lunedì 31 ottobre 2005

ZOFFOLI BRUNO CI HA LASCIATI

In ricordo di un amico prematuramente scomparso
A Bruno Zoffoli

Caro Bruno, abbiamo saputo da poco che sei partito per un lungo viaggio.
All’improvviso sei andato via senza terminare i tanti impegni che dovevi ancora completare.
Hai lasciato tutti noi sgomenti perché non si può scomparire così presto.
Ricordo quando frequentavi il nostro gruppo di pescatori e gareggiavi divertendoti come un ragazzino.
La pesca era la tua grande passione che non abbandonerai nemmeno nel nuovo paese dove ti sei trasferito.
Ma in ogni modo ti penseremo ancora tra di noi con la tua allegria aperta e sincera che coinvolgeva tutti noi.
Ecco cosa ci lasci!
Il tuo sorriso, la tua voglia di lavorare, l’attaccamento alla famiglia e agli amici.
Un grande esempio per tutti noi.
Ciao Bruno se ti trovassi vicino ad un fiume pieno di pesci tienili battuti per quando arriveremo anche noi con te!
Gli amici del GPS

sabato 29 ottobre 2005

CAMPIONATO ITALIANO PER SQUADRE DI SOCIETA': VINCE LA LONGOBARDI

SUL FILO DI LANA LA SPUNTA LA LONGOBARDI MILO


LA SQUADRA B CAMPIONE D'ITALIA 2005
Luca Cartei, Andrea Boni, Luca Pera e Emilio Colombo

















La Longobardi si piazza al terzo posto finale con la squadra formata da Claudio Guicciardi, Umberto Ballabeni, Valerio Dassi e Carlo Vimercati.
La Lenza Emiliana Tubertini è medaglia d'argento con la squadra formata da Simone Carraro, Francesco Casini, Ferruccio Gabba, Stefano Premoli e Giuliano Prandi.


IL PODIO DEI VINCITORI

venerdì 28 ottobre 2005

SERIE A2: I CONTI NON TORNANO!

Il commento sul campionato 2005

Il campionato di quest’anno ha evidenziato ancora una volta la supremazia di quelle squadre che grazie ai potenti mezzi riescono a dominare come sempre in classifca.
Ritengo che questo sia normale, d’altra parte lo è anche nel calcio ed in tutti gli sport.
La Juve, l’Inter ed il Milan lottano sempre per il vertice mentre il Messina, l’Ascoli ed il Treviso lottano per salvarsi.
Però durante il campionato può capitare che il Messina vinca a S. Siro contro il Milan e questo rende tutto molto più affascinante.
Anche nella pesca fino a quest’anno era così.
Dal prossimo anno le cose cambieranno grazie al nuovo format che la Federazione ha varato.
Le grandi società o le migliori, quelle che possono annoverare tra le fila campioni affermati, dal prossimo anno pescheranno in un campionato tutto loro denominato SUPER ECCELLENZA.
Ritengo la scelta del nuovo format inopportuna per il tipo di agonismo che abbiamo in Italia, in quanto il tenere insieme garisti “qualunque” con agonisti di fama mondiale, avrebbe assicurato quell’entusiasmo generale e quel fascino necessario a far girare il tutto il sistema pesca oltre a mettere in vetrina anche le società cosiddette minori o dilettantistiche.
Posso scommettere che la nuova formula, così come fu cambiata in passato, tra qualche anno sarà modificata nuovamente proprio perché non può reggere in Italia per le stesse ragioni del passato.
Dispiace riscontrare che dagli errori del passato non si voglia tenere conto.
Il GPS Santarcangelo è una società dilettantistica di Rimini che da alcuni anni lotta alla pari delle grandi in A2.
Non essere più tra le cosiddette società di spicco, nel prossimo campionato denominato zonale, non farà che togliere visibilità a quel mondo di piccole società e agonisti qualunque, che come noi sono tanti, che verranno in tal modo “messi ai margini”.
La nuova formula della SUPER ECCELLENZA, secondo il mio parere, rischia di bruciare quelle società che per fortuna o per bravura sono riuscite ad entrarvi senza rendersi conto di quello che gli aspetta.
I costi lieviteranno enormemente, e per qualcuno diventerà difficile reggere certi lussi che solo poche società possono permettersi.
Di conseguenza la disaffezione alle gare di pesca, che colpirà molti pescatori di queste società materasso, sarà inevitabile e porterà diritto verso la strada dell’abbandono.
Ritengo che la formula in vigore fino al 2005, con gironi di serie A, fosse la più idonea per tenere in equilibrio professionismo e dilettantismo avanzato.
L’alternativa, se proprio si vuole cambiare, come ho avuto modo di dire in altre occasioni è una radicale trasformazione di questo sport che deve passare da sport hobbistico a sport professionistico.
Allora nella seconda ipotesi avrebbe senso avere un campionato nazionale di punta nel quale far competere campioni di pesca stipendiati dalle società o dagli sponsor attraverso il rapporto della prestazione professionale sportiva.
In Inghilterra d’altra parte mi pare che siano già su questa strada o no?.
E poi non meravigliamoci se ai mondiali per nazioni ogni volta gli inglesi sono sul podio e gli italiani no.
Scusate la franchezza. Alessandro Scarponi

sabato 22 ottobre 2005

MARIO MOLINARI ESPONE LE SUE RAGIONI SULL'AGONISMO FUTURO

A proposito di futura SUPER ECCELLENZA
LA LETTERA DI MARIO MOLINARI A MAURIZIO NATUCCI























Caro Maurizio Natucci,
dopo l'ultima prova del campionato mi sono sentito con Luca Piscaglia per quanto ho discusso a Revere con Umberto Ballabeni, Giovanni Marchetti della Lenza Mantovana e Massimiliano Massola dei Campana, circa il nuovo format dei campionati 2006.
Come certamente avrai saputo, recentemente ho inviato al sig. Gigli, attuale Presidente del Settore Acque Interne, tramite il sito dei Pozzuolesi, una lettera aperta stimolatami sull'argomento da Fulvio Rocca della Garisti Lodigiani Trabucco, alla quale purtroppo al momento non abbiamo ricevuto alcuna risposta.
Tralascio le mie considerazioni in merito a questo fatto (il sig. Gigli non è certamente obbligato a navigare in Internet), ma vengo a quanto riferitomi da Luca Piscaglia l'altro ieri.
In buona sostanza, Luca mi ha ribadito che l'approvazione della nuova formula è nata democraticamente dalle riunioni dei Club della A2 ed A3, A4, A5, fatte prima dell'inizio degli attuali campionati, e nelle quali mi ha confermato che all'unanimità emerse la volontà dei presenti di non gareggiare più con "professionisti" del calibro di Gabba e soci.
Per l'A1 mi è stato detto da Luca che il sig. Airoldi di Lecco avrebbe dovuto indirla, cosa mai avvenuta.
Comunque vorrei ribadire che a casa di Piemontesi e Lombardi non c'è la gradevole sensazione che quanto deciso senza neppure interpellarci sia la migliore soluzione.
Se vuoi potresti parlarne con Umberto Ballabeni che ha sotto mano il contatto con un gran numero di Club, e forse otterrai una più chiara percezione di quanto una Super Eccellenza da 50 squadre sia il ritorno assurdo ad un passato abbandonato per uno sport più a misura dilettantistica, e che con i costi attuali, non ha davvero senso il riproporlo.
Con due squadre della Ravanelli, due Longobardi, due della Colmic, due di Tubertini, due del Team Bazza, due della Castelmaggiore, due dell'Alto Panaro (siamo a 14 già tutte qualificate), ed aggiungendone altre sei, allora forse la FIPSAS decretando la Super Eccellenza 2006 da 20 squadre, concretizzerebbe appieno il desiderio dei partecipanti alle riunioni di cui Luca Piscaglia mi ha riferito.
Invece per arrivare a 50 Club, si è optato per la solita scelta senza coraggio, ed una "nuova" strategia che la Federazione vorrebbe perseguire, ponendo però ad una grande maggioranza dei Club della costituenda nuova Super Eccellenza di inseguire uno sport di livello insostenibile, e nel contempo privando gli altri di un contatto con i migliori della propria area geografica, cosa che oggi offre almeno lo stimolo a sopportare costi e sacrifici importanti, già così sensibili nelle attuali A1,A2 ecc.
Lenza Zeccone, Fratelli Campana, Lenza Mantovana, Cral 1 Maggio Asolana, sono i nomi dei Club vincitori delle prove dell'A1.
Una giornata di gloria nel 2005 per quattro Sodalizi che non hanno nomi altisonanti, ed un campionato alla fine che ha comunque salvaguardato gli interessi dei Club più famosi (come Ravanelli e Longobardi) che hanno portato due squadre a testa alle finali.
Nell'attuale formula, come si vede, non c'è nulla di sbagliato, salvo le finali che potrebbero esser fatte con più moderazione grazie a due gare domenicali (e non due week-end) per sgrossare, senza dissanguarle, il lotto delle pretendenti al podio nell'ultimo week-end.
Esattamente come accade con gli italiani individuali, a cui nessuno da decenni ha mai mosso l'accusa di formula inadeguata.
Alle attuali finali nessuno è poi obbligato a partecipare, nel caso le finanze del Club non lo permettano (esattamente come per coloro che dopo una qualifica provinciale, non si iscrivono agli italiani individuali e lasciano il posto ad altri).
Non esiste un motivo plausibile, ad eccezione delle scelte infelici di alcuni gironi per campi di gara, date e regolamenti, di variare l'attuale formula.
D'altronde come Alessandro Scarponi della Sant'Arcangiolese ha felicemente puntualizzato nel suo commento alla gara della Idrovia di domenica scorsa sul sito dei Pozzuolesi, "legalizzare l'impossibile" è l'inizio della fine.
Circa coloro che hanno così fortemente ribadito di non gradire il dividere il loro sport con Gabba e Soci, attendo di vederne qualcuno che avendo ottenuto la qualifica alla Super Eccellenza, ne rifiuti l'iscrizione.
Sarebbe una bella prova di coerenza....ma conoscendo alcune di queste persone di larghe vedute che vanno alle riunioni a parlare per il proprio Club magari rappresentando solo se stessi, sono disposto a giocarmi quel poco che mi resta!!
Un bel referendum in merito a quanto sopra, come ho già chiesto al sig. Gigli, sarebbe l'ideale prova di democrazia, cosa che andrebbe estesa almeno a tutte le società d'Italia che hanno partecipato ai Regionali ed alle varie serie A di pesca al colpo 2005.
Volendo, c'è tutto il tempo perchè la Federazione lo indica e poi promulgandone i risultati in modo chiaro ed inconfutabile, dia la definitiva conferma che le decisioni che contano passano anche per l'approvazione totale della base dei praticanti, e che non siano riunioni mal definite e ufficializzate, a costruire un consenso difficile da interpretare.
Luca Piscaglia che sa di sindacato e di rappresentatività non potrà che concordare. Nessuno deve avere paura di un voto pulito.
Poi ci sentiremo tutti meglio, ed ognuno nel suo Club deciderà per il futuro.

Cordialmente - Mario Molinari

lunedì 17 ottobre 2005

SI ACCENDE IL DIBATTITO SUL FUTURO DELL'AGONISMO

SALVIAMO L’AGONISMO
PENSIERI E PAROLE DI A. SCARPONI


Cari amici GPS, nella pagina che segue potete leggere alcune riflessioni sul format agonistico che partirà dal 2006 deciso dalla Federazione.
La mia lettera, pubblicata anche sul sito dei Pozzuolesi e giornali specializzati, è l’ultima di una lunga serie ed è condivisa da tante persone in Italia prima tra tutte Mario Molinari.
Ne sono conferma i vari attestati di solidarietà che arrivano al mio indirizzo di posta elettronica.
La gente è abituata a lamentarsi di quello che non funziona sui campi di gara nei negozi di pesca ma non riesce a far arrivare le proprie idee fino alle stanze dei bottoni della Federazione.
Di errori in passato ne sono stati commessi diversi da una dirigenza un po’ sorda e cieca che si permette di fare e disfare i regolamenti senza ascoltare la base a cui vanno applicati.
Il risultato che produce è la disaffezione verso l’agonismo e l’abbandono inesorabile dei garisti che non possono far altro che ritirarsi nel laghetto sotto casa per la garetta a carpe tra amici.
E’ questo che si vuole?
Credo di no!
Coinvolgere i pescatori e le società di pesca per governare meglio la categoria significa fare solo il bene della pesca.
Visitate il forum all’interno del sito pescatori pozzuolesi nel link delle news e entrate sull’argomento “quale futuro per l’agonismo”.
Li potrete conoscere il pensiero di tanta gente che non capisce le decisioni assunte dalla Federazione.
Allora buona lettura e buona navigazione in internet.

Alessandro Scarponi

sabato 15 ottobre 2005

BOB NUDD: IL MOSTRO SACRO


BOB NUDD
L’UOMO 4 VOLTE CAMPIONE DEL MONDO

Nei miei ricordi del passato ci sono anche momenti trascorsi ad osservare altri pescatori.
Ad Ostellato anni fa si svolgeva un quadrangolare mondiale con le nazionali Italiana, San Marino, Francese e Inglese.
E proprio in quest’ultimo team pescava il mitico Bob con l’inconfondibile berretto all’inglese.
Lo si notava da lontano, non per il berretto, ma per la grande folla che si assiepava dietro di lui per osservarne le sue gesta.
Ricordo che si pescava con la canna inglese e mi impressionava il suo modo di lanciare con la canna e ancora di più quando con le potenti fionde drennan lanciava palle di pastura senza guardare e che riusciva a farle cadere tutte nello steso posto.
L’azione di pesca era regolare. Non lasciava trasparire forme di nervosismo nemmeno quando gli avversari a spalla catturavano più di lui.
La tranquillità era la sua arma vincente perché alla fine lo portava alla vittoria.
Grande Bob, un mito che ho visto con i miei occhi!!

venerdì 14 ottobre 2005

Quale futuro per il nostro agonismo?

Il campionato di quest’anno ha evidenziato ancora una volta la supremazia di quelle squadre che grazie ai potenti mezzi tecnici ed economici riescono a dominare come sempre in classifica.
Ritengo che questo sia normale, d’altra parte lo è anche nel calcio ed in tutti gli sport.
La Juve, l’Inter ed il Milan lottano sempre per il vertice mentre il Messina, l’Ascoli ed il Treviso lottano per salvarsi.
Però durante il campionato può capitare che il Messina, una volta ogni trent’anni, riesca a vincere a S. Siro contro il Milan e questo rende tutto molto più affascinante.
Anche nella pesca fino a quest’anno era così.
Dal prossimo anno le cose cambieranno grazie al nuovo format che la Federazione ha varato.
Le grandi società o le migliori, quelle che possono annoverare tra le fila campioni affermati, dal prossimo anno pescheranno in un campionato tutto loro denominato SUPER ECCELLENZA.
Ritengo la scelta del nuovo format inopportuna per il tipo di agonismo che abbiamo in Italia.
Il tenere insieme garisti “qualunque” con agonisti di fama mondiale, avrebbe continuato ad alimentare quell’entusiasmo generale e quel fascino necessario a far girare il tutto il sistema pesca. Il format attuale, non sarà stato il massimo, ma ha dato risposte ai problemi sempre maggiori a cui le medie piccole società di pesca sono esposte.
Il format attuale è frutto di scelte fatte in passato dalla Federazione la quale ha cercato di avvicinare le distanze tra grandi e piccoli clubs come tra piccoli e grandi pescatori superando l’esperienza dell’agonismo diviso per classi.
Mettere in vetrina le società cosiddette minori o dilettantistiche e i loro garisti unitamente a quelle grandi e più blasonate con i loro campioni è stata una operazione che ha fatto bene alla pesca.
Il format attuale ha dato la possibilità a tutti di trasformare un sogno in realtà ovvero di poter gareggiare una domenica nella vita a spalla di un grande campione.
Per una piccola Società cambieranno gli stimoli e le prospettive e non essere più a certi livelli condizionerà anche il mercato.
Se veramente si voleva riportare l’agonismo vicino ai pescatori il modo migliore non era quello di spaccare in tre i campionati introducendo regionale, zonale, super elite.
Avere un campionato misto fino alla quinta prova e poi le migliori se la sbrigavano tra loro con un altro mini campionato a parte, secondo me era il massimo.
Certamente alcune correzioni andavano fatte, sull’uso obbligatorio delle esche (vedi l’errore del fouillis obbligatorio in Idrovia) sulle tecniche migliori in alcuni campi gara, sulle date migliori per il tipo di campo di gara, sulla introduzione di nuovi campi gara anche diversi se necessario.
Ma si è deciso di rivoluzionare tutto esasperando ancora di più l’agonismo di vertice portandolo ad un livello di sacrificio, che tra costi e tempo necessario, molto pesante.
La nuova formula della SUPER ECCELLENZA, secondo il mio parere, rischia di bruciare quelle società che per fortuna o per bravura sono riuscite ad entrarvi senza rendersi conto di quello che gli aspetta.
I costi lieviteranno enormemente, e per qualcuno diventerà difficile reggere certi lussi che solo in pochi potranno permettersi.
Di conseguenza la disaffezione alle gare di pesca, che colpirà molti pescatori di queste società “materasso”, sarà inevitabile e porterà diritto verso la strada dell’abbandono.
Anche in passato gli effetti collaterali di un agonismo spinto sono stati gli stessi.
Ripeto quindi che la formula in vigore fino al 2005, con gironi di serie A, fosse la più idonea per tenere in equilibrio professionismo e dilettantismo avanzato.
L’alternativa, se proprio si vuole cambiare, come ho avuto modo di dire in altre occasioni è una radicale trasformazione di questo sport che deve passare da sport hobbistico a sport professionistico.
Ma qui servono altri mezzi, altri veicoli pubblicitari oggi vietati al mondo della pesca italiano.
Avere un campionato di professionisti e poter vedere in televisione le gare e le gesta sportive dei campioni in azione cambierebbe molto perché la pesca entrerebbe in tutte le case e i campioni di pesca sarebbero il polo attrattivo di tutti, ma non è così.
Solo in Inghilterra se non vado errato le gare di pesca sono trasmesse in televisione da alcune televisioni con grandi ascolti per quelle manifestazioni di rilievo.
Allora in questo scenario avrebbe senso un campionato nazionale di punta, da vetrina, nel quale far competere campioni di pesca stipendiati dalle società o dagli sponsor attraverso il rapporto della prestazione professionale sportiva.
Questo è quello che penso.
Avrei tante altre considerazioni al riguardo, tanti commenti su altri tornei come il campionato italiano il cui format attuale è ridicolo.
L’anno scorso ad Anita c’era gente del sud che non avevano mai visto il canale. Vi sembra giusto? Come possono competere questi garisti?
Possibile che nessuno abbia mai pensato di pensare a fasi eliminatorie regionali e ad una finale nazionale dove solo i migliori ci arrivano?
Li si che sarebbe stato necessario intervenire.
Tanti saluti e scusate il disturbo.
Cesena 14-10-2005
Alessandro Scarponi

martedì 4 ottobre 2005

CAMPIONATO PROVINCIALE INDIVIDUALE: ZAVOLI E' IL NUOVO CAMPIONE

PROVINCIALI INDIVIDUALI
AD UMBERTIDE ZAVOLI OSCAR E’CAMPIONE 2005


L’ultima prova del campionato provinciale individuale di Forlì Cesena si è svolta sul fiume Tevere ad Umbertide domenica 2 ottobre nel tratto denominato “carpina”.
Alla prova finale hanno partecipato 44 agonisti romagnoli e per il GPS Santarcangelo Trabucco hanno gareggiato i seguenti agonisti: Alessandro Scarponi, Oscar Zavoli e Ivan Biondi.
Fino alla fine delle tre ore di pesca il risultato è stato molto incerto in quanto alcuni garisti “teste di serie” non sono riusciti a conquistare un piazzamento importante utile per la vittoria finale.
L’unico garista che riesce ad ottenere un ottimo risultato, nonostante il brutto posto che il sorteggio gli ha assegnato, n° 1 di settore con il n° 10 finale esterno a valle del campo di gara, è stato Oscar Zavoli che ottiene un bellissimo secondo posto che gli vale la vittoria finale.
Al fotofinish si presentano altri due garisti con le stesse penalità di Zavoli, Riccardo De Lorenzi della Società Città del Rubicone e Marco Giovanardi dell’Amo Santarcangiolese, ma la differenza dei risultati ottenuti durante il campionato fa decretare la vittoria all’alfiere del GPS Santarcangelo.
Da segnalare che Oscar Zavoli tra l’altro non aveva mai pescato prima sul fiume Tevere ad Umbertide.
Da ricordare che una quindicina di pescatori, i primi della classifica finale, parteciperanno di diritto al campionato italiano individuale del 2006.
La gara di Umbertide è stata molto bella grazie a diverse catture di cavedani di taglia super. Molti concorrenti purtroppo hanno perso anche diversi pesci, i quali grazie alla lotta, si sono liberati della lenza strappandola.
La pesca adottata da tutti è stata quella a tecnica roubasienne, alla lunghezza di 14,50 metri, con lenze leggere inferiori al mezzo grammo di peso con filo finale del 7 e amo del 24 innescato con due bigattini.
Per Zavoli Oscar il 2005 sarà ricordato come un anno davvero speciale in quanto oltre al titolo individuale di grande prestigio appena conquistato può vantare anche la vittoria individuale nel campionato provinciale a tecnica roubasienne.

lunedì 3 ottobre 2005

SCUOLA DI PESCA ORGANIZZATA DA ALESSANDRO SCARPONI


SCARPONI CON I SUOI RAGAZZINI DELLA SCUOLA DI PESCA

IL GPS SANTARCANGELO TRABUCCO ORGANIZZERA’ PROSSIMAMENTE UN CORSO DI SCUOLA DI PESCA E AMBIENTE PER GIOVANI FINO A 15 ANNI DI ETA’.
POSSONO PARTECIPARE ANCHE I GRANDI SOLO SE ACCOMPAGNATI DAI GENITORI.
INFORMAZIONI PRESSO FOSCHINI VILLER O ALESSANDRO SCARPONI
CARTOLINE DI PESCA DI ALESSANDRO SCARPONI
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