venerdì 31 dicembre 1971

ERA NATALE, MA...

Faceva molto freddo, quel giorno. Le rive del fiume erano coperte di neve. Anche l'acqua era fredda e ogni tanto, dai rami secchi degli alberi, cadeva un pò di neve nella corrente. Aveva nevicato molto nella notte tra il 24 e il 25 dicembre e all'alba tirava un'aria gelata e il cielo aveva un colore livido . Si sentiva nell'aria e nell'acqua che la tramontana sarebbe durata ancora a lungo e sarebbe venuta altra neve. Sulla prismata vedevo alcuni topi che si accanivano su dei pezzetti di pane mezzi congelati. Erano i resti di molte pagnotte che un pescatore aveva adoperato per pasturare. Questo era accaduto pochi giorni prima. Poi, su quella prismata fredda e lugubre, non era venuto più nessuno. Ne ero certo perchè io ero sempre rimasto nei paraggi e non era venuto proprio nessuno, nemmeno l'uomo della cascina che ogni tanto scendeva al fiume a mettere giù i suoi cordini con quei grossi ami.
Ora quel mondo era tutto mio. Era mio il fiume, era mio il cielo bianco di nubi, erano miei quegli alberi incostrati di ghiaccio che a primavera sarebbero rinverditi per lasciare cadere sulla corrente bacche, germogli e insetti.
In lontananza si sentiva ogni tanto il latrato di un cane ma quel suono mi giungeva deformato perchè tutta la campagna era imbottita di neve e i suoni si perdevano nel grande silenzio. L'unico vero rumore era quello della corrente che si frangeva contro un pilone del vecchio ponte.
Provai a spostarmi lungo la prismata e arrivai fino alla curva , dove il fiume perdeva forza e si arrendeva nella lanca, sotto la riva in frana. La buca era verde e profonda e, in superficie, nel lento giro d'acqua galleggiavano pezzi di legno, qualche ramo mezzo marcio che presto sarebbe affondato, e alcune cose colorate che la piena avrebbe poi portato via. Feci tutto il giro della lanca e scesi anche dove la corrente riprendeva forza prima di scivolare sotto il ponte con quelle lame lucide e troppo rapide. E qui decisi di tornare indietro. Era meglio stare verso la prismata, dove la corrente era uniforme, tutta uguale, e l'acqua aveva una temperatura che poteva andare bene, soprattutto proprio sotto riva dove si vedevano le cavità buie tra tra un blocco di cemento e l'altro. La prismata era molto vecchia e coperta da una patina verdastra. Anche in pieno inverno, in quegli anfratti, era possibile trovare qualche cosa di vivo. D'estate la prismata era un posto infernale ed era molto meglio la vena centrale del fiume, dove la corrente filava via liscia su quel fondo di ghaia e sabbia. Ma d'inverno, con tutto quel freddo, il filo di corrente proprio davanti ai blocchi di cemento, era certamente il posto migliore. Provai a risalirla tutta ed era molto lunga. Arrivai fino in testa , dove avevano cominciato a costruirla anni prima, quando io ero ancora molto giovane. Ci andai lentamente, guardandomi tutt0 attorno, e alla fine fui certo che non c'era proprio nessuno. In genere venivano sempre e alle volte erano in tanti. D'estate erano sempre numerosi e facevano molto rumore. D'inverno ne venivano di meno ed erano molto più silenziosi, molto più attenti. Ma adesso erano alcuni giorni che non si vedevano. L'ultimo era stato quello che aveva buttato tutto quel pane di cui, i topi ora, si contendevano i resti tra la neve della sponda.
Decisi che il posto migliore era alla metà della prismata, dove c'erano quelle grandi macchie di cespugli con rami che sfioravano l'acqua. E così tornai a valle e mi fermai proprio vicino alla macchia dei cespugli. In quel momento ci fu una debole schiarita e un sole pallido, quasi incolore, filtrò tra le nuvole gettando una tenue luce che si riflettè fin sul fondo del fiume.
Ma la luce durò solo pochi minuti. Poi il sole scomparve e tutto tornò grigio. Ora l'acqua era diventata più fredda. Vidi scendere sulla corrente un pesciolino che sembrava ferito. Si muoveva a fatica e lo seguii con lo sguardo. Era molto piccolo e in certi momenti si dibatteva. Mi mossi lentamente, spostandomi lungo la corrente. Lo seguii ancora e non riuscii a capire perchè si muoveva in quel modo strano. Il pesciolino provò ad immergersi e allora mi mossi di scatto. In un attimo fui sopra di lui. Non riuscii a sottrarsi all'attacco e quando spalancai la bocca potei inghottirlo al primo colpo. Fu in qull'istante che tutto il mondo esplose intorno a me. Sentii un grande strappo e qualcosa di appuntito mi penetrò in due punti del palato. Mi gettai sul fondo ma non riuscii a raggiungerlo. Allora tornai un pò in sù e mi gettai verso gli anfratti della prismata. Una forza invincibile mi fece deviare sulla destra. Il dolore in bocca era molto forte. Qualcosa mi portava verso il cielo e il fondo si allontanava. Ma verso il cielo io non dovevo andare perchè da quella parte c'era la morte. Io dovevo assolutamente restare nell'acqua. Puntai ancora verso il fondo e intanto scrutavo verso la superficie per capire cosa stava accadendo. E fu allora che lo vidi. Era un uomo che prima, quando avevo risalito la prismata, non c'era. Se ne stava quasi interamente nascosto accanto al grande cespuglio. Non lo avevo visto. Era lui il mio nemico, non c'era nessuna altra forza su quella riva, all'infuori della sua, che in quel momento potesse provocarmi tanto dolore, tanta fatica, tanta ansia e paura di morire. Ma forse non era proprio lui che mi tratteneva, era quel lungo ramo giallo che teneva tra le mani e che si curvava proiettando la sua ombra su di me. Poi non potei più muovermi. Malgrado i miei sforzi finii con la bocca fuori dall'acqua e in pochi istanti perdetti ogni forza, ogni volontà. Mi trovai avvolto in una rete verde che era appesa ad un lungo bastone e fui gettato così sulla riva, in mezzo alla neve. E' li che sono morto.


Ho voluto scrivere questa storia triste e forse crudele perchè a Natale scrivono tutti storie patetiche a lieto fine.
E mi pare sia ora di finirla. E' soltanto la storia di sempre, quella che non desta mai compassione perchè racconta della cattura di un grosso pesce. Ho voluto mettermi dall'altra parte, Ho provato a farla raccontare al pesce e spero di esserci riuscito, per quanto sia difficile immaginare come un pesce vede il suo mondo. Volete sapere che pesce era? Ma che importanza ha? Diciamo che ra un cavedano di due chili che in quella prismata era nato e cresciuto. O, se più vi piace, diciamo che era un luccio. Se era un cavedano potete anche immaginare che quel solitario pescatore del 25 dicembre ci sia rimasto male perchè è chiaro, da quanto è successo, che era andato nella speranza di prendere un luccio. Ma anche tutto questo non ha importanza. E non commuovetevi perchè un vecchio e bravo pesce è morto la mattina di Natale. Per tutti i pesci del mondo, Natale è un giorno come gli altri. Questa è l'unica cosa certa di tutta la vicenda.

AGONISMO STORICO DAL 1971 AL 1962

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AGONISMO 1971

ITALIA CAMPIONE DEL MONDO A POZZOLO
Finalmente dopo nove anni di progressivo deterioramento e dopo aver toccato il fondo nel 1970 in Olanda, la squadra azzurra ha vinto il titolo mondiale a quadre e un italiano, Dino Bassi della società Europa di Bologna, si è impossessato del titolo individuale.


La nazionale del 1971: da sin. Carpana, Alfieri, Silla, Mannori, Baia, Bassi e Zani




















CLASSIFICA FINALE TROFEO D’ECCELLENZA

1^ Mercato Ortofrutticolo Bologna p. 231
2^ Lenza Casalecchiese Bologna p. 219
3^ Lenza Lucchese lerc Lucca p. 213
4^ Ofmer Pasquino Reggio E. p. 212
5^ Minerva Neon Bologna p. 211
6^ Pescatori Padovani Padova p. 207
7^ Bagnacavallese Ravenna p. 201
8^ Pesca sport Forli p. 201
9^ Sasso Marconi Bologna p. 190
10^ Cannisti Club Patavium Padova p. 181
11^ Lenza Rastignano Bologna p. 175
12^ Lenza Parmense Parma p. 159
13^ Arturo Nessi Como p. 153
14^ Pescatori Milanesi Milano p. 149
15^ Quaiass Torino p. 144
16^ Pescatori Veronesi Verona p. 140
17^ Gino Nasi Modena p. 139
18^ Barriera Nizza Torino p. 137
19^ Lenza Pontevecchio Bologna p. 126
20^ Garisti Ticino Pavia p. 125


Tubertini Gabriele è campione italiano






















CAMPIONATO ITALIANO INDIVIDUALE
1° Tubertini Gabriele Sasso Marconi Bo 1-1-1 3
2° Carpanese Marcello Pescatori Padovani Pd 1-1-2 4 – 11.411
3° Pagani Roberto Lucci Certosa Mi 1-1-2 4 – 10.039
4° Calaverni Tito Soliarese Mo 1-2-1 4
5° Alfieri Alberto Gino Nasi Mo 1-2-1 4
6° Ceppi Luciano Pescatori Milanesi Mi 3-1-1 5
7° Franchini Fiorenzo Ortofrutticolo Bo 2-1-2 5
8° Pizzi Vittorio Seregnese Mi 2-1-2 5
9° Baia Giovanni River Club Torino To 1-1-4 6
10° Bonzio Enrico Leonessa Bs 2-3-1 6

CLASSIFICA FINALE DELLA COPPA ITALIA
1^ Lenza Casalecchiese Bo
2^ Ofmer Pasquino Re
3^ Pescatori Padovani Pd
4^ Cannisti Club Patavium Pd
5^ Pescatori Veronesi Vr
6^ Ortofrutticolo Bo
7^ Arturo Nessi Co
8^ Pescatori Milanesi Mi
9^ Garisti Ticino Pavia
10^ Cannisti Sasso Marconi Bo
11° Lenza Parmense
12° Cann. Club Milano
13° La Leonessa Brescia
14° Pesca Sport Forli'
15° Minerva Neon Bologna
16° Cannisti Taliedo
La classifica individuale vede salire sui tre gradini del podio i seguenti agonisti:
1° Rodolfi Paolo Casalecchiese
2° Passini Franco Sasso marconi
3° Fumagalli Adriano A. Nessi


LA PESCATORI PADOVANI NEL 1971














Da sinistra in alto: Luigi Zollo, Ruggero Marcellan, Giuseppe Molinari, Fulvio Zollo, Marcello Carpanese, Franco Bartoletto, Giuseppe Limani, Giuseppe Bettella, Agostino Rebonato, Benito Penassa, Erminio Soranzo, Severino Fanton, Guido Gallo, Umberto Paccagnella, .
in basso: Ido Cesaro, Daniele Bettella, Carlo Mazzuccato, Paolo Bettella, Antonio Bettella, Bernardo sabbion, Franco Pampollari.

CAMPIONATO PROVINCIALE ACQUEE INTERNE INDIVIDUALE DI FORLI'
PREDA BRUNELLO E' IL CAMPIONE PROVINCIALE 1971
appartenente alla Società Pesca Sport Forlì
2° assoluto Ivano Biserni Lenza Meldola
CAMPIONATO PROVINCIALE ACQUEE INTERNE PER SOCIETA' DI FORLI'
1° Pesca Sport Forlì
2° Lenza Meldola
CAMPIONATO PROVINCIALE SETTORE GIOVANILE
1° SERIE: CASADIO CLAUDIO LA CAVEJA FORLI'
2° SERIE: TREVISANI MARCO LENZA RUBICONE

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AGONISMO 1970

TROFEO DI ECCELLENZA 1970
VINCE LA SOCIETA' EMILIANA I CORMORANI
Pozzolo sul Mincio 4 ottobre 1970: La squadra è formata da Mario Pagni, Marco Panerai (in piedi) e Franco Pacchi e Piero Palai.
Al secondo posto si piazza la squadra dell'Ortofrutticolo di Bologna composta da Luciano Casadio, Dante Benassi, Fiorenzo Franchini e Graziano Sassoli.






La squadra bolognese dei CORMORANI



DINO BASSI CAMPIONE D'ITALIA 1970






















Sul derivatore del Mincio a pozzolo si sono presentati in 40 per la finale tricolore. Vince Dino Bassi di Bologna superando campioni del calibro di Ceppi, Baia, Roasio, Carpana e i nuovi arrivati come Mannori, D'Antracoli e Colombo.
Alla fine della gara vince Dino Bassi della società Europa di Bologna pescando cavedani con la bolognese fuori dal tiro delle alborelle. Gli altri nomi, oltre a Bassi, che vestiranno la maglia azzurra ai mondiali del prossimo anno sono Baia, Alfieri, Carpana e Mannori.
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AGONISMO 1969

Pozzolo 5 ottobre 1969: UMBERTO VALLIO E' CAMPIONE D'ITALIA
I finalisti in gara per due turni di due ore
Vallio ha 33 anni compiuti e di mestiere ha una fonderia che lo impegna notevolmente. Non è sposato ma è fidanzato da sei anni. Ha iniziato a pescare non troppo presto precisamente dall'età di 23 anni anche se le gare ha iniziato a farle solo da tre anni. Nella sua breve carriera di agonista Vallio ha vinto una quindicina di gare nonostante dedichi alla pesca pochisimo tempo. Per allenarsi rinuncia a qualche gara. Questo titolo vinto porta onore anche alla giovane società costituita solo 5 anni fa il Delfino Brescia. Con questa vittoria Umberto Vallio ottiene il dirito a far parte della nazionale azzurra per i mondiali del 1970.

CLASSIFICA FINALE CAMPIONATO ITALIANO INDIVIDUALE

1° Vallio Umberto Delfino Bs (CAMPIONE D’ITALIA)
2° Roncaglia Franco Gino Nasi Mo
3° Garuti Pietro Gino Nasi Mo
4° Baia Giovanni River Club Torino To
5° Roda Paolo Verolese Bs
6° Rossi Riccardo Canne Iridate Mi
7° Azzaroni Amedeo Cormorano Bo
8° Persi Franco Icip Mn
9° Chiarabelli Romeo Cannisti Romeo Fe
10° Friggerio Benito Aups Vc
11° Sabbion Bernardo Pescatori Padovani Pd
12° Maestrani Antonio Sasso Marconi Bo
13° Lunardon Nico Campodarsego Pd
14° Carboni Afro Lenza Parmense Pr
15° Alfieri Alberto Gino Nasi Mo
16° Stucchi Antonio Pesca Sport Lissone Mi
17° Castagneris Giovanni Albano To
18° Cavazza Ernesto Amadori Pico Mo
19° Fumagalli Adriano Nessi Co
20° Rossini Alfredo Pescatori Veronesi Vr

CAMPIONATO ITALIANO PER SOCIETA’

1^ Cannisti Club Milano Sq. B Mi 17 (CAMPIONE D’ITALIA)
2^ Ortofrutticolo Sq. A Bo 19
3^ Pescatori Padovani Sq. A Pd 20
4^ La Torrillese Sq. A Pr 22
5^ Cannisti Mandellesi Sq. B Co 22
6^ Lenza Casalecchiese Sq. A Bo 25
7^ Comense Sq. A Co 30
8^ Amo Club Bicocca Sq. A Mi 30
9^ Gino Nasi Sq. B Mo 31
10^ Cannisti Del Cormorano Sq. A Bo 32
13^ La Campodarsego Sq. A Pd 33

TROFEO DI ECCELLENZA
VINCE LA SOCIETA' PASQUINO OFMER DI REGGIO EMILIA

XVI CAMPIONATI DEL MONDO DI PESCA AL COLPO IN GERMANIA
Bad Oldesloe, 7 settembre 1969
L'OLANDA A SORPRESA VINCE IL MONDIALE MENTRE IL TITOLO INDIVIDUALE VA ALL'INGLESE HARRIS ROBIN.
L'ITALIA SI PIAZZA AL 7° POSTO. SUL PODIO ORO PER L'OLANDA, ARGENTO PER IL BELGIO E BRONZO PER LA FRANCIA.
LA NAZIONALE ITALIANA ERA FORMATA DA CEPPI, CARPANA, FUMAGALLI, TAMPELLONI, ROASIO. C.T. SILLA.
Il campo di gara è stato il canale Trave ed i pesci catturati sono stati i gardons e i gouions. La squdra belga per innervosire Harris ha fatto reclamo sostenendo che esso pescava con lenza e due ami e una pastura non regolamentare. Ma alla fine hanno ritirato il reclamo perchè non potevano esibire alcuna prova delle presunte scorrettezze dell'inglese.

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AGONISMO 1968

TROFEO DI ECCELLENZA 1968
VINCE LA SOCIETA' IL DELFINO DI BRESCIA


CAMPIONATO ITALIANO DI PESCA AL COLPO INDIVIDUALE 1968
UN GRANDE RENATO ROASIO E' CAMPIONE D'ITALIA 1968 A POZZOLO


AGONISMO 1971
ROASIO RENATO CAMPIONE ITALIANO 1968 COMPLIMENTATO DAL SECONDO CLASSIFICATO GIOVANNI GILLIO DELLA SOCIETA' DIAVOLI THERMOMATIC











Renato Roasio della VIPER di Torino è il nuovo campione d'Italia di pesca in acque interne. E' emerso tra i venti finalisti provenienti dalla semifinale disputata sul fiume Po alla quale hanno partecipato i duecento pescatori provenienti dai campionati provinciali individuali delle varie sezioni FIPS d'Italia.
La finale del campionato Italiano è stata diretta da Eliodoro Cicognani (Vice Presidente attività agonistica federale FIPS).
La finale degli italiani si è svolta sul canale derivatore del Mincio a Pozzolo nei pressi di Volta Mantovana e la formula prevedeva una prova di due ore di pesca al colpo e una prova di pesca pratica di tre ore. Tra una gara e l'altra mezz'ora di stacco.
Alla fine vince Renato Roasio con 3 punti (2+1) vivamente felicitato dagli altri concorrenti e dal Dott. Cicognani della Federazione.
Al secondo posto Gillio Giovanni dei Diavoli Termomatic di Torino con 3 punti; al terzo posto Chiarabelli Romeo dei Cannisti Ferraresi con 8 punti.
Questo canale è abitato da cavedani, scardole, triotti e alborelle.


ROASIO TRICOLORE 1968 PREMIATO DA ELIODORO CICOGNANI














XV CAMPIONATO DEL MONDO DI PESCA AL COLPO 1968
FIUME BLACKWATER - FERMOY - IRLANDA
STREPITOSA CONFERMA DELLA NAZIONALE FRANCESE


IL FRANCESE J. TESSE IN PESCA






















Nelle difficili e limacciose acquee del Blackwater , a Fermoy, in Irlanda, tenendo fede alle previsioni, i cinque moschietteri francesi Lagougey, Guihenouf, Destzes, Tesse J, Martin, hanno vinto il campionato del mondo a squadre. La classifica individuale ha visto il successo del tedesco occidentale Grebenstei. Onorevole piazzamento della nazionale italiana, con il quinto posto nella classifica a squadre ed il quarto nella individuale con il bravo Tampelloni. Il maltempo ha messo in dubbio fino all'ultimo la manifestazione ed ha reso impossibili i favolosi cestini pronosticati.


La nazionale azzurra formata da Tampelloni, Ceppi, Giovannini, Casadio, Carpana con riserva Pondrezzi.













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AGONISMO 1967

TROFEO DI ECCELLENZA 1967
VINCE LA SOCIETA' IL CORMORANO DI BOLOGNA


CAMPIONATO ITALIANO PER SOCIETA' 1967
Domenica 4 giugno 1967 si è svolto il campionato italiano di pesca in acque interne per società, massima manifestazione agonistica nazionale della FIPS.
Vi hanno partecipato 908 concorrenti , raggruppati in 227 squadre, rappresentanti 139 società.
Di ogni squadra 2 concorrenti hanno pescato nel Mincio a Peschiera (pesca al colpo) e due concorrenti sul diversivo dello stesso Mincio a Volta Mantovana (pesca pratica). Con un pescato eccezionalmente buono si è conclusa la competizione con la seguente classifica: ° società campione d'Italua A.P. Gino Nasi di Modena; 2° Pescatori sportivi Philco di Parma;. Queste due società hanno così acquisito il diritto a partecipare alla Coppa Europa che si effettuerà in Italia nel prossimo mese di agosto.

XIV CAMPIONATO DEL MONDO DI PESCA AL COLPO 1967
In Ungheria vince il Belgio

Domenica 27 agosto si sono svolti in Ungheria i Campionati del mondo di pesca al colpo. Campo di gara le acquee del Danubio alla periferia della città di Dunaujvàres a circa 60 chilometri da Budapest. Vi hanno partecipato 18 nazioni e il tempo di gara è stato di tre ore.
Il titolo di campione mondiale se lo è aggiudicato il Belgio e ancora un belga nella classifica individuale: Joseph Isembaert.
Al secondo posto la Francia, poi l'Inghilterra e al quarto posto l'Italia.
L'esca che ha consentito ai belgi e francesi di dominare è stato il ver de vase utilizzato non solo per pescare ma anche per pasturare.

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AGONISMO 1966

XIII CAMPIONATO DEL MONDO DI PESCA AL COLPO
INGHILTERRA FIUME THURNE
IL VER DE VASE HA BATTUTO LA LARVA DELLA MOSCA CARNARIA.
GLI ITALIANI SI SONO CLASSIFICATI AL TERZO POSTO DOPO IL BELGIO
Tecnica francese e ver de vase battono pesca all'italiana e larva di mosca è il più veritiero titolo che si può attribuire a questo campionato del mondo.
Si è assistito ad una competizione paragonabile ad una corsa automobilistica fra vetture di diversa cilindrata: si può facilmente immaginare a che pilota sia andata la vittoria.
Ha vinto nuovamente la FRancia seguita dal Belgio, dall'Italia e dall'Olanda.
Anche il titolo individuale è toccato ad un francese: Guiheneuf.
I cinque transalpini inoltre si sono pure piazzati fra i primi nove concorrenti cedendo il posto solo a due belgi ed un olandese (ammirabili seguaci della pesca alla francese) ed ad un inglese, capitato in mezzo ai nove forse perchè profondo conoscitore del luogo.Al 10°, 12°, 14°, 28°, e 35° posto troviamo gli italiani Galbiati, Giovannini, Ceppi, De Paoli e Roasio e li ritroviamo al 2° al 3° al 5° ed ancora al settimo di settore.
I francesi in questo mondiale hanno pescato con lenze raffinatissime alle quali i nostri agonisti non sono abituati: canne rigidissime ma ugualmente armoniche per l'effetto prodotto dell'elelastico posto all'inizio della lenza; montature leggerissime fatte con piombini e filo quasi invisibili, gallegianti affusolati iper sensibili, esche e pasture dosatissime buttate in acqua sufficientemente, mai in esuberanza.
L'inizio della gara poteva essere paragonato allo smantellamento dell'argine del fiume stesso, tanto era abbondante la quantità di pastura buttata in acqua. I più esperti e praticanti del Po pescavano con terminali del 15, piombature super visibili, galleggianti che se ancorati sul fondo potevano ormeggiare piccoli battelli.
Gli italiani hanno salpato dall'acqua cavedani e savette da 400/500 grammi senza servirsi del guadino. Ma in Po così si pesca, asseriscono molti.
Nossignori! I francesi nel 64 ci umiliarono pescando ben diversamente.
Mi auguro che gli italiani abbandonino in massa questo brutale tipo di pesca, mi auguro anche che tralascino di perfezionarsi nella pesca delle infinite catture purtroppo favorite dai vistosi punteggi.
Se vorremo emulare i francesi dovremo pure noi diventare dei raffinati e, dei provetti, dei capaci pescatori. Per primi ne trarranno beneficio coloro che avranno l'onore di vestire la maglia azzurra ai prossimi campionati mondiali di pesca che si terranno in Ungheria.


CAMPIONATO PROVINCIALE PESCA PRATICA 1966 FIPS FORLI'
GIANCARLO RICCI, CANNISTI FORLIMPOPOLI, VINCE A PORTO TOLLE.
Sul fiume Po, nella zona di Porto Tolle, si è disputato il campionato provinciale di pesca pratica. Le condizioni delle acquee erano abbastanza buone; il pescato, alla fine della giornata, assommava a un quintale e mezzo.
Con puntualità la mattina alle ore 7 i concorrenti suddivisi in sette batterie, disputavano la fase eliminatoria. Alle ore 16 i primi tre classificati di ogni batteria, partecipavano alla finale.
Dopo tre ore di avvincente competizione Ricci Giancarlo della Cannisti Forlimpopoli, riusciva con i suoi kg. 10,900 di pescato a prevalere sugli agguerritissimi antagonisti, aggiudicandosi per il secondo anno consecutivo il titolo provinciale e stabilendo il nuovo record del campionato. Ottime anche le prestazioni del meldolese Biserni del forlimpopolese Camporesi Sante e di Galletti Roberto di Fiumana e di altri.

COPPA ITALIA PER SOCIETA' 1966
L'OFMER PASQUINO E' CAMPIONE D'ITALIA 1966
1° PASQUINO BRESCELLO
2° LENZA CASALECCHIESE
3° IL GAMBERO REGGIO

Individuali
1° Tampelloni Piero
2° Friggeri Luberto
3° Bocconi Renzo
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AGONISMO 1965

GARA NEL CANALE LA CAVALLETTA A BONDENO
800 concorrenti in gara sul canale "CAVALLETTA"
GASTONE AGUZZONI DELLA AURORA PARMA SI AGGIUDICA IL 1° TROFEO CITTA' DI BONDENO
Da Forlì ha partecipato Giancarlo Ricci della società Cannisti Forlimpopoli il quale si piazza decimo assoluto.

CAMPIONATO ITALIANO INDIVIDUALE 1965

MARCO ZECCHI DELLA CANNISTI MANDELLO COMO E' IL NUOVO CAMPIONE D'ITALIA.
LA FINALE SI E' SVOLTA SUL MINCIO A PESCHIERA DEL GARDA. 2° CLASSIFICATO BELLI ALDO DELLA SOCIETA' COMPEDIVER NOVARA; 3° CLASSIFICATO BOCCONI RENZO DELLA PASQUINO DI BRESCELLO; 4° FRANCHI GASTONE DELLA CASALECCHIESE BOLOGNA;

COPPA ITALIA PER SOCIETA' 1965
LA PESCA SPORT LISSONE E' CAMPIONE D'ITALIA 1965
1° PESCASPORT LISSONE
2° CANNISTI CLUB MILANO
3° PASQUINO BRESCELLO OFMER

Individuali
1° Bocconi Renzo
2° Zucchi Marco
3° Casaglia Alessandro

ANNO 1965: CAMPIONATO DEL MONDO DI PESCA AL COLPO
A GALATI SUL DANUBIO IN ROMANIA
IL FRANCESE ROBERT TESSE CAMPIONE DEL MONDO DI PESCA AL COLPO
Luciano Ceppi (Italia) secondo assoluto mentre la medaglia di bronzo è dell'inglese Burch Clifford.
Alla ROMANIA il titolo a squadre di CAMPIONI DEL MONDO 1965, seconda la Francia e terza la Polonia. L'Italia è giunta 7° assoluta.

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AGONISMO 1964

LA CANNISTI CLUB MILANO VINCE LA COPPA ITALIA 1964
2° Pescatori Veronesi
3° Lenza Casalecchiese

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AGONISMO 1963

CAMPIONATO ITALIANO PER SOCIETA'
LA PESCA SPORT LISSONE VINCE LA COPPA ITALIA 1963

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AGONISMO 1962


ROBERTO TEDESCO CAMPIONE MONDIALE INDIVIDUALE E A SQUADRE NEL 1962

CARTOLINE DI PESCA DI ALESSANDRO SCARPONI
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