con kg. 7,680; secondo MAGNANI MARCO KG. 3,040; terzo MICHELACCI FILIPPO KG. 1,210; quarto SARAGONI NICHOLAS KG. 1,120; quinto BEZZI G. MARCO KG. 0,430
categoria PULCINI: vince LAGHI LORENZO KG. 2,080; secondo FORMIANI RICCARDO KG. 1,900; terzo MASOTTI MIRCO KG. 1,710; quarto MASOTTI MARTINA KG. 1,020
categoria PIERINI: vince ANGELI LEO KG. 5,960; secondo LANDINI GIULIO KG. 3,520; terzo TURCI RICCARDO KG. 1,990; quarto BRANDINELLI MATTEO KG. 1,570; quinto ROSSI MAICOL KG. 0,670; sesto BULBI GIACOMO KG. 0,180;

sabato 28 luglio 2007

DAVIDE GALEOTTI E' IL RE DELLA CARPA


GALEOTTI DAVIDE FA STRAGE DI CARPE AD ACQUAPARTITA

IL FORLIVESE HA VINTO IL GRAN PREMIO CHE SI E' SVOLTO AD ACQUAPARTITA









Sabato 28 e domenica 29 luglio sulle acquee di uno dei bellissimi laghi di Acquapartita, gestiti dalla Associazione Parco Laghi, si è svolto il consueto Gran Premio di pesca alla carpa.
I concorrenti iscritti, che hanno deciso di salire sull’Appennino tosco-romagnolo per pescare, hanno potuto godere anche del buon clima e della ottima cucina di questi posti.
Ad emergere su tutti, dopo due prove emozionanti, è stato il garista forlivese Galeotti Davide appartenente al Club Pescatori Forlì il quale riesce ad ottenere due vittorie infliggendo tra l’altro un distacco abissale in termini di catture, al concorrente secondo classificato.
Alla luce di quanto avvenuto occorre dire che questo successo è dovuto alle capacità tecniche di Galeotti, ma non solo, anche la fortuna ha fatto la sua parte e poi vedremo come.
A Galeotti ho rivolto alcune domande per farci raccontare come è riuscito a raggiungere questo prestigioso successo:
D: intanto complimenti. Vuole spiegare ai lettori i segreti del suo successo?
R: visto che la pesca era a tecnica libera ho deciso di utilizzare una canna inglese con mulinello e la limpidezza delle acquee mi ha ispirato ad utilizzare l’uso di un waggler trasparente già piombato che lanciavo ad una distanza di 20/25 metri dalla riva.
D: ci può spiegare in dettaglio la sua lenza?
R: prima di tutto ho fatto un ragionamento: a quella distanza la profondità del lago è di circa sei metri e con tanta acqua non si sa mai a quale altezza il pesce possa stazionare. Ho anche pensato che sul fondo la temperatura dell’acqua potesse essere ancora più fredda e questo si sa non favorisce l’appetito del pesce. Allora ho costruito una lenza scorrevole molto leggera la cui zavorra era determinata solamente dal peso della piccola girella a cui ho legato un finale lungo un metro e un amo n° 8 su cui ho innescato un unico orsetto bianco. La lenza in questo modo scendeva lentamente verso il fondo confondendo l’esca infilata sull’amo tra le esche che lanciavo per pasturare. La svolta della mia prova è avvenuta un po’ per caso proprio al termine della gara 1 del sabato pomeriggio. A pochi minuti dal termine, per fare prima, ho innescato sull’amo un solo orsetto anziché i soliti due/tre. Ho lanciato e non appena la lenza ha iniziato la sua discesa verso il fondo una grossa carpa ha attaccato l’esca ingoiandola. Ho tirato a due mani ma il giudice ha suonato la fine della gara e così quel pesce, una bella carpa di alcuni chili, non è stato utile per la classifica.
Così in gara 2, alla domenica, mi sono ricordato di questo particolare e la mia gara non ha avuto più storia tanto da infliggere al secondo classificato una differenza di peso superiore ai 30 chili.
D: quali pesci hanno abboccato all’amo?
R: solo carpe e qualche Amur anche di taglia notevole. Basti pensare che alcuni esemplari hanno superato il peso di dei 10 chili.
D: le esche che invece ha utilizzato?
R: ho innescato all’amo solo orsetti bianchi, (bigattini grossi) alternati al chicco di mais. Poi per attirare il pesce sul luogo di pesca ho lanciato bigattini e pelletts a fionda nella quantità consentita dal regolamento.
D: Alla fine una bella gara di pesca non c’è che dire
R: si una bella gara anche se mi è dispiaciuto riscontrare una polemica sollevata da altri pescatori i quali hanno cercato di delegittimare la mia vittoria sostenendo che la tecnica da me utilizzata non fosse regolare. Anche qui una grande soddisfazione in quanto una telefonata del Dirigente nazionale di settore confermava la regolarità della mia tecnica di pesca.
D: Un fine settimana indimenticabile che ricorderà
R: si certo. Dispiace solo riscontrare che a questa gara abbiano aderito pochi pescatori. Un posto più bello di questo non è facile trovarlo. Quindi un arrivederci al 7° gran Premio che si svolgerà l’estate prossima sempre ad Acquapartita.
CARTOLINE DI PESCA DI ALESSANDRO SCARPONI
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