domenica 28 ottobre 2001

OLTRARNO CAMPIONE D'ITALIA 2001

27/28 ottobre 2001 fiume Arno Firenze
Meritata la vittoria della forte compagine toscana in testa al campionato italiano di società dalla prima all'ultima gara. Argento per la Longobardi e bronzo per la Ravanelli.


LA FORTE SQUADRA DELL'OLTRARNO CAMPIONE D'ITALIA 2001

giovedì 18 ottobre 2001

SERIE A2: “…L’E’ TUTTO DA RIFARE” !!

I garisti della squadra G.P.S. TRABUCCO, al termine del campionato di serie A2, grazie alla 31° posizione in classifica generale, si sono garantiti il diritto a partecipare, anche nel 2002, a quello che da tutti viene considerato il più prestigioso torneo nazionale di pesca al colpo.
Quello appena concluso è stato un brutto torneo, a causa delle cattive condizioni di alcuni campi di gara, come ad esempio Ostellato nell’ultima prova del 2 settembre, veramente difficile da interpretare nella quale la nostra squadra ha raccolto ben 32,5 punti.
Ecco il parere di Alessandro Scarponi capitano e portavoce della squadra G.P.S.TRABUCCO: << pescare in un canale senza pesce è veramente dura, Ostellato ridotto in quelle condizioni fa venire voglia di smettere di pescare; avevano parlato di un grosso ripopolamento di carpe e carassi durante la settimana invece niente. La Federazione, aggiunge Scarponi, deve trovare valide soluzioni alternative per il prossimo campionato diversamente per l’agonismo sarà l’inizio della fine. Quest’anno tre gare su sei sono state falsate dalle cattive condizioni del campo di gara. A Peschiera non si è preso un pesce per la grave moria che c’era stata nei giorni precedenti; a Padova, “nelle Regate”, la maggioranza dei garisti non ha bagnato nemmeno la nassa; il canale di Ostellato è stato di una tristezza che tutti conoscevano già da diversi mesi, i “cappotti” di inizio anno erano un allarme molto chiaro, ma nessuno ha voluto far niente per cambiare tale situazione.
Noi del G.P.S. TRABUCCO siamo pescatori che ancora gareggiamo sia per il gusto della competizione ma anche per il divertimento ma purtroppo quest’anno ha prevalso in noi e non solo la tristezza e la desolazione.
Ritengo che la tristezza vera sia il gruppo dirigente FIPSAS che pur conoscendo la reale situazione dei campi di gara del torneo A2 nulla hanno fatto per rimediare a questo nero scenario.
Ogni domenica si sono fatti centinaia di chilometri, si sono spesi centinaia di migliaia di lire in fouillis, esche, pasture, attrezzature etc etc. ma DIVERTIMENTO ZERO; si sono divertiti solo i commercianti di pesca che hanno ingrassato comunque i loro portafogli.
Gli agonisti sapete perché ogni anno diminuiscono, perché si buttano nei carpodromi sotto casa, perché si sono stancati di recitare in una commedia, ormai ridicola, messa in scena da registi che hanno dimostrato di non avere ne la fantasia ne le idee per migliorare questa triste situazione; ci siamo stufati di vedere il livello agonistico più alto che soffoca gli stimoli dei giovani e allontana le passioni dei più anziani; se si conoscono le squadre vincitrici dei gironi, ancora prima che inizi il campionato, le solite Emiliana , la Longobardi, l’Oltrarno etc etc. un motivo ci sarà. E’ così tanto difficile per la Federazione, utilizzando risorse del CONI, delle Regioni o delle Province, investire in alcuni campi di gara attrezzandoli per renderli all’altezza di certe competizioni nazionali e di creare, senza spendere una lira, anzi un euro, un campionato professionistico, tipo SUPERELITE.
Il modello sportivo degli inglesi, basato sul professionismo, dovrebbe essere preso a riferimento, non a caso a livello internazionale, anche gli ultimi mondiali di Parigi hanno parlato anglosassone, la squadra da battere è sempre l’Inghilterra. Ma ai pescatori italiani evidentemente sta bene così perché nonostante le lamentele di ogni domenica al termine delle gare, poi finiscono sempre per correre dietro al sistema condizionato dai soliti noti del mondo agonistico.
Occorre cambiare, subito, per questo scopo mi permetto di avanzare alcune proposte da applicare già per il prossimo anno.
Svolgere un campionato SUPERELITE formata da 60 squadre nazionali divise in due gironi, 30 al nord e 30 al sud (il numero può cambiare in ragione di quelle che sono le reali rappresentanze), con 8 prove, 6 per ogni girone e 2 finali unificate (sabato e domenica), alle quali potrebbero partecipare le prime 10 squadre classificate di ogni girone (quindi 20 sq. x 80 garisti) per contendersi il titolo di CAMPIONE D’ITALIA.
A questo tipo di competizione lasciare piena libertà di tecnica, di pasturazione e di esche.
Poi scendere di categoria con un campionato di SERIE A (tipo vecchio zonale) raggruppando le regioni come nel sistema dell’attuale serie A.
In questa formula, da riservare a 50 squadre per girone, si potrebbero svolgere 8 gare, di cui le prime 5 a classifica unificata e le ultime 3 per la formula dei play off e dei play out; nelle prime 5 gare della serie A vietare l’uso del fouillis e programmare gare tecniche in funzione dei campi di gara, mentre nelle ultime 3 gare, alle quali potrebbero partecipare le prime 10 squadre (quindi 40 garisti). Il numero limitato di garisti consentirebbe l’uso di nuovi campi gara più pescosi, dalla capienza ridotta, ma sufficiente. In queste ultime 3 gare, quelle dei play off, nelle quali ci si gioca la promozione in superelite, concedere l’uso del fouillis, mentre in quelle dei play out dove ci si gioca la permanenza nella serie A vietare l’uso del fouillis.
Per i campi di gara 2002, ad esempio per la serie A2, si propongono i seguenti campi di gara:
Cavo Napoleonico: tecnica roubaisienne;
Anita: tecnica inglese, perché a roubaisienne è troppo irregolare la sponda;
Brian: tecnica inglese e bolognese;
Ostellato: tecnica solo canne fisse (alborelle);
Idrovia: tecnica roubaisienne;
Destra Reno: tecnica roubaisienne sopra il ponte di Baioni, inglese e bolognese fra i due ponti;
Cavo Lama: tecnica roubaisienne e canne fisse
Laghi di Mantova: tecnica inglese;
Canal Bianco; tecnica roubaisienne.
Altri ………………
Il torneo inferiore alla serie A rimarrebbe il REGIONALE suddiviso per regioni come nella formula attuale (emilia est, emilia ovest); lasciare libertà di iscrizione a qualsiasi Società con limite massimo di 4 squadre per Società nel caso di eventuali eccedenze.
Le gare dovranno essere tutte tecniche in ragione di quelli che saranno i campi di gara per evitare di portarsi appresso molta attrezzatura.

Coloro che intendono sostenere la filosofia e le proposte di questo documento sono pregati di firmare la copia originale che si trova presso il negozio di pesca di …………………………entro e non oltre il giorno……………………..
Successivamente verrà inviato alla Direzione o Comitato FIPSAS Regionale e Nazionale.

mercoledì 17 ottobre 2001

REGIONALE EMILIA EST: Buona prova ad Anita!

E’ andata. Con l’ultima prova di Anita il regionale EMILIA EST 2001 è andato in soffitta. Il G.P.S. Trabucco chiude questo campionato con luci e ombre. La prima parte del torneo difficile da inquadrare e la seconda parte decisamente più brillante. Per il prossimo anno le basi ci sono, il materiale a disposizione non manca per fare meglio, occorre scrivere regole chiare e darsi un’impostazione seria che coinvolga tutti gli interessati con rinnovato spirito e maggiore dedizione al torneo. Non esiste che si partecipi al campionato regionale senza andare a provare con regolarità le condizioni del campo di gara. Quando si fa un torneo importante si deve curarlo bene se si vogliono raggiungere certi risultati, andare e improvvisare significa non arrivare. Quando si sarà compreso questo allora le soddisfazioni arriveranno sicure. Nel 2002 le possibilità per fare meglio ci sono e ne siamo certi il G.P.S. farà sentire la sua voce.

venerdì 12 ottobre 2001

Laghetti FIPSAS: Un “GAS-CARASS” sempre al vertice!!

Casadei Gastone da Santarcangelo di Romagna, un nome una garanzia e se fosse un prodotto potrebbe avere la certificazione di qualità.
Gastone, gas-carass per gli amici, è un pescatore che ha fatto dei laghetti di Poggio Berni la sua alcova domenicale e non solo; capita spesso di trovarlo a gareggiare anche durante la settimana o il sabato pomeriggio sempre.
Conosce il rendimento di tutte le vasche, una ad una, così come un “fiumarolo” conosce le buche o le strisciate di ghiaia migliori per prendere pesci.
Gas-Carass difficilmente sbaglia una gara, sa come pescare in ogni picchetto; così come in ogni stagione è abile nell’adattare la pesca giusta ad ogni circostanza, a galla così come a fondo, lungo a 13 metri o corto con il puntale della canna.
Sempre e solo roubaisienne, la sua compagna di tante avventure, che gli ha permesso di vincere sempre tante medaglie.
In società è sicuramente il garista con il miglior rendimento di piazzamenti, molti primi di settore anche quest’anno che gli consentiranno, probabilmente, di aggiudicarsi il titolo di campione sociale di rendimento.
Se le carpe e i carassi dei laghetti potessero avere gli stessi diritti degli umani probabilmente il primo atto sarebbe una causa legale contro Gastone per la richiesta di risarcimento danni all’apparato boccale.
Infatti non c’è pesce che non sia stato forato in bocca o sulle labbra dalle lenze di gas-carass così come del resto tutti i pesci hanno potuto saggiare le sue ruvide mani tenaglia.
Un amico associato da tanti anni al G.P.S., buono nell’animo e sportivo leale.
C’è stato un periodo che ha messo a disposizione alcuni locali della sua abitazione per la sede della Società di pesca e anche per questo motivo gli rivolgiamo, anche se a distanza di alcuni anni, i più sinceri ringraziamenti di gratitudine.
Un esempio per tanti amici “laghettari” che possono trovare in Gastone un costante punto di riferimento per tutte le gare di pesca in questo impianto sportivo.
Questo è GAS-CARASS, da Santarcangelo di Romagna, una colonna del G.P.S. sezione laghetti.
CARTOLINE DI PESCA DI ALESSANDRO SCARPONI
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